COME OTTENERE PAGAMENTO DEL DANNO INCIDENTE MORTALE
AVVOCATO SERGIO ARMAROLI SEDE DI BOLOGNA LAVORA E ASSISTE A NAPOLI VICENZA BOLOGNA RAVENNA IMOLA CESENA RIMINI FORLI TREVISO CREMONA CREMA
DICONO DI LUI:
ROBERTO: UN ASSO AOOLUTO IN MATERIA DI GRAVE DANNO
PIERA: MOLTO PRTEPARATO E MOLTO TENACE
Per ottenere il pagamento dei danni relativi a un incidente mortale, è necessario seguire una serie di passaggi legali e amministrativi. Ecco una guida generale:
Cassazione civile , sez. un. , 29/09/2022 , n. 28427
Ai fini dell’individuazione del giudice munito di giurisdizione, sulla domanda di risarcimento del danno extracontrattuale da perdita del rapporto parentale, per luogo in cui l’evento dannoso è avvenuto, ai sensi dell’ art. 5, n. 3, reg. Ce n. 44/2001 , deve intendersi quello in cui si è verificato il fatto generatore della responsabilità a carico della vittima primaria dell’illecito (nella specie, un incidente stradale mortale avvenuto in Germania), senza che rilevi, invece, il luogo ove si sono verificate le conseguenze pregiudizievoli ai danni dei congiunti che agiscono in giudizio.
Cassazione civile , sez. un. , 29/09/2022 , n. 28427
Ai fini dell’individuazione del giudice munito di giurisdizione, sulla domanda di risarcimento del danno extracontrattuale da perdita del rapporto parentale, per luogo in cui l’evento dannoso è avvenuto, ai sensi dell’ art. 5, n. 3, reg. Ce n. 44/2001 , deve intendersi quello in cui si è verificato il fatto generatore della responsabilità a carico della vittima primaria dell’illecito (nella specie, un incidente stradale mortale avvenuto in Germania), senza che rilevi, invece, il luogo ove si sono verificate le conseguenze pregiudizievoli ai danni dei congiunti che agiscono in giudizio.
Cassazione civile , sez. III , 20/06/2019 , n. 16592
In caso di sinistro mortale dal quale sia derivato il decesso non immediato della vittima, al danno biologico terminale , consistente in un danno da invalidità temporanea totale (sempre presente e che si protrae dalla data dell’evento lesivo fino a quella del decesso), può sommarsi una componente di sofferenza psichica (danno catastrofale), sicché, mentre nel primo caso la liquidazione può essere effettuata sulla base delle tabelle relative all’invalidità temporanea, nel secondo la natura peculiare del danno rende necessaria una liquidazione affidata ad un criterio equitativo puro che tenga conto dell’enormità della sofferenza psichica, giacché tale danno, ancorché temporaneo, è massimo nella sua entità ed intensità e la durata della consapevolezza della vittima non rileva ai fini della sua oggettiva configurabilità, ma soltanto sul piano della quantificazione del risarcimento secondo criteri di proporzionalità e di equità. (Nella specie, la S.C. ha cassato la sentenza con la quale il giudice del rinvio aveva riconosciuto la somma di euro 2.500,00 pro die ai parenti della vittima politraumatizzata di un incidente stradale rimasta in vita per tre giorni dopo l’evento, sul presuppo…
Fonte:
Giustizia Civile Massimario 2019
Tribunale Milano sez. XI, 11/10/2016, n.11155
CIRCOLAZIONE STRADALE – Colpa – – concorso del danneggiato
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Accertata la responsabilità del conducente per un incidente stradale con esito mortale per il conducente e per il passeggero, costituisce comportamento colposo di quest’ultimo, che influisce sulla quantificazione del risarcimento del danno da perdita del rapporto parentale, la mancata adozione delle cinture di sicurezza. Nel verificare l’incidenza di tale condotta sulla liquidazione del danno il Giudice deve valutare, sulla base di leggi medico scientifiche, le possibili conseguenze che il sinistro avrebbe comportato qualora le cinture di sicurezza non fossero risultate a riposo. Deve, inoltre, tenere in considerazione che costituisce un obbligo di protezione a carico del conducente assicurarsi che il passeggero, durante il trasporto, abbia le cinture allacciate. La parte soccombente, se condannata anche al pagamento delle spese processuali di controparte, non può usufruire dei vantaggi economici derivanti dall’ammissione al gratuito patrocinio di parte vincitrice, ovvero la liquidazione delle spese del difensore in misura dimezzata e l’anticipazione delle stesse da parte dello Stato.
Cassazione civile , sez. III , 30/09/2019 , n. 24210
In tema di assicurazione contro i danni, l’inosservanza, da parte dell’assicurato, dell’obbligo di dare avviso del sinistro, secondo le specifiche modalità ed i tempi previsti dall’ art. 1913 c.c. ed, eventualmente, dalla polizza, non può implicare, di per sé, la perdita della garanzia assicurativa, occorrendo a tal fine accertare se detta inosservanza abbia carattere doloso o colposo, dato che, nella seconda ipotesi, il diritto all’indennità non viene meno, ma si riduce in ragione del pregiudizio sofferto e provato dall’assicuratore, ai sensi dell’ art. 1915 c.c. , comma 2. l’onere di provare la natura, dolosa o colposa dell’inadempimento spetta all’assicuratore. Nel caso previsto dall’ art. 1915 c.c. , comma 1 dovrà provare il fine fraudolento dell’assicurato; in quello regolato dall’art. 1915, comma 2 dovrà invece dimostrare che l’assicurato volontariamente non ha adempiuto all’obbligo di dare l’avviso, nonché la misura del pregiudizio sofferto
Fonte:
Responsabilita’ Civile e Previdenza 2019, 5 , 1662
Diritto & Giustizia 2019, 1 ottobre
ASSICURAZIONE (Contratto di) – Assicurazione della responsabilità civile: circolazione stradale – – risarcimento del danno, rivalsa e azione di regresso
Sentenza
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(Cassa App. Cagliari, sez. dist. Sassari, 28 settembre 2005 n. 474).
Assicurazione (contratto di) – Assicurazione della responsabilità civile – Circolazione stradale – Risarcimento del danno, rivalsa e azione di regresso – Morte derivante da incidente automobilistico antecedente al 1º maggio 1993 – Domanda di risarcimento iure proprio avanzata dagli stretti congiunti della vittima – Limiti risarcitori – Massimale – Limite previsto cumulativamente per un solo danneggiato – Esclusione – Limite previsto per ciascuna persona danneggiata – Applicabilità.
In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante da circolazione di veicoli e di natanti, relativamente a fatto antecedente al 1 maggio 1993, per persona danneggiata, ai sensi dell’art. 21 l. 24 dicembre 1969 n. 990, deve intendersi non solo la vittima diretta dell’incidente, ma anche i prossimi congiunti o gli aventi causa della stessa, così che i conseguenti danni non devono necessariamente essere soddisfatti tutti nell’ambito del massimale previsto per ogni singola persona, ma il limite del risarcimento è, distintamente per ciascun danno, quello previsto per ciascuna persona danneggiata, fermo nel complesso il massimale per singolo sinistro (c.d. “ massimale catastrofale ”).
Tribunale , Milano , sez. XI , 11/10/2016 , n. 11155
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Cassazione civile , sez. III , 07/04/2010 , n. 8229
RESPONSABILITÀ CIVILE – Cose in custodia
Danni da mancata custodia | Responsabilità civile
Cassazione civile , sez. III , 07/04/2010 , n. 8229
La responsabilità per i danni cagionati da cose in custodia prevista dall’art. 2051 c.c. prescinde dall’accertamento del carattere colposo dell’attività o del comportamento del custode e ha natura oggettiva, necessitando, per la sua configurabilità, del mero rapporto eziologico tra cosa ed evento; tale responsabilità prescinde, altresì, dall’accertamento della pericolosità della cosa stessa e sussiste in relazione a tutti i danni da essa cagionati, essendo esclusa solo dal caso fortuito, che può essere rappresentato – con effetto liberatorio totale o parziale – anche dal fatto del danneggiato, avente un’efficacia causale tale da interrompere del tutto il nesso eziologico tra la cosa e l’evento dannoso o da affiancarsi come ulteriore contributo utile nella produzione del danno. (Nella specie, la S.C. ha confermato la sentenza di merito la quale – avendo accertato che il conducente aveva perso il controllo della propria vettura a causa di un malore e che, dopo aver urtato contro il muro di contenimento, si era poi arrestato contro il guard rail, perdendo la vita nell’impatto – aveva escluso ogni responsabilità dell’Anas, sul rilievo che il guard rail era posizionato correttamente, ch…
Fonte:
Giust. civ. Mass. 2010, 4 , 503
Arch. giur. circol. e sinistri 2010, 7-8 , 604
- Denuncia dell’incidente
- Segnalazione alle autorità: Assicurati che l’incidente sia stato denunciato alle autorità competenti (Polizia, Carabinieri, ecc.). Il verbale ufficiale sarà essenziale.
- Raccolta di prove: Conserva documenti come foto, testimonianze, e il verbale dell’incidente.
- Valutazione della responsabilità
- Accertamento della colpa: È necessario determinare chi è responsabile dell’incidente. Le autorità o un giudice lo stabiliranno sulla base delle prove raccolte.
- Se il responsabile è assicurato, la sua compagnia assicurativa potrebbe essere tenuta al risarcimento.
- Richiesta di risarcimento
- Assicurazione del responsabile: Se l’incidente è stato causato da un veicolo, contatta la compagnia assicurativa del responsabile.
- Polizza assicurativa personale: Se la vittima o i familiari hanno una copertura assicurativa personale, possono chiedere un risarcimento alla propria compagnia.
- Danni risarcibili
Si possono richiedere diversi tipi di danni:
- Danni patrimoniali: Per le spese sostenute (spese mediche, funerarie, perdita di reddito).
- Danni non patrimoniali: Per il dolore e la sofferenza, sia della vittima che dei familiari.
- Assistenza legale
- Avvocato esperto in sinistri: È altamente consigliato rivolgersi a un avvocato specializzato in incidenti stradali o risarcimento danni per guidarti nel processo.
- Negoziazione o causa legale: Se l’assicurazione non offre un risarcimento equo, potrebbe essere necessario avviare un’azione legale.
- Presentazione di una richiesta formale
- Scrivi una richiesta di risarcimento danni formale alla compagnia assicurativa o al responsabile dell’incidente.
- Includi:
- Dati personali e della vittima.
- Dettagli dell’incidente (data, luogo, dinamica).
- Danni subiti (con documentazione a supporto).
- Tribunale (se necessario)
- Se non si arriva a un accordo con l’assicurazione o il responsabile, puoi ricorrere al tribunale civile per ottenere il risarcimento.
- In alcuni casi, si può richiedere un anticipo sul risarcimento durante il processo.
- Documenti necessari
- Verbale delle autorità.
- Certificati medici e/o certificato di morte.
- Ricevute delle spese sostenute.
- Eventuali contratti assicurativi.
VALUTAZIONE RESPONSABILITà GRAVE INCIDENTE
La valutazione della responsabilità in un grave incidente, come un incidente mortale, richiede un’analisi dettagliata e l’applicazione di specifiche procedure legali. Ecco i passaggi chiave per accertare la responsabilità:
- Indagini delle autorità competenti
- Polizia/Carabinieri: Le autorità redigono un verbale sull’incidente raccogliendo testimonianze, foto, video, e altri elementi utili (es. misurazioni sul luogo dell’incidente).
- Relazione tecnica: Viene preparata una relazione tecnica per analizzare la dinamica e identificare eventuali violazioni del Codice della Strada o di altre normative.
- Analisi delle prove
- Testimonianze: Le dichiarazioni dei presenti sono fondamentali per ricostruire i fatti.
- Documentazione fotografica e video: Immagini del luogo e video di eventuali telecamere (pubbliche o private) aiutano a chiarire la dinamica.
- Condizioni dei veicoli/luogo: Analisi di segni di frenata, danni ai veicoli e posizione degli stessi.
- Esami tecnici: Perizie sui veicoli o sugli oggetti coinvolti nell’incidente.
- Determinazione della colpa
- Violazioni del Codice della Strada: Chi ha infranto norme stradali (es. eccesso di velocità, mancato rispetto della precedenza) può essere ritenuto responsabile.
- Concorso di colpa: In alcuni casi, la responsabilità può essere condivisa tra più soggetti.
- Responsabilità oggettiva: Ad esempio, il conducente di un veicolo è generalmente responsabile per i danni causati ad altri utenti della strada, salvo dimostrare il contrario (art. 2054 c.c.).
- Perizia tecnica
- Se ci sono dubbi sulla dinamica, viene spesso richiesta una perizia tecnica da parte di un esperto indipendente o un consulente tecnico nominato dal tribunale.
- La perizia valuta velocità, angoli di impatto, visibilità e altre condizioni che possono influire sulla responsabilità.
- Coinvolgimento delle assicurazioni
- Le compagnie assicurative effettuano una propria analisi della responsabilità, basandosi sulle prove fornite e sul verbale delle autorità.
- Eventuali divergenze nella valutazione possono portare a negoziazioni o a una causa legale.
- Azioni legali
- Se le parti coinvolte non concordano sulla responsabilità, può essere necessario ricorrere al tribunale.
- In sede giudiziaria, il giudice valuta tutte le prove e stabilisce la responsabilità e il risarcimento dei danni.
- Casi di responsabilità aggravata
- Guida sotto effetto di alcol/droga: L’aggravante comporta un maggiore grado di responsabilità.
- Comportamento doloso: Se l’incidente è stato causato intenzionalmente, la responsabilità sarà totale e possono esserci conseguenze penali.
- Ruolo dell’assistenza legale
- Avvocato specializzato: È fondamentale avere un legale esperto in infortunistica per rappresentarti e tutelare i tuoi interessi.
- Negoziazioni: Un avvocato può negoziare con la controparte o con le assicurazioni per evitare lunghe controversie.
PERDITA ARTI INCIDENTE STRADALE DANNO
La perdita di arti a seguito di un incidente stradale è una lesione gravissima che comporta il diritto a un risarcimento per danni materiali, biologici e morali. Ecco una guida su come procedere:
- Tipologie di danni risarcibili
La perdita di arti comporta diverse categorie di danno per cui è possibile richiedere il risarcimento:
- Danno biologico
- Indennizzo per la compromissione permanente della salute e delle funzioni fisiche.
- Calcolato sulla base di tabelle specifiche (ad esempio, quelle del Tribunale di Milano in Italia).
- Il grado di invalidità permanente è valutato da un medico-legale.
- Danno morale
- Risarcimento per il dolore e la sofferenza derivanti dalla perdita dell’arto e dall’impatto sulla qualità della vita.
- Danno patrimoniale
- Spese mediche: Tutti i costi sostenuti per interventi chirurgici, protesi, riabilitazione e assistenza.
- Perdita di reddito: Compensazione per l’incapacità di svolgere attività lavorative o diminuzione delle opportunità lavorative future.
- Danno esistenziale
- Risarcimento per la compromissione delle attività quotidiane e della vita sociale.
- Passaggi per ottenere il risarcimento
- Documentazione medica
- Conserva tutta la documentazione medica relativa alle lesioni subite (diagnosi, referti, certificati di invalidità, ecc.).
- Chiedi una relazione medico-legale da parte di un medico esperto per quantificare l’invalidità permanente.
- Raccolta di prove
- Verbale dell’incidente redatto dalle autorità competenti (Polizia, Carabinieri).
- Testimonianze di eventuali presenti.
- Foto del luogo dell’incidente e delle lesioni.
- Richiesta alla compagnia assicurativa
- Se il responsabile è identificato, la richiesta di risarcimento va inoltrata alla compagnia assicurativa del responsabile.
- Nel caso di responsabile non identificato o senza assicurazione, puoi rivolgerti al Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada.
- Calcolo del risarcimento
- Il risarcimento viene calcolato utilizzando le tabelle di valutazione medico-legale (in Italia si usano spesso quelle del Tribunale di Milano).
- I parametri principali includono:
- Età della vittima.
- Grado di invalidità permanente (%).
- Spese sostenute e perdita di reddito.
- Assistenza legale
- Avvocato esperto in infortunistica stradale: È fondamentale farsi assistere da un legale per tutelare i propri diritti e negoziare con la compagnia assicurativa.
- Se necessario, il tuo avvocato può avviare una causa civile per ottenere il risarcimento.
- Riabilitazione e protesi
- Puoi includere nel risarcimento i costi per le protesi e per la riabilitazione fisica e psicologica.
- In alcuni casi, puoi richiedere un anticipo sul risarcimento per coprire le spese immediate.
- Tempi per il risarcimento
- I tempi possono variare in base alla complessità del caso:
- Procedura stragiudiziale (accordo con l’assicurazione): di solito da 6 mesi a 1 anno.
- Procedura giudiziale (tribunale): da 1 a 3 anni.
- Importante: invalidità civile
- La perdita di un arto può comportare il riconoscimento di un’invalidità civile. È possibile richiedere ulteriori benefici come:
- Pensione di invalidità.
- Indennità di accompagnamento (se necessario).
Se hai bisogno di aiuto per scrivere una richiesta di risarcimento danni o per capire come procedere, fammi sapere e posso aiutarti a preparare i documenti o i calcoli necessari.
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