AVVOCATO PER DIRITTO DI FAMIGLIA BOLOGNA
L’accertamento della paternità è un procedimento giudiziario che ha lo scopo di accertare la filiazione naturale di un figlio nei confronti di un presunto padre.
In Italia, l’accertamento della paternità naturale è disciplinato dall’articolo 269 del codice civile, che prevede che “La paternità e la maternità possono essere giudizialmente dichiarate nei casi in cui il riconoscimento è ammesso. La prova della paternità e della maternità può essere data con ogni mezzo”.
La domanda di accertamento della paternità può essere proposta dal figlio, dalla madre, dal presunto padre o dal pubblico ministero. Il figlio deve aver compiuto sedici anni, altrimenti è necessario il suo consenso.
Il procedimento di accertamento della paternità si svolge davanti al tribunale del luogo di residenza del presunto padre. Il giudice può disporre l’effettuazione di indagini ematologiche, che possono costituire un mezzo di prova determinante.
La sentenza che accerta la paternità naturale produce gli stessi effetti del riconoscimento. Il figlio ha diritto al cognome del padre, all’assistenza morale e materiale, alla successione e ad altri diritti previsti dalla legge.
In particolare, il figlio ha diritto:
Al cognome del padre;
All’assistenza morale e materiale del padre;
Alla successione del padre;
Al diritto al mantenimento, all’istruzione, all’educazione e alla cura, da parte del padre;
Al diritto di visita e di corrispondenza con il padre.
Il rifiuto del presunto padre di sottoporsi alle indagini ematologiche può essere valutato dal giudice come un comportamento di indizio della paternità.
L’accertamento della paternità è un diritto imprescrittibile per il figlio, ma non per i suoi discendenti
L’accertamento della paternità si chiama “dichiarazione giudiziale di paternità”.
In Italia, la dichiarazione giudiziale di paternità può essere chiesta dal figlio, dalla madre, dal presunto padre o dal pubblico ministero. Il figlio deve aver compiuto sedici anni, altrimenti è necessario il suo consenso.
La domanda di dichiarazione giudiziale di paternità deve essere presentata al tribunale del luogo di residenza del presunto padre. La domanda deve contenere le seguenti informazioni:
I dati anagrafici del figlio;
I dati anagrafici del presunto padre;
Le prove a sostegno della domanda.
Il giudice può disporre l’effettuazione di indagini ematologiche, che possono costituire un mezzo di prova determinante.
La sentenza che accerta la paternità naturale produce gli stessi effetti del riconoscimento. Il figlio ha diritto al cognome del padre, all’assistenza morale e materiale, alla successione e ad altri diritti previsti dalla legge.
In particolare, il figlio ha diritto:
Al cognome del padre;
All’assistenza morale e materiale del padre;
Alla successione del padre;
Al diritto al mantenimento, all’istruzione, all’educazione e alla cura, da parte del padre;
Al diritto di visita e di corrispondenza con il padre.
Il rifiuto del presunto padre di sottoporsi alle indagini ematologiche può essere valutato dal giudice come un comportamento di indizio della paternità.
L’accertamento della paternità è un diritto imprescrittibile per il figlio, ma non per i suoi discendenti.
Ecco i passi da seguire per avviare un procedimento di accertamento della paternità:
Recarsi presso un avvocato specializzato in diritto di famiglia.
Rivolgersi al tribunale del luogo di residenza del presunto padre.
Il costo del procedimento di accertamento della paternità varia a seconda della complessità del caso. In genere, il costo è a carico del richiedente.
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separazioni consensuali Devi affrontare il difficile passo della separazione e del divorzio, puoi rivolgerti a me per una consulenza e io ti illustrero’ i diversi scenari possibili, le procedure da seguire e gli adempimenti richiesti dalla legge.
BOLOGNA
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separazioni consensuali Devi affrontare il difficile passo della separazione e del divorzio, puoi rivolgerti a me per una consulenza e io ti illustrero’ i diversi scenari possibili, le procedure da seguire e gli adempimenti richiesti dalla legge.
Con il divorzio (introdotto e disciplinato con la legge 1.12.1970 n. 898) viene invece pronunciato lo scioglimento del matrimonio o la cessazione degli effetti civili (
. Col divorzio vengono a cessare definitivamente gli effetti del matrimonio, sia sul piano personale (uso del cognome del marito, presunzione di concepimento, etc.), sia sul piano patrimoniale.
La cessazione del matrimonio produce effetti dal momento della sentenza di divorzio, senza che essa determini il venir meno dei rapporti stabiliti in costanza del vincolo matrimoniale. Solo a seguito di divorzio il coniuge può pervenire a nuove nozze.
Qual è la differenza tra separazione consensuale e separazione giudiziale?
Nella separazione consensuale sussiste un accordo tra i coniugi in ordine alle condizioni (personali e patrimoniali) della separazione stessa. Il Tribunale si limita ad omologare tale accordo (cioè ad assicurarsi che siano rispettati i diritti di ciascun coniuge e della eventuale prole) mediante decreto.
Separazione giudiziale tempi?
La separazione giudiziale è una normale causa di merito, e richiede degli anni, perché spesso con la separazione giudiziale si chiede l’addebito del coniuge, o si litiga per affido figli o assegnazione casa coniugale
L’atto che dà il via al procedimento giudiziale è il deposito del ricorso da parte di uno dei due coniugi contro l’altro. Nel ricorso viene anche indicato se si desideri o meno richiedere l’addebito della separazione. Bisogna calcolare un tempo intorno ai 3 – 4 mesi prima che il Tribunale convochi i coniugi per la prima udienza.
DIRITTO DI FAMIGLIA BOLOGNA AVVOCATO COME RISOLVERE LA TUA SEPARAZIONE
SEPARAZIONE GIUDIZIALE TEMPI Ricorso separazione giudiziale
Con il divorzio (introdotto e disciplinato con la legge 1.12.1970 n. 898) viene invece pronunciato lo scioglimento del matrimonio o la cessazione degli effetti civili (se è stato celebrato matrimonio concordatario con rito religioso, cattolico o di altra religione riconosciuta dalla Stato italiano).
Bologna separazione non consensuale
Bologna separazione giudiziale come funziona
Bologna separazione giudiziale trasformata in consensuale procedura
Bologna separazione giudiziale e consensuale
Bologna iter separazione non consensuale
Bologna quanto tempo dura una separazione giudiziale
Bologna separazione giudiziale novità
Bologna motivi per separazione giudiziale
In caso di separazione giudiziale, i tempi si allungano notevolmente, equiparandosi a quelli di una ordinaria controversia civile, in media 2-3 anni. I tempi necessari per la separazione giudiziale possono essere anche più lunghi, ad esempio nel caso in cui ci sia un appello o un ricorso in cassazione
Sentenza separazione giudiziale
Al termine del dibattimento il Giudice esprime attraverso la sentenza di separazione giudiziale i termini che regoleranno gli accordi fra i coniugi e riconosce ad uno dei due la vittoria della causa. Ciò avviene spesso dopo una serie di udienze che allungano il procedimento
In ogni caso, la Separazione Giudiziale può essere chiesta da uno dei coniugi tutte le volte in cui si verificano determinati fatti che rendono intollerabile la prosecuzione della convivenza o recano grave pregiudizio all’educazione della prole.
Ricapitolando i presupposti della separazione giudiziale sono:
Intollerabilità della convivenza che tra l’altro può anche non dipendere dal comportamento di uno dei coniugi.
Grave pregiudizio per l’educazione dei figli.
La separazione di tipo giudiziale può essere chiesta, quando si verificano, anche indipendentemente dalla volontà di uno o di entrambi i coniugi, fatti tali da rendere intollerabile la prosecuzione della convivenza o da recare grave pregiudizio all’educazione della prole.
A differenza della separazione consensuale, la separazione giudiziale implica l’instaurarsi di una vera e propria lite giudiziale.
Il giudice, pronunziando la separazione, dichiara, ove ne ricorrano le circostanze e solo se ciò sia richiesto da uno dei coniugi o da entrambi, a quale dei coniugi sia addebitabile la separazione, in considerazione del comportamento contrario ai doveri che derivano dal matrimonio.
Peculiarità della separazione giudiziale, è pertanto la possibilità dell’addebito della separazione ad uno dei coniugi.
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Bologna motivi per separazione giudiziale
Diversi sono i comportamenti ed i fatti che possono portare all’addebito di una separazione. Prescindendo da evidenti ipotesi di comportamenti contrari ai doveri matrimoniali:
Tradimento
Mancati rapporti sessuali
Abbandono tetto coniugale
come violenze domestiche,
commissione di reati da parte di un coniuge nei confronti dell’altro,
vi sono altri comportamenti che pur non trovando espresso riferimento in supporti normativi, vengono valutati dai Tribunali per l’addebito della separazione; tra questi ricordiamo le vessazioni psicologiche, il rifiuto nell’esercitare l’atto sessuale, l’estrema gelosia, l’atteggiamento del coniuge più facoltoso che fa mancare all’altro i mezzi di sostentamento, ecc.
Bologna
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SEPARAZIONE GIUDIZIALE TEMPI Ricorso separazione giudiziale
Il Diritto di famiglia: evoluzione storica e prospettive di riforma;
Lo stato unico dei figli. La l.n. 219/12 e il d.lgs. n. 154/2013;
La famiglia nella Costituzione e nelle norme sovranazionali;
Il matrimonio;
I rapporti personali fra coniugi;
I rapporti patrimoniali fra coniugi;
La crisi coniugale;
Gli effetti della separazione e del divorzio nei rapporti tra coniugi;
Esercizio della responsabilità genitoriale a seguito di separazione, scioglimento, cessazione degli effetti civili, annullamento, nullità del matrimonio ovvero all’esito di procedimenti relativi ai figli nati fuori dal matrimonio;
Le convivenze;
Il rapporto genitori-figli;
L’accertamento dello stato di filiazione;
La procreazione medicalmente assistita;
L’adozione e l’affidamento;
La parentela, l’obbligo alimentare e la solidarietà familiare;
La responsabilità civile nelle relazioni familiari.
diritto di famiglia;
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matrimonio; Promessa di matrimonio; Impedimenti matrimoniali; Invalidità del matrimonio; Effetti dell’invalidità del matrimonio; Diritti e doveri matrimoniali; Alimenti; I regimi patrimoniali tra coniugi; Convenzioni matrimoniali; Comunione legale; Pubblicità; Fondo patrimoniale; Impresa familiare; Separazione giudiziale; Separazioneconsensuale La riconciliazione; Il divorzio; Effetti del divorzio; Filiazione legittima; Filiazione naturale; Fecondazione medicalmente assistita; Le azioni di stato; Doveri dei genitori e diritti dei figli; Potestà; Amministrazione dei beni dei figli; Adozione ed affidamento; Adozione legittimante; Adozione in casi particolari; Adozione internazionale; Adozione di maggiorenni.
Separazione
Divorzio
Modifica delle condizioni di separazione/divorzio
Nullità/annullamento del matrimonio
Affidamento e mantenimento di figli di genitori non coniugati
Affidamento condiviso e esclusivo
Affidamento eterofamiliare ed affidamento ai Servizi Sociali
Casa familiare (assegnazione – divisione)
Riconoscimento e disconoscimento della paternità
Decadenza dalla potestà
Tutela frequentazione nonni/zii
Ordini di protezione \ allontanamento del coniuge e/o del convivente e/o del figlio
Mobbing familiare
Risarcimento del danno
Procedimenti ex art. 709 ter cpc e 614 bis cpc
Regime legale patrimoniale della famiglia (comunione)
Regime convenzionale patrimoniale della famiglia (separazione dei beni, fondo patrimoniale, comunione convenzionale)
Trust e fondo patrimoniale
Impresa familiare
Accordi matrimonial
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