Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152
Norme in materia ambientale

AVVOCATO ESPERTO RIFIUTI

AVVOCATO ESPERTO RIFIUTI

Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152
Norme in materia ambientale
(G.U. n. 88 del 14 aprile 2006)

Parte prima – Disposizioni comuni e principi generali

1. Ambito di applicazione.
2. Finalità.
3. Criteri per l’adozione dei provvedimenti successivi.
3-bis. Principi sulla produzione del diritto ambientale.
3-ter. Principio dell’azione ambientale.
3-quater. Principio dello sviluppo sostenibile.
3-quinquies. Principi di sussidiarietà e di leale collaborazione.
3-sexies. Diritto di accesso alle informazioni ambientali e di partecipazione a scopo collaborativo.[wpforms id=”14234″ description=”true”]

Parte seconda – Procedure per la valutazione ambientale strategica (VAS), per la valutazione d’impatto ambientale (VIA) e per l’autorizzazione ambientale integrata (IPPC)

Titolo I – Principi generali per le procedure di VIA, di VAS e per la valutazione d’incidenza e l’autorizzazione integrata ambientale (AIA)

4. Finalità
5. Definizioni.
6. Oggetto della disciplina
7. Competenze
7-bis. Competenze in materia di VIA e di verifica di assoggettabilità a VIA
8. Norme di organizzazione
8-bis. Commissione istruttoria per l’autorizzazione integrata ambientale – IPPC
9. Norme procedurali generali
10. Norme per il coordinamento e la semplificazione dei procedimenti

Titolo II – La Valutazione ambientale strategica

11. Modalità di svolgimento
12. Verifica di assoggettabilità
13. Redazione del rapporto ambientale
14. Consultazione
15. Valutazione del rapporto ambientale e degli esiti i risultati della consultazione
16. Decisione
17. Informazione sulla decisione
18. Monitoraggio

Titolo III – La Valutazione di impatto ambientale

19. Modalità di svolgimento
20. Verifica di assoggettabilità
21.Definizione dei contenuti dello studio di impatto ambientale
22. Studio di impatto ambientale
23. Presentazione dell’istanza
24. Consultazione
24-bis. Inchiesta pubblica
25. Valutazione dello studio di impatto ambientale e degli esiti della consultazione
26. Decisione
27. Informazione sulla decisione
27-bis. Provvedimento autorizzatorio unico regionale
28. Monitoraggio
29. Controlli e sanzioni

Titolo III-bis. L’autorizzazione integrata ambientale

29-bis. Individuazione e utilizzo delle migliori tecniche disponibili

29-ter. Domanda di autorizzazione integrata ambientale

29-quater. Procedura per il rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale

29-quinquies. Coordinamento per l’uniforme applicazione sul territorio nazionale

29-sexies. Autorizzazione integrata ambientale

29-septies. Migliori tecniche disponibili e norme di qualità ambientale

29-octies. Rinnovo e riesame

29-nonies. Modifica degli impianti o variazione del gestore

29-decies. Rispetto delle condizioni dell’autorizzazione integrata ambientale

29-undecies. Inventario delle principali emissioni e loro fonti

29-duodecies. Comunicazioni

29-terdecies. Scambio di informazioni

29-quattuordecies. Sanzioni

Titolo IV – Valutazioni ambientali interregionali e transfrontaliere

30. Impatti ambientali interregionali
31. Attribuzione competenze
32. Consultazioni transfrontaliere
32-bis. Effetti transfrontalieri

Titolo V – Norme transitorie e finali

33. Oneri istruttori
34. Norme tecniche, organizzative e integrative
35. Disposizioni transitorie e finali
36. Abrogazioni e modifiche
37. – 52.(abrogati)

Parte terza – Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall’inquinamento e di gestione delle risorse idriche

Sezione I – Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione

Titolo I – Principi generali e competenze

Capo I – Principi generali

53. Finalità.
54. Definizioni.
55. Attività conoscitiva.
56. Attività di pianificazione, di programmazione e di attuazione.

Capo II – Competenze

57. Presidente del Consiglio dei Ministri, Comitato dei Ministri per gli interventi nel settore della difesa del suolo.
58. Competenze del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.
59. Competenze della conferenza Stato-regioni.
60. Competenze dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale – APAT.
61. Competenze delle regioni.
62. Competenze degli enti locali e di altri soggetti.
63. Autorità di bacino distrettuale.

Titolo II – I distretti idrografici, gli strumenti, gli interventi

Capo I – Distretti idrografici

64. Distretti idrografici.

Capo II – Gli strumenti

65. Valore, finalità e contenuti del piano di bacino distrettuale.
66. Adozione ed approvazione dei piani di bacino.
67. I piani stralcio per la tutela dal rischio idrogeologico e le misure di prevenzione per le aree a rischio.
68. Procedura per l’adozione dei progetti di piani stralcio.
68-bis. Contratti di fiume.

Capo III – Gli interventi

69. Programmi di intervento.
70. Adozione dei programmi.
71. Attuazione degli interventi.
72. Finanziamento.
72-bis. Disposizioni per il finanziamento degli interventi di rimozione o di demolizione di immobili abusivi realizzati in aree soggette a rischio idrogeologico elevato o molto elevato ovvero esposti a rischio idrogeologico

Sezione II – Tutela delle acque dall’inquinamento

Titolo I – Principi generali e competenze

73. Finalità.
74. Definizioni.
75. Competenze.

Titolo II – Obiettivi di qualità

Capo I – Obiettivo di qualità ambientale e obiettivo di qualità per specifica destinazione

76. Disposizioni generali.
77. Individuazione e perseguimento dell’obiettivo di qualità ambientale.
78. Standard di qualità per l’ambiente acquatico.
78-bis. Zone di mescolamento.
78-ter. Inventario dei rilasci da fonte diffusa, degli scarichi e delle perdite.
78-quater. Inquinamento transfrontaliero.
78-quinquies. Metodi di analisi per le acque superficiali e sotterranee.
78-sexies. Requisiti minimi di prestazione per i metodi di analisi.
78-septies. Calcolo dei valori medi.
78-octies. Garanzia e controllo di qualità.
79. Obiettivo di qualità per specifica destinazione.

Capo II – Acque a specifica destinazione

80. Acque superficiali destinate alla produzione di acqua potabile.
81. Deroghe.
82. Acque utilizzate per l’estrazione di acqua potabile.
83. Acque di balneazione.
84. Acque dolci idonee alla vita dei pesci.
85. Accertamento della qualità delle acque idonee alla vita dei pesci.
86. Deroghe.
87. Acque destinate alla vita dei molluschi.
88. Accertamento della qualità delle acque destinate alla vita dei molluschi.
89. Deroghe.
90. Norme sanitarie.

Titolo III – Tutela dei corpi idrici e disciplina degli scarichi

Capo I – Aree richiedenti specifiche misure di prevenzione dall’inquinamento e di risanamento

91. Aree sensibili.
92. Zone vulnerabili da nitrati di origine agricola.
93. Zone vulnerabili da prodotti fitosanitari e zone vulnerabili alla desertificazione.
94. Disciplina delle aree di salvaguardia delle acque superficiali e sotterranee destinate al consumo umano.

Capo II – Tutela quantitativa della risorsa e risparmio idrico

95. Pianificazione del bilancio idrico.
96. Modifiche al regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775.
97. Acque minerali naturali e di sorgenti.
98. Risparmio idrico.
99. Riutilizzo dell’acqua.

Capo III – Tutela qualitativa della risorsa: disciplina degli scarichi

100. Reti fognarie.
101. Criteri generali della disciplina degli scarichi.
102. Scarichi di acque termali.
103. Scarichi sul suolo.
104. Scarichi nel sottosuolo e nelle acque sotterranee.
105. Scarichi in acque superficiali.
106. Scarichi di acque reflue urbane in corpi idrici ricadenti in aree sensibili.
107. Scarichi in reti fognarie.
108. Scarichi di sostanze pericolose.

Capo IV – Ulteriori misure per la tutela dei corpi idrici

109. Immersione in mare di materiale derivante da attività di escavo e attività di posa in mare di cavi e condotte.
110. Trattamento di rifiuti presso impianti di trattamento delle acque reflue urbane.
111. Impianti di acquacoltura e piscicoltura.
112. Utilizzazione agronomica.
113. Acque meteoriche di dilavamento e acque di prima pioggia.
114. Dighe.
149-bis. Affidamento del servizio.
115. Tutela delle aree di pertinenza dei corpi idrici.

116. Programmi di misure.

Titolo IV – Strumenti di tutela

Capo I – Piani di gestione e piani di tutela delle acque

117. Piani di gestione e registro delle aree protette.
118. Rilevamento delle caratteristiche del bacino idrografico ed analisi dell’impatto esercitato dall’attività antropica.
119. Principio del recupero dei costi relativi ai servizi idrici.
120. Rilevamento dello stato di qualità dei corpi idrici.
121. Piani di tutela delle acque.
122. Informazione e consultazione pubblica.
123. Trasmissione delle informazioni e delle relazioni.

Capo II – Autorizzazione agli scarichi

124. Criteri generali.
125. Domanda dì autorizzazione agli scarichi di acque reflue industriali.
126. Approvazione dei progetti degli impianti di trattamento delle acque reflue urbane.
127. Fanghi derivanti dal trattamento delle acque reflue.

Capo III – Controllo degli scarichi

128. Soggetti tenuti al controllo.
129. Accessi ed ispezioni.
130. Inosservanza delle prescrizioni della autorizzazione allo scarico.
131. Controllo degli scarichi di sostanze pericolose.
132. Interventi sostitutivi.

Titolo V – Sanzioni

Capo I – Sanzioni amministrative

133. Sanzioni amministrative.
134. Sanzioni in materia di aree di salvaguardia.
135. Competenza e giurisdizione.
136. Proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie.

Capo II – Sanzioni penali

137. Sanzioni penali.
138. Ulteriori provvedimenti sanzionatori per l’attività di molluschicoltura.
139. Obblighi del condannato.
140. Circostanza attenuante.

Sezione III – Gestione delle risorse idriche

Titolo I – I principi generali e competenze

141. Ambito di applicazione.
142. Competenze.
143. Proprietà delle infrastrutture.
144. Tutela e uso delle risorse idriche.
145. Equilibrio del bilancio idrico.
146. Risparmio idrico.

Titolo II – Servizio idrico integrato

147. Organizzazione territoriale del servizio idrico integrato.
148. Autorità d’ambito territoriale ottimale. (abrogato)
149. Piano d’ambito.
149-bis. Affidamento del servizio.
150. Scelta della forma di gestione e procedure di affidamento.
151. Rapporti tra autorità d’ambito e soggetti gestori del servizio idrico integrato.
152. Poteri di controllo e sostitutivi.
153. Dotazioni dei soggetti gestori del servizio idrico integrato.
154. Tariffa del servizio idrico integrato.
155. Tariffa del servizio di fognatura e depurazione.
156. Riscossione della tariffa.
157. Opere di adeguamento del servizio idrico.
158. Opere e interventi per il trasferimento di acqua.
158-bis. Approvazione dei progetti degli interventi e individuazione dell’autorità espropriante

Titolo III – Vigilanza, controlli e partecipazione

159. Autorità di vigilanza sulle risorse idriche e sui rifiuti. (abrogato)
160. Compiti e funzioni dell’Autorità di vigilanza. (abrogato)
161. Osservatorio sulle risorse idriche e sui rifiuti.
162. Partecipazione, garanzia e informazione degli utenti.
163. Gestione delle aree di salvaguardia.
164. Disciplina delle acque nelle aree protette.
165. Controlli.

Titolo IV – Usi produttivi delle risorse idriche

166. Usi delle acque irrigue e di bonifica.
167. Usi agricoli delle acque.
168. Utilizzazione delle acque destinate ad uso idroelettrico.
169. Piani, studi e ricerche.

Sezione IV – Disposizioni transitorie e finali

170. Norme transitorie.
171. Canoni per le utenze di acqua pubblica.
172. Gestioni esistenti.
173. Personale.
174. Disposizioni di attuazione e di esecuzione.
175. Abrogazione di norme.
176. Norma finale.

Parte quarta – Norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati

Titolo I – Gestione dei rifiuti

Capo I – Disposizioni generali

177. Campo di applicazione.
178. Finalità.
179. Criteri di priorità nella gestione dei rifiuti.
180. Prevenzione della produzione di rifiuti.
180-bis. Riutilizzo di prodotti e preparazione per il riutilizzo dei rifiuti
181. Recupero dei rifiuti.
181-bis. Materie, sostanze e prodotti secondari.
182. Smaltimento dei rifiuti.
182-bis. Principi di autosufficienza e prossimità
182-ter. Rifiuti organici
183. Definizioni.
184. Classificazione.
184-quater. Utilizzo dei materiali di dragaggio
184-bis. Sottoprodotto
184-ter. Cessazione della qualifica di rifiuto
184-quater. Utilizzo dei materiali di dragaggio
185. Limiti al campo di applicazione.
186. Terre e rocce da scavo.
187. Divieto di miscelazione di rifiuti pericolosi.
188. Oneri dei produttori e dei detentori
188-bis. Controllo della tracciabilità dei rifiuti
188-ter. Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI)
189. Catasto dei rifiuti.
190. Registri di carico e scarico.
191. Ordinanze contingibili e urgenti e poteri sostitutivi.
192. Divieto di abbandono.
193. Trasporto dei rifiuti.
194. Spedizioni transfrontaliere.
194-bis. Semplificazione del procedimento di tracciabilità dei rifiuti e per il recupero dei contributi dovuti per il SISTRI.

Capo II – Competenze

195. Competenze dello stato.
196. Competenze delle regioni.
197. Competenze delle province.
198. Competenze dei comuni.

Capo III – Servizio di gestione integrata dei rifiuti

199. Piani regionali.
200. Organizzazione territoriale del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani.
201. Disciplina del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani. (abrogato)
202. Affidamento del servizio.
203. Schema tipo di contratto di servizio.
204. Gestioni esistenti.
205. Misure per incrementare la raccolta differenziata.
206. Accordi, contratti di programma, incentivi.
206-bis. Osservatorio nazionale sui rifiuti.
206-ter. Accordi e contratti di programma per incentivare l’acquisto di prodotti derivanti da materiali post consumo o dal recupero degli scarti e dei materiali rivenienti dal disassemblaggio dei prodotti complessi
206-quater. Incentivi per i prodotti derivanti da materiali post consumo o dal recupero degli scarti e dei materiali rivenienti dal disassemblaggio dei prodotti complessi
206-quinquies. Incentivi per l’acquisto e la commercializzazione di prodotti che impiegano materiali post consumo o derivanti dal recupero degli scarti e dei materiali rivenienti dal disassemblaggio dei prodotti complessi
206-sexies. Azioni premianti l’utilizzo di prodotti che impiegano materiali post consumo o derivanti dal recupero degli scarti e dei materiali rivenienti dal disassemblaggio dei prodotti complessi negli interventi concernenti gli edifici scolastici, le pavimentazioni stradali e le barriere acustiche
207. Autorità di vigilanza sulle risorse idriche e sui rifiuti. (abrogato)

Capo IV – Autorizzazioni e iscrizioni

208. Autorizzazione unica per i nuovi impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti.
209. Rinnovo delle autorizzazioni alle imprese in possesso di certificazione ambientale.
210. Autorizzazioni in ipotesi particolari. (abrogato)
211. Autorizzazione di impianti di ricerca e di sperimentazione.
212. Albo nazionale gestori ambientali.
213. Autorizzazioni integrate ambientali.

Capo V – Procedure semplificate

214. Determinazione delle attività e delle caratteristiche dei rifiuti per l’ammissione alle procedure semplificate.
214-bis. Sgombero della neve
215. Autosmaltimento.
216. Operazioni di recupero.
216-bis. Oli usati.
216-ter. Comunicazioni alla Commissione europea

Titolo II – Gestione degli imballaggi

217. Ambito di applicazione.
218. Definizioni.
219. Criteri informatori dell’attività di gestione dei rifiuti di imballaggio.
219-bis. Sistema di restituzione di specifiche tipologie di imballaggi destinati all’uso alimentare.
220. Obiettivi di recupero e di riciclaggio.
221. Obblighi dei produttori e degli utilizzatori.
222. Raccolta differenziata e obblighi della pubblica amministrazione.
223. Consorzi.
224. Consorzio nazionale imballaggi.
225. Programma generale di prevenzione e di gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio.
226. Divieti.
226-bis. Divieti di commercializzazione delle borse di plastica.
226-ter. Riduzione della commercializzazione delle borse di plastica in materiale ultraleggero.
226-quater. Plastiche monouso.

Titolo III – Gestione di particolari categorie di rifiuti

227. Rifiuti elettrici ed elettronici, rifiuti sanitari, veicoli fuori uso e prodotti contenenti amianto.
228. Pneumatici fuori uso.
229. Combustibile da rifiuti e combustibile da rifiuti di qualità elevata – cdr e cdr-q. (abrogato)
230. Rifiuti derivanti da attività di manutenzione delle infrastrutture.
231. Veicoli fuori uso non disciplinati dal decreto legislativo 24 giugno 2003, n. 209.
232. Rifiuti prodotti dalle navi e residui di carico.
232-bis. Rifiuti di prodotti da fumo.
232-ter. Divieto di abbandono di rifiuti di piccolissime dimensioni
233. Consorzio nazionale di raccolta e trattamento degli oli e dei grassi vegetali ed animali esausti.
234. Consorzio nazionale per il riciclaggio di rifiuti di beni in polietilene.
235. Consorzio nazionale per la raccolta e trattamento delle batterie al piombo esauste e dei rifiuti piombosi.
236. Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati.
237. Criteri direttivi dei sistemi di gestione.

Titolo III – Tariffa per la gestione dei rifiuti urbani

237-bis. Finalità e oggetto

237-ter. Definizioni

237-quater. Ambito di applicazione ed esclusioni

237-quinquies. Domanda di autorizzazione

237-sexies. Contenuto dell’autorizzazione

237-septies. Consegna e ricezione dei rifiuti

237-octies. Condizioni di esercizio degli impianti di incenerimento e coincenerimento

237-nonies. Modifica delle condizioni di esercizio e modifica sostanziale dell’attività

237-decies. Coincenerimento di olii usati

237-undecies. Coincenerimento di rifiuti animali rientranti nell’ambito di applicazione del regolamento n. 1069/2009/UE.

237-duodecies. Emissione in atmosferaa.

237-terdecies. Scarico di acque reflue

237-quattuordecies. Campionamento ed analisi delle emissioni in atmosfera degli impianti di incenerimento e di coincenerimento

237-quinquiesdecies. Controllo e sorveglianza delle emissioni nei corpi idrici

237-sexiesdecies. Residui

237-septiesdecies. Obblighi di comunicazione, informazione, accesso e partecipazione

237-octiesdecies. Condizioni anomale di funzionamento

237-noviesdecies. Incidenti o inconvenienti

237-vicies. Accessi ed ispezioni

237-unvicies. Spese

237-duovicies. Disposizioni transitorie e finali

Titolo IV – Tariffa per la gestione dei rifiuti urbani

238. Tariffa per la gestione dei rifiuti urbani.

Titolo V – Bonifica di siti contaminati

239. Princìpi e campo di applicazione.
240. Definizioni.
241. Regolamento aree agricole.
241-bis. Aree militari.
242. Procedure operative ed amministrative.
242-bis. Procedura semplificata per le operazioni di bonifica o di messa in sicurezza.
243. Acque di falda.
244. Ordinanze.
245. Obblighi di intervento e di notifica da parte dei soggetti non responsabili della potenziale contaminazione.
246. Accordi di programma.
247. Siti soggetti a sequestro.
248. Controlli.
249. Aree contaminate di ridotte dimensioni.
250. Bonifica da parte dell’amministrazione.
251. Censimento ed anagrafe dei siti da bonificare.
252. Siti di interesse nazionale.
252-bis. Siti di preminente interesse pubblico per la riconversione industriale
253. Oneri reali e privilegi speciali.

Titolo VI – Sistema sanzionatorio e disposizioni transitorie e finali

Capo I – Sanzioni

254. Norme speciali.
255. Abbandono di rifiuti.
256. Attività di gestione di rifiuti non autorizzata.
256-bis. Combustione illecita di rifiuti.
257. Bonifica dei siti.
258. Violazione degli obblighi di comunicazione, di tenuta dei registri obbligatori e dei formulari.
259. Traffico illecito di rifiuti
260. (abrogato)
260-bis. Sistema informatico di controllo della tracciabilità dei rifiuti
260-ter. Sanzioni amministrative accessorie. Confisca
261. Imballaggi
261-bis. Sanzioni
262. Competenza e giurisdizione
263. Proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie

Capo II – Disposizioni transitorie e finali

264. Abrogazione di norme
264-bis. Abrogazioni e modifiche di disposizioni del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 27 aprile 2010
264-ter. Abrogazioni e modifiche di disposizioni del decreto legislativo 24 giugno 2003, n. 209
264-quater. Abrogazioni e modifiche di disposizioni del decreto legislativo 25 luglio 2005, n. 151
265. Disposizioni transitorie
266. Disposizioni finali

Parte quinta – Norme in materia di tutela dell’aria e di riduzione delle emissioni in atmosfera

Titolo I – Prevenzione e limitazione delle emissioni in atmosfera di impianti e attività

267. Campo di applicazione.
268. Definizioni.
269. Autorizzazione alle emissioni in atmosfera.
270. Convogliamento delle emissioni.
271. Valori limite di emissione e prescrizioni.
272. Impianti e attività in deroga.
272-bis. Emissioni odorigene.
273. Grandi impianti di combustione.
273-bis. Medi impianti di combustione
274. Raccolta e trasmissione dei dati sulle emissioni dei grandi impianti di combustione e dei medi impianti di combustione.
275. Emissioni di cov.
276. Controllo delle emissioni di cov derivanti dal deposito della benzina e dalla sua distribuzione dai terminali agli impianti di distribuzione.
277. Recupero di cov prodotti durante le operazioni di rifornimento presso gli impianti di distribuzione di benzina.
278. Poteri di ordinanza.
279. Sanzioni.
280. Abrogazioni.
281. Disposizioni transitorie e finali.

Titolo II – Impianti termici civili

282. Campo di applicazione.
283. Definizioni.
284. Denuncia di installazione o modifica.
285. Caratteristiche tecniche.
286. Valori limite di emissione.
287. Abilitazione alla conduzione.
288. Controlli esanzioni.
289. Abrogazioni.
290. Disposizioni transitorie e finali.

Titolo III – Combustibili

291. Campo di applicazione.
292. Definizioni.
293. Combustibili consentiti.
294. Prescrizioni per il rendimento di combustione.
295. Raccolta e trasmissione di dati relativi al tenore di zolfo di alcuni combustibili liquidi.
296. Sanzioni.
297. Abrogazioni.
298. Disposizioni transitorie e finali.

Parte quinta-bis – Disposizioni per particolari installazioni

Titolo I – Attività di produzione di biossido di titanio

298-bis. Disposizioni particolari per installazioni e stabilimenti che producono biossido di titanio

Parte sesta – Norme in materia di tutela risarcitoria contro i danni all’ambiente

Titolo I – Ambito di applicazione

298-bis. Principi generali.
299. Competenze ministeriali.
300. Danno ambientale.
301. Attuazione del principio di precauzione
302. Definizioni.
303. Esclusioni.

Titolo II – Prevenzione e ripristino ambientale

304. Azione di prevenzione.
305. Ripristino ambientale.
306. Determinazione delle misure per il ripristino ambientale.
306-bis. Determinazione delle misure per il risarcimento del danno ambientale e il ripristino ambientale dei siti di interesse nazionale
307. Notificazione delle misure preventive e di ripristino.
308. Costi dell’attività di prevenzione e di ripristino.
309. Richiesta di intervento statale.
310. Ricorsi.

Titolo III – Risarcimento del danno ambientale

311. Azione risarcitoria in forma specifica.
312. Istruttoria per l’emanazione dell’ordinanza ministeriale.
313. Ordinanza.
314. Contenuto dell’ordinanza.
315. Effetti dell’ordinanza sull’azione giudiziaria.
316. Ricorso avverso l’ordinanza.
317. Riscossione dei crediti e fondo di rotazione.
318. Norme transitorie e finali.

Parte sesta-bis – Disciplina sanzionatoria degli illeciti amministrativi e penali in materia di tutela ambientale.

318-bis. Ambito di applicazione
318-ter. Prescrizioni
318-quater. Verifica dell’adempimento
318-quinquies. Notizie di reato non pervenute dall’organo accertatore
318-sexies. Sospensione del procedimento penale
318-septies. Estinzione del reato
318-octies. Norme di coordinamento e transitorie

 

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