appalto ocntratto

SEPARAZIONE CONIUGI BOLOGNA VICENZA:ADDEBITO? Colpa? Quando? Perche’?

In via generale, questa Corte ha affermato che la pronuncia di addebito della separazione non può fondarsi sulla sola violazione dei doveri posti dall’art. 143 c.c. a carico dei coniugi, essendo, invece, necessario accertare che tale violazione, lungi dall’essere intervenuta quando era già maturata una situazione in cui la convivenza non era più tollerabile, abbia assunto efficacia causale nel determinare la situazione di intollerabilità (Cass., Sez. 1, Sentenza n. 18074 del 20/08/2014).

L’indagine sull’intollerabilità della convivenza deve, peraltro, essere svolta sulla base della valutazione globale e sulla comparazione dei comportamenti di entrambi i coniugi, non potendo la condotta dell’uno essere giudicata senza un raffronto con quella dell’altro, consentendo solo tale comparazione di riscontrare se e quale incidenza esse abbiano riservato, nel loro reciproco interferire, nel verificarsi della crisi matrimoniale (Cass., Sez. 1, Sentenza n. 14162 del 14/11/2001)

Le principali ipotesi di addebito della separazione includono:

  1. Infedeltà coniugale: La violazione del dovere di fedeltà è una delle cause più comuni di addebito. Tuttavia, l’infedeltà deve essere direttamente collegata alla crisi del matrimonio e non avvenuta, ad esempio, dopo che il rapporto era già compromesso.
  2. Violazione del dovere di assistenza morale e materiale: Se uno dei coniugi non sostiene l’altro, né dal punto di vista economico né dal punto di vista affettivo, può essere imputata una responsabilità. Questo include la mancanza di aiuto in momenti di difficoltà, come la malattia.
  3. Comportamenti violenti o lesivi della dignità dell’altro coniuge: Violenza fisica o psicologica, offese gravi e comportamenti che umiliano o ledono la dignità dell’altro coniuge possono portare a un addebito.
  4. Abbandono del tetto coniugale: Se uno dei coniugi abbandona il tetto coniugale senza una valida ragione, ciò può essere considerato una violazione del dovere di convivenza e portare all’addebito.
  5. Condotte lesive verso i figli: Comportamenti inadeguati verso i figli o la mancata cura e protezione dei figli possono portare all’addebito.

Se viene pronunciato l’addebito, il coniuge ritenuto responsabile perde alcuni diritti, come l’eventuale diritto agli alimenti, e può essere obbligato a risarcire i danni.


 

  1. SEPARAZIONE DEI CONIUGI
  2. In genere

Cass. civ., Sez. I, Ord., (data ud. 15/11/2023) 24/04/2024, n. 11032

Inizio modulo

Fine modulo

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENOVESE Francesco Antonio – Presidente

Dott. TRICOMI Laura – Consigliere

Dott. IOFRIDA Giulia – Consigliere

Dott. ROSARIO Caiazzo – Consigliere

Dott. REGGIANI Eleonora – Consigliere rel.

ha pronunciato la seguente

ORDINANZA

sul ricorso n. 19579/2022

promosso da

A.A., elettivamente domiciliato in Roma, via Quintino Sella 41, presso lo studio dell’avv. Camilla Bovelacci, rappresentato e difeso dall’avv. Brunella Bertani, in virtù di procura speciale in atti;

– ricorrente –

contro

B.B., elettivamente domiciliata in Guastalla, piazza Garibaldi 9, presso lo studio dell’avv. Vera Sala, che la rappresenta e difende in virtù di procura speciale in atti;

– controricorrente –

avverso la sentenza della Corte d’appello di Bologna n. 157/2022, pubblicata in data 27/01/2022;

udita la relazione della causa svolta nella pubblica udienza del 15/11/2023 dal Consigliere ELEONORA REGGIANI;

letti gli atti del procedimento in epigrafe.

Svolgimento del processo

Con sentenza n. 845/2020, il Tribunale di Reggio Emilia, dopo aver pronunciato sentenza parziale di separazione personale dei coniugi A.A. e B.B., che avevano celebrato il loro matrimonio nel 1981 (dal quale erano nati due figli, entrambi maggiorenni ed economicamente autosufficienti), definiva il giudizio in primo grado, rigettando le domande di addebito della separazione reciprocamente proposte dalle parti e ponendo a carico del A.A. il pagamento di un contributo al mantenimento della moglie di Euro 500,00 mensili, da rivalutarsi annualmente su base ISTAT.

Avverso tale pronuncia proponeva appello A.A., impugnando la statuizione di primo grado nella parte in cui aveva respinto la domanda di addebito della separazione alla moglie e previsto il contributo al mantenimento in favore di quest’ultima.

Nel contraddittorio delle parti, l’impugnazione veniva respinta dalla Corte d’appello di Bologna, con sentenza n. 157/2022, pubblicata il 27/01/2022.

A.A. ha, quindi, proposto ricorso per cassazione, affidato a quattro motivi di impugnazione.

L’intimata si è difesa con controricorso.

Entrambe le parti hanno depositato memorie difensive.

Motivi della decisione

  1. Con il primo motivo di ricorso è dedotta la nullità della sentenza ex art. 360n. 4 c.p.c. per avere la Corte d’appello di Bologna pronunciato ultrapetita in violazione dell’art. 112c.p.c., affermando l’esistenza di una pregressa disaffezione di entrambi i coniugi in data antecedente all’abbandono da parte di B.B. della casa coniugale, senza che vi fosse una allegazione in tal senso della difesa di quest’ultima.

Con il secondo motivo di ricorso è dedotta la violazione e/o falsa applicazione degli artt. 151, comma 1, e 158 c.c., in riferimento all’art. 360, comma 1, n. 3 c.p.c., per avere la Corte d’Appello ritenuto la disaffezione del marito nei confronti della moglie esistente prima che la stessa si allontanasse dall’abitazione familiare, dando rilievo all’avvenuta sottoscrizione un accordo di separazione consensuale, mai omologato, e al fatto che il ricorrente aveva atteso oltre un anno dall’abbandono del tetto coniugale da parte della moglie prima di depositare il ricorso per separazione giudiziale con addebito.

Con il terzo motivo di ricorso è dedotta la violazione e/o falsa applicazione degli artt. 143, 146 e 151 c.c., in relazione all’art. 360, comma 1, n. 3, c.p.c., per avere la Corte d’Appello ritenuto che l’allontanamento di B.B. dalla casa familiare, in data 11 giugno 2016, non avesse avuto nessuna efficienza causale rispetto alla frattura coniugale, sul presupposto erroneo che fosse già preesistente una crisi della coppia, provata dalla circostanza secondo cui la B.B., un mese prima di lasciare la casa, aveva comunicato al marito, a mezzo di lettera del proprio legale, la propria volontà di separarsi, con ciò postulando una inammissibile interpretazione abrogativa dell’art. 146 c.c.

Con il quarto motivo di ricorso è dedotta la nullità della sentenza, ai sensi dell’art. 360, comma 1, n. 4 c.p.c., per violazione dell’art. 2697 c.c. in relazione agli artt. 146 c.c. e 151 c.c., avendo la Corte d’Appello ritenuto che incombesse sul marito l’onere di provare l’esistenza di un buon rapporto tra i coniugi (per fare valere la violazione dell’obbligo di convivenza da parte della moglie, ai fini dell’addebito), e non alla moglie (l’onere di provare che il suo allontanamento era privo di efficacia causale in forza di una pregressa crisi coniugale).

  1. Il primo motivo di ricorso è infondato.

2.1. Com’è noto ai sensi dell’art. 151 c.c. “La separazione può essere chiesta quando si verificano, anche indipendentemente dalla volontà di uno o di entrambi i coniugi, fatti tali da rendere intollerabile la prosecuzione della convivenza o da recare grave pregiudizio alla educazione della prole. Il giudice, pronunziando la separazione, dichiara, ove ne ricorrano le circostanze e ne sia richiesto, a quale dei coniugi sia addebitabile la separazione, in considerazione del suo comportamento contrario ai doveri che derivano dal matrimonio.”

In via generale, questa Corte ha affermato che la pronuncia di addebito della separazione non può fondarsi sulla sola violazione dei doveri posti dall’art. 143 c.c. a carico dei coniugi, essendo, invece, necessario accertare che tale violazione, lungi dall’essere intervenuta quando era già maturata una situazione in cui la convivenza non era più tollerabile, abbia assunto efficacia causale nel determinare la situazione di intollerabilità (Cass., Sez. 1, Sentenza n. 18074 del 20/08/2014).

L’indagine sull’intollerabilità della convivenza deve, peraltro, essere svolta sulla base della valutazione globale e sulla comparazione dei comportamenti di entrambi i coniugi, non potendo la condotta dell’uno essere giudicata senza un raffronto con quella dell’altro, consentendo solo tale comparazione di riscontrare se e quale incidenza esse abbiano riservato, nel loro reciproco interferire, nel verificarsi della crisi matrimoniale (Cass., Sez. 1, Sentenza n. 14162 del 14/11/2001).

L’anteriorità della crisi della coppia rispetto alla violazione di tali obblighi, quale causa di esclusione del nesso causale, integra comunque un’eccezione in senso lato, ed è pertanto rilevabile d’ufficio, purché siano allegati dalla parte a ciò interessata i fatti che ne suffragano l’esistenza e i menzionati fatti risultino provati dal materiale probatorio comunque acquisito al processo (Cass., Sez. 1, Ordinanza n. 20866 del 21/07/2021).

Con specifico riferimento alla violazione dell’obbligo di coabitazione, questa Corte ha ritenuto che il volontario abbandono del domicilio familiare da parte di uno dei coniugi contiene di per di per sé tutti i requisiti per configurare l’addebito della separazione personale, tenuto conto che obiettivamente a seguito di tale condotta la convivenza non è più possibile, fermo restando che l’addebito deve essere escluso, ove risulti che esso sia stato determinato dal comportamento dell’altro coniuge o sia intervenuto in un momento in cui la prosecuzione della convivenza era già divenuta intollerabile e che, anzi, l’allontanamento del coniuge costituisca una conseguenza di tale intollerabilità (Cass., Sez. 6-1, Ordinanza n. 648 del 15/01/2020).

A prescindere da qualsivoglia elemento di addebito, in applicazione dell’art. 151 c.c., la separazione dei coniugi deve comunque trovare causa e giustificazione in una situazione di intollerabilità della convivenza, intesa come fatto psicologico squisitamente individuale, riferibile alla formazione culturale, alla sensibilità e al contesto interno della vita dei coniugi, purché oggettivamente apprezzabile e giuridicamente controllabile. A tal fine non è necessario che sussista una situazione di conflitto riconducibile alla volontà di entrambi i coniugi, ben potendo la frattura dipendere da una condizione di disaffezione al matrimonio di una sola delle parti, che renda incompatibile la convivenza e che sia verificabile in base ai fatti obiettivi emersi in giudizio (Cass., Sez. 1, Sentenza n. 8713 del 29/04/2015; Cass., Sez. 1, Ordinanza n. 16698 del 05/08/2020).

Ovviamente, l’apprezzamento circa la responsabilità di uno o di entrambi i coniugi, nel determinarsi della intollerabilità della convivenza, è un accertamento in fatto riservato al giudice di merito e non può essere censurato in sede di legittimità in presenza di una motivazione che non sia viziata (Cass., Sez. 1, Sentenza n. 18074 del 20/08/2014).

2.2. In tale quadro, deve tenersi conto che il giudice di merito incorre nel vizio di extrapetizione quando attribuisce alla parte un bene non richiesto, perché non compreso neppure implicitamente o virtualmente nelle deduzioni o allegazioni, e non quando pone a fondamento della decisione risultanze dell’istruttoria che naturalmente si offrono alla valutazione del giudice (cfr. Cass., Sez. 1, Sentenza n. 12014 del 07/05/2019).

2.3. Nel caso di specie, la Corte d’appello ha statuito come segue: “Il punto centrale sta nell’impossibilità di ricondurre causalmente la definitiva rottura dell’unione coniugale all’allontanamento da casa della sig.ra B.B.. Appare evidente che l’affectio coniugalis, almeno per quanto riguarda la moglie, era già cessata, avendo ella manifestato al marito, con l’assistenza del legale, la volontà di separarsi. Peraltro, all’invio della comunicazione e al successivo allontanamento non è seguita, da parte del marito, alcuna reazione, fino alla proposizione del ricorso per separazione.

 

 

Al contrario, è agli atti la scrittura privata denominata “separazione A.A. /B.B.”, del 10 dicembre 2016 (doc. 12 allegato alla comparsa di costituzione in primo grado B.B.), sottoscritta dai coniugi diversi mesi prima della data in cui il marito ha presentato il ricorso introduttivo del giudizio di separazione (6 luglio 2017). Con la scrittura in esame i coniugi prendono accordi in vista della separazione, decidendo, tra l’altro, di vendere la casa coniugale cointestata dividendo il ricavato, donare il negozio cointestato alla figlia e, soprattutto, prevedono l’impegno del marito di versare alla moglie la somma di Euro 300,00 mensili a titolo di contributo al mantenimento. È evidente che la tesi di una responsabilità della moglie per la rottura dell’unione, che avrebbe determinato la negazione di qualunque diritto ad un contributo, non era stata allora neppure presa in considerazione, e che i coniugi ritenevano di addivenire ad una intesa per regolare concordemente la “fine”, già, nei fatti, avvenuta, del matrimonio.

 

Solo in seguito, il marito ha, evidentemente, cambiato idea, presentando ricorso con richiesta di addebito, ma la condotta di un coniuge che attribuisce la rottura dell’unione al comportamento dell’altro, non è quella tenuta dal A.A. dopo l’allontanamento della B.B.. Egli ha atteso oltre un anno dall’asserito improvviso abbandono, per lamentarsene solo con la proposizione del ricorso, nel frattempo preparando accordi che non presupponevano affatto condotte di violazione dei doveri coniugali. Il suo “ripensamento”, come sottolinea la B.B., appare piuttosto come un tentativo di sottrarsi al pagamento di un contributo, piuttosto che la reazione di un marito improvvisamente abbandonato.

Peraltro, la semplice lettura della memoria integrativa di primo grado del sig. A.A. chiarisce quali sarebbero le condotte della moglie che avrebbero integrato i presupposti dell’addebito; vi si legge che, non avendo mai il marito collaborato alle faccende domestiche, perché impegnato fuori casa per lavoro, si sarebbe trovato (dopo il ricevimento della lettera preannunciante la separazione e il successivo allontanamento della moglie) in una situazione di difficoltà nella gestione della quotidianità; la moglie avrebbe in tal modo violato il dovere di coabitazione e di assistenza.

 

Non una parola si legge sulle precedenti condizioni della vita matrimoniale che possa confermare la sussistenza di un buon rapporto tra i coniugi.” (p. 7 e ss. della sentenza impugnata).

Il giudice del gravame ha, in sintesi, ritenuto provata una condizione di disaffezione, quantomeno da parte della donna, già prima dell’allontanamento di quest’ultima dalla casa coniugale, dato che la donna aveva già prima comunicato al marito la volontà di separarsi per il tramite di un legale e poi aveva lasciato la casa coniugale, aggiungendo che il marito, sottoscrivendo la scrittura di separazione, risulta avere condiviso la decisione di separarsi, regolando convenzionalmente le conseguenze della separazione, compresa l’attribuzione di un assegno in favore della moglie, peraltro senza rappresentare negli atti di causa una condizione di vita matrimoniale in cui la comunione di vita fosse, invece, esistente.

Si tratta di un accertamento in fatto, operato dal giudice di merito, insindacabile in sede di legittimità che, in virtù di quanto sopra evidenziato, non può essere considerato frutto di extrapetizione.

Lo stesso A.A., nel ricorso per cassazione, ha riportato per esteso le allegazioni della moglie, contenute nella memoria di costituzione per l’udienza presidenziale in Tribunale, ove, nel richiedere l’addebito della separazione al marito, aveva allegato atteggiamenti violenti, tradimenti e comportamenti denigratori dell’uomo nei suoi confronti, oltre che condotte contrarie al dovere di assistenza morale durante la grave malattia della donna, fino alla decisione di quest’ultima di allontanarsi della casa coniugale, dietro suggerimento dei familiari, per timore di reazioni aggressive del marito, che ormai si era reso conto della volontà della moglie di separarsi (p. 14 del ricorso per cassazione).

Si tratta di condotte precedenti all’allontanamento della donna dalla casa coniugale, da quest’ultima avvertite, e dedotte, come causa di una pregressa intollerabilità della convivenza.

Il medesimo ricorrente ha, inoltre, evidenziato che, in appello, la moglie aveva dato rilievo alla missiva inviata dal suo legale, con cui aveva chiesto la separazione, e alla scrittura di separazione sottoscritta da entrambi i coniugi il 10/12/2016, per affermare che in tale occasione i coniugi erano assolutamente consci della crisi coniugale e d’accordo sulla necessità di addivenire ad una soluzione condivisa, entrambi consapevoli che il matrimonio era “finito” (p. 16 del ricorso per cassazione).

Anche tali allegazioni costituiscono argomenti che la donna ha posto a supporto della intollerabilità della convivenza precedente all’allontanamento della donna.

Il giudice di merito, valutando in fatto le risultanze di causa, ha ritenuto provata la obiettiva intollerabilità della convivenza, avvertita dalla donna prima dell’allontanamento da casa, e non contrastata dal marito, anche se non ha accertato i fatti che la stessa ha posto come causa della menzionata condizione di disaffezione.

In altre parole, la Corte di merito ha fatto proprie solo in parte le allegazioni della donna, che aveva dedotto la pregressa intollerabilità della convivenza per fatto imputabile al marito, ritenendo provata, per le ragioni in fatto sopra indicate, semplicemente la ritenuta impossibilità di vivere ancora insieme, percepita dalla moglie e non contrastata dal marito.

  1. Il secondo motivo è inammissibile.

3.1. Parte ricorrente ha censurato la decisione impugnata nella parte in cui la Corte di merito ha desunto il venire meno dell’affectio coniugalis anche in capo al A.A. prima del 6 giugno 2016 (data in cui la Sig.ra B.B. ha lasciato la casa coniugale) da due sue condotte successive.

In primo luogo, il ricorrente ha evidenziato che la Corte d’appello ha dato rilievo al fatto che il A.A. aveva sottoscritto il documento con il quale i coniugi avevano concordato alcuni aspetti di una loro separazione consensuale, prevedendo anche la corresponsione da parte del marito di euro 300,00 mensili a titolo di contributo al mantenimento della moglie, con ciò dimostrando di non avere preso neppure in considerazione una eventuale responsabilità di quest’ultima per la fine della unione coniugale (in quanto le aveva riconosciuto un diritto che, se vi fossero stati i presupposti per l’addebito, non le sarebbe spettato).

In secondo luogo, il ricorrente ha rilevato che la Corte di merito ha stigmatizzato la circostanza che il A.A. aveva atteso oltre un anno prima di instaurare la procedura di separazione giudiziale, con ciò manifestando un palese disinteresse per l’abbandono da parte della moglie.

3.2. Si tratta, tuttavia, di valutazioni in fatto di comportamenti della parte, e non di valutazioni giuridiche dell’efficacia degli atti, sicché la censura, pur prospettata come violazione di legge, si risolve in una critica ad un giudizio che attiene al merito come tale non sindacabile in cassazione se non per assenza di motivazione (nelle diverse forme in cui i può manifestare), nella specie non formulata.

  1. Il terzo motivo è infondato.

4.1. Come già evidenziato, la condizione di intollerabilità della convivenza può essere intesa anche in senso soggettivo, non essendo necessario che sussista una situazione di conflitto riconducibile alla volontà di entrambi i coniugi, ben potendo la frattura dipendere dalla condizione di disaffezione e distacco di una sola delle parti, che sia verificabile in base a fatti obiettivi (così Cass., Sez. 1, Sentenza n. 8713 del 29/04/2015; v. anche v. ancora Cass., Sez. 1, Ordinanza n. 16698 del 05/08/2020).

In tale ottica, questa Corte ha di recente ritenuto dimostrata tale preesistente intollerabilità della convivenza dalla presentazione stessa del ricorso per separazione e dal successivo comportamento processuale, con particolare riferimento alle risultanze negative del tentativo di conciliazione, dovendosi ritenere venuto meno, al ricorrere di tali evenienze, quel principio del consenso che caratterizza ogni vicenda del rapporto coniugale (v. ancora Cass., Sez. 1, Ordinanza n. 16698 del 05/08/2020; Cass., Sez. 1, Sentenza n. 8713 del 29/04/2015).

Non si tratta di un’interpretazione che abroga la previsione normativa del dovere di coabitazione, perché, comunque, l’allontanamento presuppone l’accertamento di una condizione anche personale, non necessariamente condivisa tra i coniugi, che risulti comunque da dati obiettivi e, ovviamente, non sia la conseguenza della violazione di un altro obbligo matrimoniale da parte di chi compia tale scelta.

La coabitazione, infatti, non è convivenza, perché quest’ultima si connota per una condivisione di vita che non è richiesta nella prima.

La coabitazione, ove la convivenza sia divenuta intollerabile anche per una sola persona della coppia, perde di significato coniugale, per il declino dei diritti e doveri reciproci che connotano il rapporto matrimoniale, e non può essere imposta come mero artificio esteriore.

4.3. Nel caso di specie la Corte d’appello ha dato applicazione ai principi enunciati, dando rilievo alla missiva inviata dal legale della moglie prima dell’allontanamento della casa coniugale, in cui quest’ultima ha manifestato la volontà di separarsi, la quale costituisce una obiettiva e inequivoca rappresentazione dell’impossibilità per la donna di continuare a vivere con il marito, seguita, dopo pochi mesi dall’allontanamento, dalla sottoscrizione da parte di entrambi i coniugi di un accordo che regolava le condizioni di separazione e prevedeva un assegno di mantenimento in favore della donna, cui si è aggiunta anche la constatazione, da parte del giudice di appello, che non una parola si leggeva negli atti difensivi del marito su eventuali condizioni della vita matrimoniale che avrebbero potuto rendere imprevedibile la scelta della donna (v. supra e p. 7 e ss. della sentenza impugnata).

  1. Il quarto motivo è infondato.

Parte ricorrente ha dedotto che il coniuge che domanda l’addebito per violazione del dovere di coabitazione non è tenuto a provare l’incidenza causale dell’altrui condotta di abbandono sulla crisi matrimoniale, essendo piuttosto onere del coniuge, che ha posto in essere tale condotta, dimostrare che essa è stata determinata dal comportamento dell’altro coniuge ovvero è intervenuta quando la prosecuzione della convivenza era già divenuta intollerabile ed in conseguenza di ciò.

Parte ricorrente non ha tenuto conto che, come sopra evidenziato, anche nel caso di allontanamento dalla casa coniugale, l’anteriorità della crisi della coppia rispetto alla violazione di tale obbligo, quale causa di esclusione del nesso causale tra la condotta violativa degli obblighi derivanti dal matrimonio e l’intollerabilità della prosecuzione della convivenza, integra un’eccezione in senso lato ed è dunque rilevabile d’ufficio, purché sia allegata dalla parte a ciò interessata e risulti dal materiale probatorio acquisito al processo (Cass., Sez. 1, Ordinanza n. 20866 del 21/07/2021).

Nel caso di specie, nello stesso ricorso per cassazione sono riportate le allegazioni della B.B. che hanno rappresentato situazioni di estrema gravità, verificatisi negli anni di matrimonio ed anche prima della decisione di allontanarsi, che hanno reso impossibile per la donna la prosecuzione della convivenza e il giudice ha dato rilievo ad alcuni elementi per confermare tale obiettiva condizione.

Ogni censura attiene alla valutazione di merito in questa sede non sindacabile.

  1. In conclusione, il ricorso deve essere respinto.
  2. Le spese di lite seguono la soccombenza.
  3. In applicazione dell’art. 13, comma 1 quater, D.P.R. n. 115 del 2002, si deve dare atto della sussistenza dei presupposti processuali per il versamento da parte del ricorrente di un ulteriore importo a titolo di contributo unificato, pari a quello richiesto per l’impugnazione proposta, se dovuto.
  4. In caso di diffusione, devono essere omesse le generalità delle parti e dei soggetti menzionati nella decisione, a norma dell’art. 52D.Lgs. n. 196 del 2003.

P.Q.M.

La Corte

rigetta il ricorso;

condanna parte ricorrente alla rifusione delle spese di lite sostenute dalla controricorrente, che liquida in Euro 5.000,00 per compenso, oltre Euro 200,00 per esborsi ed accessori di legge; dà atto, in applicazione dell’art. 13, comma 1 quater, D.P.R. n. 115 del 2002, della sussistenza dei presupposti processuali per il versamento da parte del ricorrente di un ulteriore importo a titolo di contributo unificato, pari a quello richiesto per l’impugnazione proposta, se dovuto;

dispone che, in caso di diffusione della presente ordinanza, siano omesse le generalità delle parti e dei soggetti menzionati, a norma dell’art. 52 D.Lgs. n. 196 del 2003.

Conclusione

Così deciso in Roma, nella camera di consiglio della Prima Sezione civile della Corte suprema di Cassazione, il 15 novembre 2023.

Depositato in Cancelleria il 24 aprile 2024.

AFFIDO BOLOGNA AVVOCATO ESPERTO AFFIDO FIGLI

Corte appello Venezia, 16/12/2019, n.8607

In tema di affidamento della prole va disposto l’affidamento super-esclusivo in favore di uno solo dei genitori quando l’altro dimostri gravi carenze nelle capacità genitoriali

assegno divorzio

assegno divorzio

In tema di affidamento esclusivo v. Cass. 28 febbraio 2020 n.  : La mera conflittualità tra i genitori non coniugati, che vivono separati, non preclude il ricorso al regime preferenziale dell’affidamento condiviso dei figli, qualora si mantenga nei limiti di un tollerabile disagio per la prole. Invece può essere ostativa alla relativa applicazione del suddetto regime ove si traduca in forme atte ad alterare e a porre in serio pericolo l’equilibrio e lo sviluppo psico-fisico dei figli, tali da pregiudicare il loro interesse.

 2019; Trib. Catania 29 novembre 2018, La mera conflittualità tra i genitori non coniugati, che vivono separati, non preclude il ricorso al regime preferenziale dell’affidamento condiviso dei figli, qualora si mantenga nei limiti di un tollerabile disagio per la prole. Invece può essere ostativa alla relativa applicazione del suddetto regime ove si traduca in forme atte ad alterare e a porre in serio pericolo l’equilibrio e lo sviluppo psico-fisico dei figli, tali da pregiudicare il loro interesse.

.

contratti acquisto vendita casa bologna

contratti acquisto vendita casa bologna

 

Separazione — Divorzio — Coniugi — Figli (provvedimenti relativi ai) — Figlio minore (affidamento monogenitoriale del) — Affidamento — Bigenitorialità — Affidamento condiviso — Decisioni di maggior interesse — Affidamento esclusivo (ammissibilità dello) — Genitore affidatario — Responsabilità genitoriale (esercizio esclusivo della) — Affido super esclusivo — Sussistenza — Prole — Interesse morale e materiale — Sussistenza — Responsabilità genitoriale (conservazione della) — Sindrome da alienazione parentale (diagnosi della) — Diritti dei figli — Interesse del minore (tutela dello).

In tema di affidamento della prole va disposto l’affidamento super-esclusivo in favore di uno solo dei genitori quando l’altro dimostri gravi carenze nelle capacità genitoriali. In particolare esso è disposto se dalle risultanze peritali chiare, convergenti e motivate, fondate su documentazioni cliniche e oggetto di specifico accertamento anche di fatto, si evince un elevato grado di conflittualità nella coppia genitoriale ed una situazione improntata a grave carenza nelle capacità genitoriali di uno di essi, caratterizzata da comportamenti che mirano ad estromettere dalla vita del figlio l’altro genitore determinando il rischio di alienazione e facendo valere rivalse personal

MOLTA CONFLITTUALITA’ TRA GENITORI NON ESCLUDE AFFIDO ESCLUSIVO

In tema di separazione coniugale, l’affidamento condiviso della prole non è precluso dalla conflittualità esistente tra i genitori, poiché altrimenti tale modello si ridurrebbe ad un’ipotesi del tutto residuale di affido: anzi, si può dire che in caso di conflitto tra i genitori va prediletto proprio l’affidamento condiviso, che riesce a ripartire in modo equilibrato le responsabilità tra l’uno e l’altro genitore, tutelando da un lato la relazione di ciascuno con il figlio e dall’altro lato un rapporto continuativo ed equilibrato del genitore non collocatario con il figlio.

Cassazione civile sez. I, 17/09/2020, n.19323

Affido condiviso: non necessariamente va prevista una frequentazione paritaria dei genitori

Rigetta, CORTE D’APPELLO GENOVA, 18/05/2018

Separazione dei coniugi – Figli (provvedimenti relativi ai) — Minori – Affido condiviso – Interesse del minore – Frequentazione paritaria – Eccezioni – Condizioni.

Il regime legale dell’affidamento condiviso, tutto orientato alla tutela dell’interesse morale e materiale della prole, deve tendenzialmente comportare, in mancanza di gravi ragioni ostative, una frequentazione dei genitori paritaria con il figlio, tuttavia nell’interesse di quest’ultimo il giudice può individuare un assetto che si discosti da questo principio tendenziale, al fine di assicurare al minore la situazione più confacente al suo benessere e alla sua crescita armoniosa e serena.

a info avvocato matrimonialista

separazione coniugi bologna

Separazione dei coniugi, affidamento condiviso dei figli e permanenza paritaria

Generalmente la frequentazione paritaria, tra genitore e figlio accompagnata al regime di affido condiviso, nella tutela dell’interesse morale e materiale del secondo, ha natura tendenziale, ben potendo il giudice di merito individuare, nell’interesse del minore, senza che possa predicarsi alcuna lesione del diritto alla bigenitorialità, un assetto che se ne discosti, al fine di assicurare al minore stesso la situazione più conveniente al suo benessere e alla sua crescita armoniosa e serena. Nel caso in cui i tempi di permanenza del minore presso ciascun genitore non siano coincidenti, il loro assetto concorre ad influire sulla decisione di prevedere che il genitore con minori tempi di frequentazione versi all’altro un assegno per concorrere al mantenimento dei figli. Il disposto dell’art. 337-ter c.c., comma 4, stabilisce, infatti, che ciascuno dei genitori provvede al mantenimento dei figli in misura proporzionale al proprio reddito e che il giudice, al fine di realizzare questo principio di proporzionalità, determina un assegno periodico considerando, oltre le attuali esigenze del figlio, il tenore di vita da questi goduto in costanza di convivenza con entrambi i genitori, le risorse economiche di entrambi i genitori e la valenza economica dei compiti domestici e di cura assunti da ciascun genitore, i tempi di permanenza presso ciascun genitore.

Tribunale Bari sez. I, 21/07/2023, n.3110

La bigenitorialità con l’affido condiviso costituisce la regola generale inerente all’affidamento dei figli minori.

 Documenti correlati

In materia di affidamento dei figli minori in caso di separazione, la regola generale è l’affidocondiviso in ossequio al principio della bigenitorialità. Ciò posto, in casi gravi ed eccezionali, laddove vi sia un’evidente carenza educativa di uno dei genitori, tale da rendere pregiudizievole l’affido condiviso per i minori e che sia tale da porre in serio pericolo o alteri l’equilibrio e lo sviluppo psico-fisico del minore.

Tribunale Palermo sez. I, 02/10/2023, n.4244

L’affido condiviso non significa frequentazione paritaria

L’affidamento condiviso dei figli non comporta la piena parità di tempo che il minore deve trascorrere con l’uno o con l’altro genitore, con previsione, peraltro, di una doppia residenza, ma implica la condivisione delle scelte educative e formative e la pari partecipazione alla vita del minore da parte di entrambi i genitori: dunque il vero contenuto dell’affidamento condiviso non si concretizza affatto in una convivenza del minore con entrambi i genitori, né in una sorta di affidamento alternato, ma in una maggiore responsabilizzazione dei genitori che, adottata una linea comune dell’educazione del minore, si impegnano a realizzarla insieme. Pertanto anche in caso di affidamento condiviso è necessario prevedere comunque una residenza prevalente del figlio, un assegno in favore del genitore collocatario, nonché l’eventuale assegnazione della casa coniugale.

 

SEPARAZIONE FIGLI BOLOGNA PADRE NON PAGA ALIMENTI

 

assegno divorzio

assegno divorzio

La situazione in cui un marito non paga il mantenimento dopo una separazione può essere complessa e richiede un intervento legale. Ecco alcuni passi che puoi seguire se ti trovi in questa situazione a Bologna o in qualsiasi altra parte d’Italia:

  1. Raccogliere le prove: Documenta tutti i mancati pagamenti, tenendo traccia delle date e degli importi dovuti. Conserva anche qualsiasi comunicazione con l’ex coniuge riguardo ai pagamenti.
  2. Tentare una risoluzione amichevole: Prima di intraprendere azioni legali, può essere utile cercare di risolvere la questione in modo amichevole, magari con l’aiuto di un mediatore familiare.
  3. Consultare un avvocato: Rivolgiti a un avvocato specializzato in diritto di famiglia. L’avvocato può consigliarti sui passi da intraprendere e può aiutarti a presentare una richiesta formale al tribunale.
  4. Presentare un ricorso al tribunale: Se il tentativo amichevole non funziona, il tuo avvocato può aiutarti a presentare un ricorso al tribunale per chiedere l’esecuzione del pagamento del mantenimento. Il tribunale può ordinare al marito di pagare gli arretrati e può anche adottare misure coercitive, come il pignoramento dello stipendio.
  5. Richiedere l’intervento delle autorità: In alcuni casi, può essere necessario coinvolgere le autorità competenti, come il servizio sociale o la polizia, soprattutto se ci sono minori coinvolti.
  6. Richiedere il Fondo di Solidarietà: In Italia, esiste il Fondo di Solidarietà per il mantenimento dei figli, che può intervenire in caso di inadempienza del genitore obbligato al mantenimento.
  7. Richiedere l’assegno di mantenimento diretto: Il tribunale può decidere di far pagare direttamente al datore di lavoro del coniuge inadempiente, prelevando l’importo dovuto dal suo stipendio.

Affrontare queste situazioni può essere stressante, ma con il giusto supporto legale e le risorse disponibili, puoi lavorare per garantire che i tuoi diritti e quelli dei tuoi figli siano rispettati. figli affido separazione

ChatGPT

In Italia, l’affido dei figli in caso di separazione o divorzio è regolamentato dal Codice Civile e da specifiche leggi, come la Legge 54 del 2006. Questa normativa pone l’accento sul concetto di affido condiviso, mirato a garantire che i figli mantengano rapporti equilibrati e continuativi con entrambi i genitori, anche dopo la separazione.appalto edile contratto

Tipi di Affido

  1. Affido Condiviso: È la forma preferita di affido in Italia. Entrambi i genitori condividono la responsabilità genitoriale e prendono decisioni comuni riguardanti l’educazione, la salute e il benessere dei figli. I bambini vivono in modo alternato con ciascun genitore, secondo modalità stabilite da un accordo o dal giudice.
  2. Affido Esclusivo: Viene concesso in casi particolari, ad esempio quando uno dei genitori non è ritenuto idoneo o capace di occuparsi del figlio. In questo caso, uno dei genitori ha la responsabilità esclusiva, mentre l’altro mantiene il diritto di visita e può prendere decisioni limitate.
  3. Affido Supervisionato: Questo tipo di affido è meno comune e viene utilizzato quando ci sono preoccupazioni sulla sicurezza o il benessere del bambino. Le visite con il genitore non affidatario sono supervisionate da un professionista o da un servizio sociale.

Procedura di Affido

  1. Accordo Tra i Genitori: Idealmente, i genitori raggiungono un accordo consensuale sull’affido dei figli. Questo accordo viene poi sottoposto al giudice per l’omologazione.
  2. Intervento del Giudice: Se i genitori non riescono a trovare un accordo, il giudice interviene per decidere. Il giudice tiene conto del benessere del bambino, delle sue abitudini e dei suoi legami affettivi, oltre che della disponibilità e capacità dei genitori di prendersi cura di lui.
  3. Ascolto del Minore: Se il minore ha più di 12 anni, o se è ritenuto sufficientemente maturo, viene ascoltato dal giudice per esprimere la sua opinione sull’affido.

Considerazioni Importanti

Risorse Utili

Affrontare l’affido dei figli in caso di separazione può essere complesso e delicato, ma con le giuste risorse e supporto, è possibile raggiungere un accordo che sia nel migliore interesse dei bambini coinvolti.

 

Separazione mantenimento figli Bologna

La questione del mantenimento dei figli in caso di separazione è un tema delicato e complesso. Ecco una guida dettagliata su come procedere e quali risorse sono disponibili a Bologna:

Passi da Seguire

  1. Accordo tra le Parti:
    • Se possibile, è utile raggiungere un accordo amichevole con il coniuge riguardo al mantenimento dei figli. Questo accordo può essere formalizzato in sede di separazione consensuale.
  2. Consulenza Legale:
    • Rivolgiti a un avvocato specializzato in diritto di famiglia per avere una consulenza personalizzata. L’avvocato può aiutarti a comprendere i tuoi diritti e a preparare la documentazione necessaria.
  3. Presentazione della Richiesta in Tribunale:
    • Se non è possibile raggiungere un accordo, sarà necessario presentare una richiesta formale al tribunale. Il giudice determinerà l’importo del mantenimento basandosi su vari fattori, tra cui il reddito di entrambi i genitori e le esigenze dei figli.
  4. Calcolo dell’Assegno di Mantenimento:
    • Il calcolo dell’assegno di mantenimento tiene conto delle necessità dei figli (abitazione, istruzione, attività extracurriculari, spese mediche, ecc.) e delle capacità economiche dei genitori.

Risorse e Contatti Utili a Bologna

Procedura in Caso di Inadempienza

Se l’ex coniuge non rispetta gli obblighi di mantenimento, puoi seguire questi passi:

  1. Raccogliere Prove:
    • Documenta tutti i mancati pagamenti e comunica con l’ex coniuge preferibilmente per iscritto, conservando tutte le risposte.
  2. Intervento Legale:
    • Rivolgiti a un avvocato per presentare un ricorso al tribunale. Il giudice può ordinare il pagamento degli arretrati e, in caso di ulteriore inadempienza, possono essere adottate misure coercitive come il pignoramento dello stipendio.
  3. Richiesta del Fondo di Solidarietà:
    • In Italia esiste un Fondo di Solidarietà che interviene in caso di inadempienza del genitore obbligato al mantenimento. Verifica i requisiti e le modalità di accesso presso i servizi sociali del tuo comune.

Consigli Finali

Avere il supporto giusto e conoscere le risorse disponibili può fare una grande differenza nel gestire una separazione e garantire che i diritti dei tuoi figli siano rispettati.

art 572 bis cp

 

L’articolo 572 del Codice Penale italiano disciplina il reato di maltrattamenti contro familiari e conviventi. Tuttavia, non esiste un articolo 572 bis nel Codice Penale italiano. È possibile che ci sia stata una confusione con la numerazione degli articoli o con l’interpretazione della legge.

L’articolo 572 del Codice Penale recita:

Art. 572 – Maltrattamenti contro familiari e conviventi

Chiunque, fuori dei casi indicati nell’articolo 571, maltratta una persona della famiglia o comunque convivente, o una persona sottoposta alla sua autorità, o a lui affidata per ragione di educazione, istruzione, cura, vigilanza o custodia, o per l’esercizio di una professione o di un’arte, è punito con la reclusione da tre a sette anni.

Se dal fatto deriva una lesione personale grave si applica la reclusione da quattro a nove anni; se ne deriva una lesione gravissima si applica la reclusione da sette a quindici anni; se ne deriva la morte, si applica la reclusione da dodici a ventiquattro anni.

Questo articolo si occupa di punire chi maltratta fisicamente o psicologicamente un familiare o un convivente, riconoscendo la gravità della violenza domestica e familiare.

Passaggi se si è Vittima di Maltrattamenti

  1. Denuncia:
    • Presenta una denuncia alle forze dell’ordine (Polizia, Carabinieri) o presso la Procura della Repubblica.
  2. Richiesta di Aiuto:
    • Rivolgiti a un centro antiviolenza o a un servizio sociale per ottenere supporto immediato e assistenza legale e psicologica.
  3. Ordine di Protezione:
    • Il tribunale può emettere un ordine di protezione che impone al maltrattatore di lasciare immediatamente l’abitazione familiare e di mantenere una certa distanza dalle vittime.
  4. Assistenza Legale:
    • Un avvocato può aiutarti a comprendere i tuoi diritti e a seguire le procedure legali necessarie per proteggerti e ottenere giustizia.

Conclusioni

Se hai bisogno di ulteriori dettagli o assistenza, ti consiglio di consultare un avvocato specializzato in diritto penale o di contattare uno dei servizi di supporto disponibili. La protezione e la sicurezza delle vittime sono una priorità e ci sono molte risorse disponibili per aiutare chi si trova in situazioni di maltrattamento.

art 570 separazione coniugi bologna

L’articolo 570 del Codice Penale italiano si occupa del reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare. In particolare, questo articolo può essere rilevante nei casi di separazione coniugale, specialmente se un coniuge non adempie agli obblighi di mantenimento nei confronti dell’altro coniuge o dei figli.

Ecco il testo dell’articolo 570 del Codice Penale:

Art. 570 – Violazione degli obblighi di assistenza familiare

Chiunque, abbandonando il domicilio domestico o comunque serbando una condotta contraria all’ordine o alla morale delle famiglie, si sottrae agli obblighi di assistenza inerenti alla responsabilità genitoriale o alla qualità di coniuge, è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa da 103 euro a 1.032 euro.

Chiunque malversa o dilapida i beni del figlio minore o del coniuge, o non presta i mezzi di sussistenza ai discendenti di età minore, agli ascendenti o al coniuge che non sia legalmente separato per sua colpa, è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa da 103 euro a 1.032 euro.

Le pene sono aumentate se il fatto è commesso ai danni di persone minori, incapaci o in stato di bisogno.

Passi da Seguire in Caso di Inadempimento degli Obblighi di Mantenimento

  1. Documentare l’Inadempimento:
    • Conserva tutte le prove relative ai mancati pagamenti (es. estratti conto bancari, comunicazioni scritte).
  2. Tentare una Risoluzione Amichevole:
    • Prima di procedere legalmente, prova a risolvere la questione attraverso una comunicazione diretta o una mediazione familiare.
  3. Consultare un Avvocato:
    • Rivolgiti a un avvocato specializzato in diritto di famiglia. L’avvocato ti guiderà nei passi successivi e ti aiuterà a presentare un’istanza al tribunale.
  4. Presentare un Ricorso al Tribunale:
    • Se il coniuge continua a non adempiere ai suoi obblighi, puoi presentare un ricorso al tribunale. Il giudice può emettere un’ordinanza per l’esecuzione del mantenimento e può ordinare il pignoramento dello stipendio o di altri beni.
  5. Denuncia per Violazione degli Obblighi di Assistenza Familiare:
    • In caso di persistente inadempimento, puoi presentare una denuncia penale per violazione dell’art. 570 CP. Il coniuge inadempiente potrebbe

Conclusione

Se ti trovi in una situazione in cui il tuo ex coniuge non sta adempiendo agli obblighi di mantenimento, è importante agire tempestivamente. Raccogli le prove, consulta un avvocato e valuta la possibilità di presentare un ricorso al tribunale o una denuncia penale. Le risorse disponibili a Bologna possono offrirti il supporto necessario per affrontare questa situazione.

4o

separazione Bologna marito art 571 cp

ChatGPT

L’articolo 571 del Codice Penale italiano tratta del reato di abuso dei mezzi di correzione o di disciplina. Questo articolo può essere rilevante in contesti familiari, anche se è meno specifico rispetto agli articoli relativi alla separazione e agli obblighi di mantenimento.

Ecco il testo dell’articolo 571 del Codice Penale:

Art. 571 – Abuso dei mezzi di correzione o di disciplina

Chiunque abusa dei mezzi di correzione o di disciplina in danno di una persona sottoposta alla sua autorità, o a lui affidata per ragione di educazione, istruzione, cura, vigilanza o custodia, è punito, se dal fatto deriva il pericolo di una malattia nel corpo o nella mente, con la reclusione fino a sei mesi.

Se dal fatto deriva una lesione personale, si applicano le pene previste dagli articoli 582 e 583, ridotte fino a un terzo.

Se dal fatto deriva la morte, si applica la reclusione da tre a otto anni.

Passi da Seguire in Caso di Abuso dei Mezzi di Correzione

  1. Documentare l’Abuso:
    • Raccogli prove di eventuali abusi, come testimonianze, registrazioni o documenti medici.
  2. Consultare un Avvocato:
    • Rivolgiti a un avvocato specializzato in diritto penale e diritto di famiglia per ricevere consulenza e assistenza legale.
  3. Presentare una Denuncia:
    • Puoi presentare una denuncia alle forze dell’ordine (Polizia, Carabinieri) o direttamente alla Procura della Repubblica per segnalare l’abuso.
  4. Richiedere Misure di Protezione:
    • Se temi per la tua sicurezza o quella dei tuoi figli, richiedi un ordine di protezione o altre misure cautelari al tribunale.

Conclusione

Se stai affrontando una situazione di abuso dei mezzi di correzione o di disciplina da parte del tuo marito durante una separazione a Bologna, è importante agire rapidamente per proteggere te stesso e i tuoi figli. Consultare un avvocato specializzato e fare affidamento sulle risorse locali può aiutarti a ottenere il supporto e la protezione di cui hai bisogno.

4o

Sparrazione Bologna art 574 codice penale

ChatGPT

L’articolo 574 del Codice Penale italiano riguarda il reato di sottrazione consensuale di persone incapaci. Questo articolo è particolarmente rilevante nei casi di separazione o divorzio quando uno dei genitori sottrae il figlio minore all’altro genitore senza consenso.

Ecco il testo dell’articolo 574 del Codice Penale:

Art. 574 – Sottrazione consensuale di persone incapaci

Chiunque sottrae un minore degli anni quattordici, o un infermo di mente al genitore esercente la responsabilità genitoriale, al tutore o al curatore, ovvero a chi ne ha la vigilanza o la custodia, è punito con la reclusione da uno a tre anni.

La pena è della reclusione da tre a cinque anni se il fatto è commesso:

  1. In violazione di un provvedimento dell’autorità.
  2. Con abuso di poteri o con violazione dei doveri inerenti alla funzione di tutore, curatore, precettore, o di altra persona alla quale il minore o l’infermo è stato affidato per ragione di educazione, istruzione, cura, vigilanza o custodia.

Passi da Seguire in Caso di Sottrazione di Minori

  1. Documentare l’Accaduto:
    • Raccogli tutte le prove disponibili, come comunicazioni scritte, testimonianze e qualsiasi altra evidenza del fatto che il minore è stato sottratto senza consenso.
  2. Consultare un Avvocato:
    • Rivolgiti a un avvocato specializzato in diritto di famiglia e diritto penale per ricevere una consulenza legale adeguata e per assisterti nelle procedure legali necessarie.
  3. Presentare una Denuncia:
    • Presenta una denuncia alle forze dell’ordine (Polizia, Carabinieri) o direttamente alla Procura della Repubblica. Fornisci tutte le prove e le informazioni rilevanti per facilitare le indagini.
  4. Richiedere Provvedimenti Urgenti al Tribunale:
    • Puoi richiedere al tribunale l’emanazione di provvedimenti urgenti per il ritorno del minore e per la tutela dei suoi diritti. Il tribunale può emettere ordini che obblighino il genitore sottraente a restituire il minore immediatamente.

Conclusione

Se stai affrontando una situazione di sottrazione di minori da parte del tuo coniuge a Bologna, è essenziale agire rapidamente e seguire i passi legali appropriati. Consultare un avvocato e utilizzare le risorse locali ti aiuterà a proteggere i diritti del minore e a garantire una rapida risoluzione della situazione.

4o

art 574 bis co e separazione moglie Bologna

ChatGPT

L’articolo 574 bis del Codice Penale italiano tratta del reato di sottrazione e trattenimento di minore all’estero. Questo articolo è particolarmente rilevante nei casi in cui un genitore porta un figlio minore fuori dall’Italia senza il consenso dell’altro genitore, una situazione che può sorgere durante una separazione o un divorzio.

Ecco il testo dell’articolo 574 bis del Codice Penale:

Art. 574 bis – Sottrazione e trattenimento di minore all’estero

Chiunque sottrae un minore di anni quattordici sottraendolo alla potestà dei genitori o alla vigilanza di chi esercita la potestà dei genitori, portandolo o trattenendolo all’estero contro la volontà del genitore esercente la potestà dei genitori, ovvero del tutore, è punito con la reclusione da uno a quattro anni.

La pena è aumentata se il fatto è commesso da un genitore al quale il minore non è affidato.

Il delitto è punibile a querela della persona offesa. Tuttavia, si procede d’ufficio e la pena è aumentata se il fatto è commesso in danno di un minore di anni dieci ovvero se il minore è sottratto per essere destinato alla prostituzione o al compimento di illeciti traffici.

Passi da Seguire in Caso di Sottrazione di Minore all’Estero

  1. Documentare l’Accaduto:
    • Raccogli tutte le prove disponibili che dimostrino che il minore è stato portato o trattenuto all’estero senza il tuo consenso. Questo include comunicazioni, biglietti di viaggio, e qualsiasi altro documento rilevante.
  2. Consultare un Avvocato:
    • Rivolgiti a un avvocato specializzato in diritto di famiglia e diritto penale internazionale. L’avvocato può assisterti nella presentazione di una denuncia e nel coordinamento con le autorità internazionali.
  3. Presentare una Denuncia:
    • Presenta una denuncia alle forze dell’ordine italiane (Polizia, Carabinieri) e alla Procura della Repubblica. Fornisci tutte le prove e le informazioni rilevanti per facilitare le indagini.
  4. Richiedere l’Intervento del Ministero degli Affari Esteri:
    • Contatta il Ministero degli Affari Esteri italiano e l’Ambasciata italiana nel paese dove il minore è stato portato. Queste istituzioni possono fornire assistenza e avviare procedure di rimpatrio.
  5. Richiedere Provvedimenti Urgenti al Tribunale:
    • Puoi richiedere al tribunale l’emanazione di provvedimenti urgenti per il ritorno del minore e per la tutela dei suoi diritti. Il tribunale può emettere ordini che obblighino il genitore sottraente a riportare il minore in Italia immediatamente.

Conclusione

Se stai affrontando una situazione di sottrazione di minore all’estero da parte del tuo coniuge durante una separazione a Bologna, è essenziale agire rapidamente e seguire i passi legali appropriati. Consultare un avvocato specializzato e utilizzare le risorse locali e internazionali ti aiuterà a proteggere i diritti del minore e a garantire una rapida risoluzione della situazione.

4o

separazione Bologna 3 il marito non vuole

ChatGPT

Quando un coniuge non vuole separarsi, l’altro coniuge ha comunque il diritto di procedere con la separazione legale. Ecco i passi da seguire e le risorse disponibili a Bologna:

Passi da Seguire per la Separazione Giudiziale

  1. Consultare un Avvocato:
    • Rivolgiti a un avvocato specializzato in diritto di famiglia. L’avvocato ti guiderà attraverso il processo di separazione giudiziale, che è necessario quando uno dei coniugi non è d’accordo con la separazione.
  2. Presentare il Ricorso per Separazione Giudiziale:
    • L’avvocato presenterà un ricorso per separazione giudiziale presso il Tribunale competente. Il ricorso deve contenere le ragioni della richiesta di separazione e può includere richieste relative all’affidamento dei figli, al mantenimento e alla divisione dei beni.
  3. Udienza di Comparizione dei Coniugi:
    • Il Tribunale fissa un’udienza di comparizione dei coniugi. Durante questa udienza, il giudice tenta una conciliazione. Se la conciliazione fallisce, il giudice emette un’ordinanza che regola i rapporti tra i coniugi e i figli durante il processo di separazione.
  4. Procedimento di Separazione:
    • Se non viene raggiunto un accordo, il procedimento prosegue con l’istruttoria, durante la quale vengono raccolte prove e ascoltati i testimoni. Al termine del procedimento, il giudice emette una sentenza di separazione.

Conclusione

Se il tuo marito non vuole separarsi, hai comunque il diritto di procedere con la separazione giudiziale. Consultare un avvocato specializzato è il primo passo fondamentale per iniziare questo processo. Utilizza le risorse disponibili a Bologna per ottenere il supporto legale e psicologico necessario durante questa fase.

 

separazione Bologna moglie non fa vedere figli

 

Se la tua moglie non ti permette di vedere i figli durante il processo di separazione a Bologna, ci sono diversi passi legali che puoi intraprendere per far valere i tuoi diritti di genitore e garantire che i tuoi figli possano mantenere un rapporto equilibrato con entrambi i genitori.

Passi da Seguire

  1. Consultare un Avvocato:
    • Rivolgiti a un avvocato specializzato in diritto di famiglia. L’avvocato ti assisterà nel comprendere i tuoi diritti e nel preparare la documentazione necessaria per presentare il caso al tribunale.
  2. Richiedere un Provvedimento Urgente:
    • L’avvocato può presentare una richiesta di provvedimento d’urgenza al tribunale. Questo provvedimento può obbligare l’altro genitore a rispettare un calendario di visite stabilito.
  3. Presentare un Ricorso al Tribunale:
    • Presenta un ricorso al tribunale per ottenere un ordine che definisca le modalità di visita e di affidamento dei figli. Il tribunale valuterà il caso e stabilirà un piano di affidamento che possa garantire il benessere dei minori.
  4. Mediazione Familiare:
    • In alcuni casi, il tribunale può suggerire o richiedere la mediazione familiare. La mediazione può aiutare a risolvere i conflitti e a stabilire accordi più amichevoli e funzionali per entrambe le parti.
  5. Segnalare l’Inadempimento:
    • Se esiste già un ordine del tribunale che regola le visite e questo non viene rispettato, puoi segnalare l’inadempimento al tribunale. Il tribunale può intervenire per garantire il rispetto dell’ordine.

Risorse e Contatti Utili a Bologna

Conclusione

Se la tua moglie non ti permette di vedere i figli durante la separazione, è importante agire rapidamente e seguire i passi legali appropriati. Consultare un avvocato specializzato in diritto di famiglia ti aiuterà a proteggere i tuoi diritti di genitore e a garantire il benessere dei tuoi figli. Utilizza le risorse disponibili a Bologna per ottenere il supporto necessario.

 

Divorzio divorzio no assegno

 

Se desideri divorziare senza l’obbligo di pagare un assegno di mantenimento, ci sono diverse considerazioni legali e fattori che possono influenzare questa possibilità. Ecco i passi da seguire e le informazioni pertinenti:

Considerazioni Legali

  1. Condizioni per l’Assegno di Mantenimento:
    • L’assegno di mantenimento viene generalmente concesso se uno dei coniugi non ha sufficienti mezzi di sostentamento o non può procurarseli per ragioni oggettive.
    • Il giudice valuta vari fattori, tra cui il reddito e il patrimonio di entrambi i coniugi, la durata del matrimonio, le esigenze di vita di ciascun coniuge e la capacità lavorativa del coniuge richiedente.
  2. Accordi Consensuali:
    • Se entrambi i coniugi sono d’accordo, possono stipulare un accordo consensuale che esclude l’assegno di mantenimento. Questo accordo deve essere approvato dal giudice.
  3. Capacità Economica di Entrambi i Coniugi:
    • Se entrambi i coniugi hanno un reddito adeguato e possono sostenersi autonomamente, il giudice può decidere di non concedere l’assegno di mantenimento.

Passi da Seguire

  1. Consultare un Avvocato:
    • Rivolgiti a un avvocato specializzato in diritto di famiglia. L’avvocato può aiutarti a valutare la tua situazione economica e quella del tuo coniuge, e a preparare una strategia legale adeguata.
  2. Raccogliere Documentazione Finanziaria:
    • Prepara tutta la documentazione finanziaria necessaria, come dichiarazioni dei redditi, estratti conto bancari, contratti di lavoro e qualsiasi altro documento che dimostri la tua situazione economica.
  3. Proporre un Accordo Consensuale:
    • Se possibile, cerca di raggiungere un accordo consensuale con il tuo coniuge che escluda l’assegno di mantenimento. Questo accordo deve essere equo e deve essere approvato dal giudice.
  4. Presentare il Ricorso per Divorzio:
    • L’avvocato presenterà il ricorso per divorzio al Tribunale competente. Nel ricorso, sarà specificato che non si richiede l’assegno di mantenimento.

Procedura di Divorzio a Bologna

Documenti Necessari

  1. Certificato di Matrimonio.
  2. Dichiarazioni dei Redditi di Entrambi i Coniugi.
  3. Documentazione dei Beni Patrimoniali.
  4. Eventuali Accordi Preliminari Stipulati tra i Coniugi.

Conclusione

Ottenere un divorzio senza l’obbligo di pagare un assegno di mantenimento è possibile se si dimostra che entrambi i coniugi sono economicamente autosufficienti o se si raggiunge un accordo consensuale. È essenziale consultare un avvocato specializzato in diritto di famiglia per guidarti attraverso il processo legale e assicurarti che tutti i documenti e le argomentazioni necessarie siano presentati correttamente al tribunale.

 

 

 

CERCHI AVVOCATO PER SEPARAZIONE BOLOGNA? 1 Ok 2 Pronto 3 TROVATO!!

 

Avvocato Separazione Consensuale Bologna

L’istituto della separazione consensuale la coppia pone fine al proprio matrimonio raggiungendo un accordo, le cui condizioni sono stabilite tramite l’ausilio dei propri avvocati.

 Da alcuni Anni per la separazione consensuale è possibile avvalersi dell’istituto della negoziazione assistita, che consiste in una procedura molto veloce che consente di giungere ad una separazione consensuale evitando di compiere alcune procedure innanzi al Tribunale, con un considerevole abbattimento dei tempi di attesa del decreto di omologa.

Diritto di famiglia
 L’avvocato Sergio Armaroli Bologna con una lunga esperienza segue molte vertenze in materia di diritto di famiglia, quali separazioni, divorzi, modifica delle condizioni etc, con professionalità ma anche con un approccio umano, necessario per la particolare delicatezza delle tematiche trattate che coinvolgono il più delle volte dei minori. Per questi motivi predilige, ove possibile, una soluzione conciliativa che tuteli tutti i soggetti coinvolti. Infatti, non vanno trascurate le implicazioni psicologiche di questo tipo di vertenze e non va dimenticato che i “contendenti” non sono degli estranei tra loro ma persone che “prima” si erano scelte ed amate.cropped-AVVOCATO-BOLOGNA-ESPERTO

Separazione

L’esperto avvocato divorzista Bologna Sergio Armaroli ha patrocinato molte cause in materia di separazione dei coniugi, sia giudiziali che consensuali, conseguendo rilevanti successi. Ha ottenuto, per esempio, in più di un’ occasione, l’assegnazione della casa coniugale al padre, con il quale volevano vivere i figli. I clienti di questo tipo di vertenze vengono seguìti sotto ogni aspetto: da quello umano a quello patrimoniale, cercando di raggiungere sempre il miglior risultato, sia in termini di accordo che, ove quest’ultimo non sia possibile, di sentenza giudiziale.

Divorzio

Ho patrocinato molte cause in materia di divorzio, sia giudiziali che consensuali, conseguendo rilevanti successi. Ha ottenuto, per esempio, il riconoscimento dell’assegno di divorzio o anche, al contrario, la negazione di tale diritto alla controparte. Dà in ogni caso prevalenza ad una soluzione conciliativa delle controversie, soprattutto quando sono coinvolti i figli. Qualora però un accordo non sia possibile, è molto determinata a difendere fino in fondo le richieste dei suoi assistiti.

 

 

Si può fare una separazione consensuale con un solo avvocato?

La separazione consensuale in Tribunale si può fare anche con un solo avvocato. Quella mediante negoziazione assistita richiede necessariamente due avvocati.

In ogni caso io reputo preferibile essere assistiti da un solo avvocato quando l’accordo è pressochè raggiunto e devono “limarsi” alcuni dettagli oppure quando l’avvocato è stato scelto di comune accordo ed entrambi ci si reca al primo appuntamento insieme. 

 

Avvocato Separazione Giudiziale Bologna

Quando invece il cliente intende o è costretto dal ricorso dell’altro coniuge alla separazione giudiziale, invece, si rimette al Tribunale ogni scelta relativa alle sorti del matrimonio.

 

Vi si ricorre quando le parti non sono riuscite a trovare un accordo o quando non sussistono le condizioni per ottenerlo, come in caso di addebito della separazione per colpa / infedeltà di uno dei coniugi.

 

 

  1. Abituato a seguire ogni tipo di divorzi costituiti da coppie con figli che non riescono più a convivere, fino ad arrivare ai casi più complessi di tradimento e di violenza familiare. Punti più critici durante la rottura di questi rapporti riguardano l’affidamento e tutela dei minori e le questioni patrimoniali. Fornisco altresì attività’ di mediatore familiare (esperta in mediazione familiare) con l’intento di aiutare le coppie a trovare consensualmente un accordo che metta in primo piano le esigenze congiunte del nucleo familiare e soprattuto del minore quando ve ne sia la presenza.

Ho un’approfondita esperienza in tema di diritto di famiglia occupandosi di separazione personale dei coniugi, consensuale e e giudiziale. Con la separazione si definiscono vari aspetti legati alla vita familiare, quali l’assegnazione della casa familiare, le modalità di affido e frequentazione dei figli minori, il mantenimento per i figli ed eventualmente per il coniuge economicamente più debole e molti altri aspetti di carattere patrimoniale. La separazione può anche essere fatta attraverso lo strumento della negoziazione assistita. Modifica alle condizioni di seprazione

 

 

 

  1. Le questioni sottese al diritto di famiglia – separazioni, divorzi, affidamenti – rappresentano forse l’ambito più delicato, sensibile, fragile del diritto. Tale materia prevede la necessità di affidarsi a professionisti molto esperti , che abbiano particolari capacità di negoziazione e che sappiano scandagliare a fondo le dinamiche all’interno del nucleo familiare, al fine di trovare le soluzioni meno traumatiche per gli adulti, ma in primis per i soggetti minori.

 

 

SEPARAZIONE BOLOGNA TOPS- NOW

CHIAMAMI RISOLVEREMO E CI VEDREMO IN FRETTA PER PARLARNE

La separazione dei genitori può essere un momento molto difficile per i figli, ma ci sono strategie che possono aiutare a gestire la situazione in modo che i bambini ne escano il più possibile indenni. Ecco alcuni punti da considerare:

appalto edile contratto1. Comunicazione Chiara e Appropriata:

  • Adatta all’età: Adatta la spiegazione della separazione all’età e al livello di comprensione del bambino. Usa parole semplici per i più piccoli e fornisci più dettagli agli adolescenti.
  • Unione nei messaggi: È importante che entrambi i genitori diano lo stesso messaggio ai figli per evitare confusione e ansia.

    a info avvocato matrimonialista

    separazione coniugi bologna

2. Assicurare Continuità e Stabilità:

  • Routine: Mantieni le routine quotidiane il più possibile per dare ai bambini un senso di stabilità.
  • Ambiente sereno: Cerca di evitare conflitti e discussioni davanti ai figli.

3. Supporto Emotivo:

  • Ascolto attivo: Ascolta le preoccupazioni e i sentimenti dei tuoi figli senza giudicare o minimizzare i loro sentimenti.
  • Conferma dell’amore: Assicura ai bambini che entrambi i genitori continueranno ad amarli e a prendersi cura di loro.

4. Coinvolgimento di Professionisti:

  • Consulenza familiare: Considera l’idea di coinvolgere un consulente o un terapista familiare per aiutare i bambini a gestire i loro sentimenti.
  • Supporto scolastico: Informare gli insegnanti e il personale scolastico sulla situazione familiare può aiutare a monitorare il benessere emotivo e comportamentale dei bambini.

5. Piani di Custodia e Visite:

  • Pianificazione anticipata: Definire un piano di custodia che soddisfi le esigenze dei bambini e che sia flessibile.
  • Qualità del tempo: Fai in modo che il tempo trascorso con ciascun genitore sia di qualità, indipendentemente dalla quantità.avvocato divorzista sergio armaroli

6. Evitare Coinvolgimenti Negativi:

  • Neutralità: Evita di parlare male dell’altro genitore davanti ai figli.
  • Responsabilità: Non usare i bambini come messaggeri o intermediari tra i genitori.

7. Legalità e Diritti:

  • Conoscere i propri diritti: Informarsi sui diritti legali relativi alla custodia e al sostegno dei figli.
  • Mediazione familiare: Utilizzare la mediazione familiare per risolvere i conflitti in modo amichevole e consensuale.

8. Benessere Personale:

  • Cura di sé: Prendersi cura del proprio benessere fisico ed emotivo per poter essere un supporto stabile per i figli.
  • Supporto sociale: Cercare il sostegno di amici, familiari o gruppi di supporto per genitori separati.

Affrontare la separazione con figli richiede molta sensibilità, pazienza e amore. Creare un ambiente sicuro e affettuoso può aiutare i bambini a superare questo periodo difficile e a crescere in modo sano ed equilibrato.

negoziazione assistita separazione

La negoziazione assistita è un processo di risoluzione delle controversie in cui le parti coinvolte in una separazione collaborano con l’aiuto di professionisti per raggiungere un accordo equo senza dover ricorrere a un processo giudiziario. Questo approccio può essere particolarmente utile nelle separazioni, in quanto tende a essere meno conflittuale e più rapido rispetto al contenzioso tradizionale. Ecco una panoramica di come funziona e dei suoi vantaggi:

Processo di Negoziazione Assistita

  1. Incontro Iniziale:
    • Le parti e i loro avvocati si incontrano per discutere l’approccio e gli obiettivi della negoziazione assistita.
    • Si stabilisce un accordo iniziale per partecipare al processo in buona fede.
  2. Identificazione delle Questioni:
    • Vengono identificate tutte le questioni rilevanti, come la custodia dei figli, il mantenimento, la divisione dei beni e altre questioni economiche.
  3. Raccolta delle Informazioni:
    • Le parti condividono tutte le informazioni necessarie, inclusi i documenti finanziari, per garantire una trasparenza completa.
  4. Sessioni di Negoziazione:
    • Si tengono incontri regolari in cui le parti, con l’assistenza dei loro avvocati, discutono e cercano di risolvere le questioni.
    • Possono essere coinvolti altri professionisti, come mediatori, psicologi o consulenti finanziari, per facilitare il processo.
  5. Redazione dell’Accordo:
    • Una volta raggiunto un accordo su tutte le questioni, viene redatto un documento che dettaglia i termini dell’accordo.
    • Entrambe le parti e i loro avvocati lo rivedono e lo approvano.
  6. Formalizzazione:
    • L’accordo viene presentato al tribunale per l’approvazione e la formalizzazione.
    • Una volta approvato, l’accordo ha la stessa forza di una sentenza giudiziaria.

Vantaggi della Negoziazione Assistita

  • Minore Conflittualità: Il processo è progettato per essere collaborativo piuttosto che avversariale, riducendo lo stress e il conflitto tra le parti.
  • Controllo Maggiore: Le parti hanno un maggiore controllo sul risultato finale, rispetto a lasciare le decisioni al giudice.
  • Riservatezza: Le negoziazioni sono confidenziali e non diventano parte del pubblico registro, a differenza delle cause giudiziarie.
  • Rapidità e Costi: Può essere più veloce e meno costoso rispetto a un processo giudiziario completo.
  • Flessibilità: Le soluzioni possono essere personalizzate per soddisfare meglio le esigenze di entrambe le parti e dei loro figli.

Quando Utilizzare la Negoziazione Assistita

La negoziazione assistita è particolarmente indicata quando:

  • Le parti sono disposte a comunicare e collaborare.
  • C’è un desiderio comune di minimizzare l’impatto sui figli.
  • Le questioni da risolvere sono complesse e richiedono una certa flessibilità.
  • Le parti desiderano mantenere una relazione civile post-separazione, utile soprattutto quando ci sono figli coinvolti.

Coinvolgimento di Professionisti

  • Avvocati: Specializzati in diritto di famiglia, aiutano a garantire che i diritti delle parti siano protetti e che l’accordo sia equo.
  • Mediatori: Facilitano la comunicazione e aiutano a risolvere i conflitti.
  • Psicologi/Terapisti: Possono aiutare a gestire gli aspetti emotivi della separazione.
  • Consulenti Finanziari: Offrono consulenza su questioni economiche e di divisione dei beni.

Conclusione

La negoziazione assistita è un’opzione valida e vantaggiosa per molte coppie che stanno attraversando una separazione. Con il supporto dei professionisti giusti, può portare a risultati positivi, riducendo il conflitto e favorendo una risoluzione più armoniosa delle questioni familiari.

separazione coniugi e conti correnti comuni

T

La separazione dei coniugi comporta anche la gestione della situazione finanziaria, inclusi i conti correnti comuni. Ecco come gestire questa situazione:

1. Chiudere i Conti Comuni

  • Accordo Reciproco: È fondamentale che entrambi i coniugi siano d’accordo sulla chiusura dei conti comuni.
  • Divisione del Saldo: Il saldo presente sul conto comune deve essere diviso tra i coniugi. La divisione può essere equa o stabilita in base a un accordo specifico.
  • Apertura di Conti Separati: Dopo la chiusura del conto comune, ciascun coniuge dovrebbe aprire un proprio conto personale.

2. Gestione dei Pagamenti e delle Spese Correnti

  • Pagamenti Automatici e Debiti Diretti: È importante aggiornare le informazioni di pagamento per tutte le spese automatiche o i debiti diretti (utenze, mutui, ecc.) per evitare interruzioni nei servizi o addebiti su un conto che potrebbe essere chiuso.
  • Responsabilità delle Spese Comuni: Definire chi sarà responsabile delle spese comuni durante il periodo di transizione, ad esempio bollette o spese scolastiche dei figli.

3. Divisione dei Beni Finanziari

  • Inventario Completo: Redigere un elenco completo di tutti i beni finanziari, inclusi conti correnti, conti di risparmio, investimenti, pensioni, ecc.
  • Accordo sulla Divisione: Raggiungere un accordo su come dividere questi beni. Questo accordo può essere raggiunto attraverso negoziazione diretta, mediazione o con l’assistenza degli avvocati.
  • Formalizzazione Legale: Assicurarsi che l’accordo raggiunto sia formalizzato legalmente, per esempio attraverso un accordo di separazione o un decreto del tribunale.

4. Considerazioni Legali

  • Consulenza Legale: È consigliabile ottenere consulenza legale per comprendere appieno i propri diritti e le proprie responsabilità finanziarie. Un avvocato specializzato in diritto di famiglia può aiutare a redigere un accordo di separazione che include la gestione dei conti comuni.
  • Protezione dei Fondi: In alcuni casi, potrebbe essere necessario prendere misure per proteggere i fondi da prelievi non autorizzati, come informare la banca della separazione e richiedere che ogni operazione sul conto comune richieda la firma di entrambi i coniugi.

5. Considerazioni Pratiche

  • Trasparenza e Cooperazione: La trasparenza finanziaria e la cooperazione sono fondamentali per evitare conflitti. Condividere tutte le informazioni finanziarie e collaborare per una divisione equa aiuta a rendere il processo meno stressante.
  • Monitoraggio delle Finanze: Tenere traccia delle proprie finanze e monitorare i conti è importante durante questo periodo di transizione per assicurarsi che tutte le spese e i pagamenti siano gestiti correttamente.

6. Conti con Fidi o Debiti

  • Chiarire le Responsabilità: Se il conto comune ha un fido o debiti, è importante chiarire chi sarà responsabile del rimborso. Questo può essere deciso tramite un accordo tra le parti o attraverso una decisione del tribunale.
  • Accordo Scritto: Documentare per iscritto qualsiasi accordo relativo alla gestione dei debiti del conto comune per evitare malintesi futuri.

7. Conti di Risparmio e Investimenti

  • Valutazione degli Investimenti: Valutare il valore degli investimenti e decidere come dividerli. Potrebbe essere necessario vendere alcuni investimenti o trasferire la proprietà a uno dei coniugi.
  • Tasse e Implicazioni Fiscali: Considerare le implicazioni fiscali della divisione degli investimenti e consultare un consulente finanziario o un commercialista se necessario.

Conclusione

La gestione dei conti correnti comuni durante una separazione richiede una pianificazione attenta e una comunicazione aperta. Con il supporto di professionisti legali e finanziari, è possibile gestire questa fase in modo equo e organizzato, garantendo la protezione dei diritti e degli interessi di entrambe le parti.

separazione coniugi con mutuo casa

La separazione dei coniugi con un mutuo casa in corso può complicare ulteriormente il processo di separazione. Ecco alcuni aspetti da considerare e le opzioni disponibili per gestire questa situazione:

1. Valutare la Situazione Finanziaria

  • Valore della Casa: Valutare il valore attuale della casa con l’aiuto di un perito o un agente immobiliare.
  • Saldo del Mutuo: Verificare l’ammontare rimanente del mutuo.
  • Altre Spese: Considerare le spese associate alla casa, come tasse, manutenzione, e assicurazioni.

2. Opzioni per la Gestione della Casa e del Mutuo

a. Vendita della Casa

  • Vendita e Divisione del Ricavato: La casa viene venduta, il mutuo viene estinto e il ricavato residuo viene diviso tra i coniugi secondo l’accordo di separazione.
  • Costi di Vendita: Tenere conto dei costi di vendita, come commissioni dell’agente immobiliare e spese di chiusura.

b. Mantenere la Casa in Comproprietà

  • Accordo di Uso: I coniugi possono accordarsi su chi continuerà a vivere nella casa, con eventuali accordi su come dividere le spese del mutuo e le altre spese di mantenimento.
  • Piano di Uscita: Stabilire un piano per la vendita futura della casa o la riacquisizione della quota di proprietà da parte di uno dei coniugi.

c. Riacquisto della Quota di Proprietà

  • Acquisto della Quota: Uno dei coniugi può acquistare la quota di proprietà dell’altro coniuge, diventando l’unico proprietario della casa.
  • Rinegoziazione del Mutuo: Potrebbe essere necessario rinegoziare il mutuo con la banca per rifinanziare il debito a nome di un solo coniuge.

d. Assegnazione della Casa con Accollo del Mutuo

  • Assegnazione della Casa: La casa viene assegnata a uno dei coniugi, che si impegna a continuare a pagare il mutuo.
  • Accollo del Mutuo: Il coniuge assegnatario si assume la responsabilità del mutuo. Tuttavia, l’accordo con la banca è necessario per liberare l’altro coniuge dalla responsabilità finanziaria.

3. Considerazioni Legali

  • Consulenza Legale: È essenziale consultare un avvocato specializzato in diritto di famiglia per comprendere le implicazioni legali e redigere un accordo equo e legalmente vincolante.
  • Accordi Scritti: Tutti gli accordi relativi alla casa e al mutuo devono essere messi per iscritto e inclusi nell’accordo di separazione o nel decreto di divorzio.

4. Aspetti Pratici

  • Comunicazione con la Banca: Informare la banca della separazione e discutere le opzioni disponibili per il mutuo.
  • Gestione delle Rate del Mutuo: Durante il periodo di transizione, decidere chi sarà responsabile del pagamento delle rate del mutuo per evitare inadempienze.

5. Implicazioni Fiscali

  • Detrazioni Fiscali: Considerare come la separazione influenzerà le detrazioni fiscali relative agli interessi del mutuo e altre agevolazioni fiscali sulla casa.
  • Consulenza Fiscale: Consultare un commercialista o un consulente fiscale per comprendere le implicazioni fiscali della divisione dei beni immobili.

6. Benessere dei Figli

  • Stabilità Abitativa: Considerare l’impatto della decisione sulla casa sulla stabilità e sul benessere dei figli.
  • Permanenza nella Casa Familiare: In alcuni casi, può essere vantaggioso per i figli che uno dei genitori continui a vivere nella casa familiare per garantire continuità e stabilità.

Conclusione

Gestire una separazione con un mutuo casa richiede una pianificazione attenta e la cooperazione tra i coniugi. Con l’assistenza di professionisti legali e finanziari, è possibile trovare una soluzione che soddisfi entrambe le parti e minimizzi l’impatto finanziario ed emotivo della separazione.

separazione coniugi con grosso patrimonio immobiliare

La separazione dei coniugi con un grosso patrimonio immobiliare comporta considerazioni aggiuntive e spesso più complesse rispetto a situazioni con pochi beni. È fondamentale gestire questo processo con cura per garantire una divisione equa e minimizzare conflitti futuri. Ecco una guida per affrontare una separazione con un ampio patrimonio immobiliare:

1. Valutazione del Patrimonio Immobiliare

  • Perizia: Assumi periti immobiliari qualificati per ottenere una valutazione accurata di ogni proprietà.
  • Inventario: Compila un inventario completo di tutte le proprietà immobiliari, incluse residenze, proprietà commerciali, terreni, e proprietà all’estero.

2. Determinazione del Regime Patrimoniale

  • Regime di Comunione dei Beni: In regime di comunione legale, i beni acquisiti durante il matrimonio sono generalmente considerati comuni.
  • Regime di Separazione dei Beni: In regime di separazione dei beni, ogni coniuge mantiene la proprietà dei beni acquisiti a proprio nome.
  • Accordi Prematrimoniali: Se esiste un accordo prematrimoniale o postmatrimoniale, esso influenzerà la divisione dei beni.

3. Accordi di Divisione

a. Divisione Diretta delle Proprietà

  • Divisione Equa: Le proprietà possono essere divise equamente in base al loro valore, assegnando proprietà specifiche a ciascun coniuge.
  • Compensazione: Se una proprietà è assegnata a un coniuge, l’altro coniuge può essere compensato con denaro o altri beni per bilanciare il valore.

b. Vendita delle Proprietà e Divisione del Ricavato

  • Vendita e Divisione: Le proprietà vengono vendute e il ricavato viene diviso tra i coniugi secondo l’accordo di separazione.
  • Costi di Vendita: Considerare le spese di vendita, come le commissioni degli agenti immobiliari e le tasse.

c. Co-proprietà Continuativa

  • Accordo di Uso e Gestione: I coniugi possono continuare a co-possedere una o più proprietà, stabilendo accordi chiari su uso, manutenzione e gestione.
  • Piano di Uscita: Stabilire un piano chiaro per l’eventuale vendita futura della proprietà o il riacquisto della quota di proprietà.

4. Considerazioni Fiscali

  • Imposte sulla Proprietà: Valutare le implicazioni fiscali della divisione delle proprietà, inclusi eventuali oneri fiscali sulla vendita.
  • Imposte sul Trasferimento: Considerare le tasse sul trasferimento di proprietà tra i coniugi.
  • Detrazioni Fiscali: Considerare come la divisione dei beni influenzerà le detrazioni fiscali, come quelle sugli interessi ipotecari.

5. Aspetti Legali

  • Consulenza Legale: Assicurarsi di ottenere consulenza legale da avvocati specializzati in diritto di famiglia e proprietà immobiliari.
  • Accordi Vincolanti: Redigere e firmare accordi di separazione legalmente vincolanti che dettagliano la divisione delle proprietà.

6. Gestione delle Proprietà in Locazione

  • Contratti di Locazione: Rivedere i contratti di locazione in essere e decidere chi gestirà le proprietà in affitto.
  • Reddito da Locazione: Decidere come verrà diviso il reddito da locazione futuro.

7. Protezione dei Figli

  • Stabilità Abitativa: Considerare l’impatto della divisione delle proprietà sulla stabilità abitativa dei figli.
  • Custodia e Uso della Casa Familiare: Decidere se uno dei coniugi continuerà a vivere nella casa familiare per garantire continuità ai figli.

8. Pianificazione Patrimoniale

  • Pianificazione Successoria: Aggiornare testamenti e piani successori per riflettere la nuova situazione patrimoniale.
  • Trust e Fondi: Considerare l’uso di trust o fondi per gestire e proteggere il patrimonio immobiliare.

Conclusione

La separazione con un grosso patrimonio immobiliare richiede una pianificazione accurata, la collaborazione tra i coniugi e l’assistenza di professionisti qualificati, inclusi avvocati, periti immobiliari e consulenti fiscali. Un approccio organizzato e trasparente può aiutare a garantire una divisione equa e minimizzare l’impatto emotivo e finanziario della separazione.

 

separazione coniugi con milioni di euro da dividere

La separazione dei coniugi con un patrimonio di milioni di euro richiede un’attenta pianificazione e la consulenza di professionisti qualificati per garantire una divisione equa e legale dei beni. Ecco una guida dettagliata per affrontare questa situazione:

1. Valutazione Completa del Patrimonio

  • Inventario Dettagliato: Compila un inventario completo di tutti i beni, inclusi immobili, conti bancari, investimenti, aziende, beni di lusso (automobili, gioielli, opere d’arte), e altri asset significativi.
  • Valutazione Professionale: Assumi periti e consulenti finanziari per ottenere valutazioni accurate di tutti i beni, soprattutto quelli difficili da valutare come opere d’arte e aziende.

2. Determinazione del Regime Patrimoniale

  • Comunione dei Beni: Se il regime è di comunione legale, tutti i beni acquisiti durante il matrimonio sono generalmente considerati comuni.
  • Separazione dei Beni: Se il regime è di separazione dei beni, ciascun coniuge mantiene la proprietà dei beni acquisiti a proprio nome.
  • Accordi Prematrimoniali: Eventuali accordi prematrimoniali o postmatrimoniali influenzeranno la divisione dei beni.

3. Strategie di Divisione dei Beni

a. Divisione Equa dei Beni

  • Proporzione Equa: Dividere i beni in modo che ciascun coniuge riceva una porzione equa del patrimonio totale.
  • Compensazione: Se alcuni beni sono assegnati a un coniuge, l’altro può essere compensato con denaro o altri beni per bilanciare il valore totale.

b. Vendita e Divisione del Ricavato

  • Vendita di Beni: Alcuni beni possono essere venduti per facilitare una divisione equa del ricavato.
  • Costi di Vendita: Considerare le spese associate alla vendita di beni, come commissioni degli agenti e tasse.

c. Mantenimento della Co-proprietà

  • Accordi di Gestione: Continuare a co-posseder alcuni beni con accordi chiari su gestione e utilizzo.
  • Piani di Uscita: Stabilire piani chiari per la vendita futura dei beni o il riacquisto delle quote.

4. Considerazioni Legali

  • Consulenza Legale: Ottenere consulenza da avvocati specializzati in diritto di famiglia e gestione patrimoniale.
  • Accordi Vincolanti: Redigere accordi di separazione dettagliati e legalmente vincolanti che riflettano le decisioni sulla divisione dei beni.
  • Procedimenti Giudiziari: Se non è possibile raggiungere un accordo, potrebbe essere necessario ricorrere a procedimenti giudiziari per la divisione dei beni.

5. Considerazioni Fiscali

  • Imposte e Tasse: Valutare le implicazioni fiscali della divisione dei beni, inclusi eventuali oneri fiscali sulle plusvalenze e altre imposte.
  • Pianificazione Fiscale: Lavorare con un consulente fiscale per minimizzare l’impatto fiscale della separazione.

6. Gestione dei Beni Immateriali

  • Proprietà Intellettuale: Se uno dei coniugi possiede brevetti, diritti d’autore o marchi, è importante valutarli e decidere come dividerli.
  • Interessi Aziendali: Valutare e dividere partecipazioni in aziende, inclusi eventuali accordi di buyout o vendita delle quote.

7. Protezione dei Figli

  • Stabilità Finanziaria: Assicurarsi che i figli abbiano stabilità finanziaria attraverso il mantenimento e altri accordi finanziari.
  • Fondo Fiduciario: Considerare la creazione di un fondo fiduciario per i figli per garantire il loro benessere finanziario futuro.

8. Pianificazione Patrimoniale Post-separazione

  • Aggiornamento dei Documenti: Aggiornare testamenti, polizze assicurative e beneficiari per riflettere la nuova situazione patrimoniale.
  • Consulenza Finanziaria: Lavorare con consulenti finanziari per pianificare la gestione del patrimonio post-separazione.

9. Mediazione e Negoziazione

  • Mediazione Familiare: Utilizzare la mediazione per facilitare un accordo amichevole e ridurre i conflitti.
  • Negoziazione Assistita: Coinvolgere avvocati e mediatori per negoziare la divisione dei beni in modo equo.

 

SEPARAZIONE SEPARAZIONE BOLOGNA :COME GESTIRLA

AVVOCATO PER SEPARAZIONI BOLOGNA

AVVOCATO PER SEPARAZIONI BOLOGNA

Gestire una separazione con figli può essere estremamente complesso e delicato. Ecco alcuni consigli per affrontare al meglio questa situazione:

  1. Comunicazione con i figli

Ascolta i loro sentimenti: Permetti ai tuoi figli di esprimere le loro emozioni e preoccupazioni. Mostra comprensione e supporto per i loro sentimenti.

  1. Collaborazione con l’ex partner

Mantenere una comunicazione rispettosa: Non discutere o litigare davanti ai figli. Cerca di risolvere i conflitti in modo civile e lontano da loro.

Co-parenting efficace: Collaborate per prendere decisioni riguardanti l’educazione e il benessere dei figli, mantenendo una certa coerenza nelle regole e nelle routine.

  1. Stabilità e Routine

Mantieni le abitudini quotidiane: Cerca di mantenere una certa continuità nelle loro routine quotidiane per ridurre l’ansia e l’insicurezza.

Stabilisci un calendario chiaro: Definisci e rispetta un programma chiaro di visite e soggiorni per i figli, in modo che sappiano sempre cosa aspettarsi.

Mantieni un atteggiamento positivo: Cerca di mantenere un atteggiamento positivo e di guardare avanti, per dare un esempio di resilienza ai tuoi figli.

  1. Aspetti Legali

Informati sui tuoi diritti: Consulta un avvocato specializzato in diritto di famiglia per capire i tuoi diritti e doveri, e per definire accordi di custodia equi.

Documentazione chiara: Mantieni una documentazione chiara di tutte le decisioni e accordi presi riguardo alla custodia e al sostegno dei figli.

Le cause di separazione possono essere molteplici e variano da coppia a coppia. Ecco alcune delle ragioni più comuni che portano le persone a decidere di separarsi:

  1. Incompatibilità e Differenze Irreconciliabili

Valori e Obiettivi Differenti: Le differenze fondamentali nei valori, negli obiettivi di vita o nelle aspettative possono creare tensioni insormontabili.

Conflitti Irreparabili: Disaccordi frequenti e conflitti che non riescono a trovare una risoluzione possono logorare il rapporto.

  1. Infedeltà

Tradimento: La scoperta di una relazione extraconiugale può portare a una rottura della fiducia che è difficile, se non impossibile, da riparare.

Sospetti Costanti: Anche la costante sospettosità e la mancanza di fiducia possono creare un ambiente insostenibile.

  1. Abusi e Maltrattamenti

Abusi Fisici: La violenza fisica è una delle ragioni più serie per cui una persona potrebbe decidere di lasciare una relazione.

Abusi Emotivi e Psicologici: Gli abusi emotivi, psicologici o verbali possono essere altrettanto dannosi e costituiscono una valida ragione per separarsi.

  1. Problemi Finanziari

Difficoltà Economiche: Le difficoltà finanziarie possono mettere a dura prova una relazione, specialmente se ci sono disaccordi su come gestire il denaro.

Debiti e Spese: Disaccordi sulle spese, la gestione dei debiti o la responsabilità finanziaria possono creare tensioni significative.

  1. Dipendenze

Dipendenza da Sostanze: Problemi di dipendenza da alcol, droghe o altre sostanze possono distruggere la fiducia e la stabilità della relazione.

Dipendenza da Gioco d’Azzardo: La dipendenza dal gioco d’azzardo può avere gravi conseguenze finanziarie e emotive per la coppia.

  1. Mancanza di Comunicazione

Comunicazione Inefficace: La mancanza di una comunicazione aperta e onesta può portare a incomprensioni, risentimento e allontanamento emotivo.

Silenzio e Distacco: Il distacco emotivo e il silenzio prolungato possono essere segni di problemi profondi nella relazione.

  1. Crescita Personale e Cambiamenti di Vita

Evoluzione Personale: Le persone possono cambiare e crescere in direzioni diverse, trovando difficile mantenere una connessione con il partner.

Eventi della Vita: Eventi significativi come la perdita di un lavoro, la nascita di un figlio o la morte di un familiare possono avere un impatto profondo sulla relazione.

  1. Problemi Intimi e Sessuali

Insoddisfazione Sessuale: Problemi nella vita sessuale possono portare a frustrazione e infedeltà.

Intimità Emotiva: La mancanza di intimità emotiva può far sentire i partner disconnessi e non amati.

  1. Interferenze Esterne

Influenza delle Famiglie di Origine: Le ingerenze da parte delle famiglie di origine possono creare conflitti e tensioni nella coppia.

Amici e Terze Parti: Anche le influenze negative da parte di amici o altre persone possono danneggiare la relazione.

  1. Motivazioni Legali e Pratiche

Problemi Legali: Questioni legali come differenze nella gestione dei beni, della custodia dei figli o delle obbligazioni finanziarie possono portare alla separazione.

Convenienze Pratiche: A volte, la separazione può essere vista come la soluzione più pratica per situazioni di convivenza insostenibile.

Come Affrontare la Separazione

Affrontare una separazione richiede preparazione e supporto:

Consulenza Legale: Consulta un avvocato specializzato in diritto di famiglia per comprendere i tuoi diritti e doveri.

Supporto Emotivo: Cerca supporto emotivo da amici, familiari o professionisti come terapeuti o consulenti.

Pianificazione Pratica: Prepara un piano per gestire la transizione, inclusi gli aspetti finanziari, la custodia dei figli e la sistemazione abitativa.

Ogni separazione è unica, e affrontarla richiede un approccio personalizzato che tenga conto delle specifiche circostanze e delle esigenze di tutti i coinvolti.

Le cause di separazione possono essere molteplici e variano da coppia a coppia. Ecco alcune delle ragioni più comuni che portano le persone a decidere di separarsi:

  1. Incompatibilità e Differenze Irreconciliabili
  1. Infedeltà
  1. Abusi e Maltrattamenti
  1. Problemi Finanziari
  1. Dipendenze
  1. Mancanza di Comunicazione
  1. Crescita Personale e Cambiamenti di Vita
  1. Problemi Intimi e Sessuali
  1. Interferenze Esterne
  1. Motivazioni Legali e Pratiche

Come Affrontare la Separazione

Affrontare una separazione richiede preparazione e supporto:

Ogni separazione è unica, e affrontarla richiede un approccio personalizzato che tenga conto delle specifiche circostanze e delle esigenze di tutti i coinvolti.

divorzio giudiziale

Il divorzio giudiziale è una procedura legale utilizzata quando i coniugi non riescono a raggiungere un accordo consensuale su questioni cruciali come la divisione dei beni, la custodia dei figli, il mantenimento e altri aspetti importanti del loro matrimonio. In queste situazioni, è necessario l’intervento del tribunale per risolvere le controversie e decidere le condizioni del divorzio. Ecco una guida dettagliata sul processo di divorzio giudiziale:

  1. Motivi del Divorzio Giudiziale
  1. Inizio della Procedura
  1. Udienza Preliminare
  1. Raccolta delle Prove
  1. Procedura in Tribunale
  1. Sentenza di Divorzio
  1. Appello
  1. Esecuzione della Sentenza

Consigli Pratici

Conclusioni

Il divorzio giudiziale può essere un processo lungo e stressante, ma è spesso necessario quando i coniugi non riescono a trovare un accordo consensuale. Prepararsi adeguatamente, avere una buona consulenza legale e mantenere una comunicazione aperta con il proprio avvocato sono passi cruciali per navigare con successo attraverso il divorzio giudiziale.

separazione giudiziale come risolverla

Risolvere una separazione giudiziale può essere un processo complesso e stressante, ma ci sono strategie e approcci che possono aiutare a rendere il processo più efficiente e meno conflittuale. Ecco alcuni passaggi chiave per affrontare e risolvere una separazione giudiziale:

  1. Preparazione Iniziale
  1. Comunicazione con il Coniuge
  1. Gestione delle Questioni Legali
  1. Mediazione e Negoziazione
  1. Focus sui Figli
  1. Valutazione Finanziaria
  1. Presentazione delle Prove
  1. Accordi Finali e Sentenza
  1. Appello e Modifiche
  1. Supporto Emotivo e Psicologico

Considerazioni Finali

Risolvere una separazione giudiziale richiede tempo, pazienza e una buona preparazione. Mantenere un atteggiamento collaborativo, cercare la mediazione e fare compromessi dove possibile può aiutare a ridurre i conflitti e arrivare a una risoluzione più rapida e meno dolorosa. Affidarsi a professionisti esperti e cercare supporto emotivo può fare una grande differenza nel processo.

avvocato per separazioni Bologna, avvocato Matrimonialista Bologna, studio legale diritto di famiglia Bologna, avvocato separazioni Bologna, avvocato divorzi Bologna CHE LITIGANO1

avvocato per separazioni Bologna, avvocato Matrimonialista Bologna, studio legale diritto di famiglia Bologna, avvocato separazioni Bologna, avvocato divorzi Bologna

IO POSSO AIUTARTI CHIAMA CON FIDUCIA !!!!

Separazioni consensuali e giudiziali, assegno di mantenimento e affidamento dei figli. L’approccio alla separazione tiene conto del risultato da ottenere e cerca di essere da subito volto ad una soluzione conciliativa che consenta di raggiungere lo scopo in breve tempo con il massimo della soddisfazione. Laddove tuttavia le situazioni oggettive non consentano il risultato sperato si procede in contenzioso in maniera da tutelare in maniera totale per quello che la legge consente, i diritti della parte assistita.

Non ne fanno parte neanche i guadagni derivanti dall’attività professionale di ognuno di voi due che avete risparmiato. Ma vi rientreranno se, al momento in cui la comunione si scioglie, (ossia con la separazione o uno degli altri casi contemplati dall’art. 191 c.c.) non sono stati spesi.  SEPARAZIONE A BOLOGNA VUOI SAPERE TUTTO MA PROPRIO TUTTO SULLA SEPARAZIONE?

CHIAMA ADESSO CHIEDI IL TUO APPUNTAMENTO  0516447838

I figli, in caso di separazione, hanno, infatti, il diritto di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno dei genitori, di ricevere cura, educazione, istruzione e assistenza morale da entrambi e di conservare rapporti significativi con gli ascendenti (i nonni) e con i parenti di ciascun ramo genitoriale.

Si scioglie la comunione legale, se è stata scelta come regime patrimoniale della famiglia e, di conseguenza, dopo la separazione, ogni acquisto rimarrà ricompreso esclusivamente nel patrimonio del coniuge che lo ha effettuato, senza giovare all’altro.

coniugi-che-litigano-separazione

FAMIGLIA AVVOCATO ESPERTO

Nessun rapporto finisce di punto in bianco e nessun matrimonio soddisfacente finisce con un divorzio. Di solito, la decisione di separarsi è conseguente ad un periodo prolungato di profonda insoddisfazione:

1.      non si riesce più a stare bene insieme;

2.      si hanno valori e obiettivi diversi e inconciliabili;

3.      non si fa che litigare;

4.      nella coppia regna la distanza emotiva e la mancanza di comunicazione.

 SAPERE TUTTO MA PROPRIO TUTTO SULLA SEPARAZIONE?

 

SEPARAZIONE DEI CONIUGI AVVOCATO SERGIO ARMAROLI

Che cosa è la separazione dei coniugi?

Un rimedio alla crisi del matrimonio attraverso la quale i coniugi cessano di vivere sotto lo stesso tetto pur rimanendo marito e moglie: con essa, inoltre, vengono meno alcuni dei doveri che nascono dal matrimonio, primo tra tutti quello della coabitazione,ma anche quello della fedeltà ma non certo gli obblighi di mantenere istruire o educare la prole

TIPI DI SEPARAZIONE:

avvocato per separazioni Bologna, avvocato Matrimonialista Bologna, studio legale diritto di famiglia Bologna, avvocato separazioni Bologna, avvocato divorzi Bologna CIRCOLARE ASSISTENZA

avvocato per separazioni Bologna, avvocato Matrimonialista Bologna, studio legale diritto di famiglia Bologna, avvocato separazioni Bologna, avvocato divorzi Bologna

Codice Civile

Libro Primo
Delle persone e della famiglia

Titolo VI
Del matrimonio

Capo V
Dello scioglimento del matrimonio e della separazione dei coniugi

Art. 149.
Scioglimento del matrimonio.

Il matrimonio si scioglie con la morte di uno dei coniugi e negli altri casi previsti dalla legge. Gli effetti civili del matrimonio celebrato con rito religioso, ai sensi dell’articolo 82, o dell’ articolo 83, e regolarmente trascritto, cessano alla morte di uno dei coniugi e negli altri casi previsti dalla legge.

Art. 150.
Separazione personale.

E’ ammessa la separazione personale dei coniugi.

La separazione può essere giudiziale o consensuale.

Il diritto di chiedere la separazione giudiziale o l’omologazione di quella consensuale spetta esclusivamente ai coniugi.

Art. 151.
Separazione giudiziale.

avvocato per separazioni Bologna, avvocato Matrimonialista Bologna, studio legale diritto di famiglia Bologna, avvocato separazioni Bologna, avvocato divorzi Bologna

avvocato per separazioni Bologna, avvocato Matrimonialista Bologna, studio legale diritto di famiglia Bologna, avvocato separazioni Bologna, avvocato divorzi Bologna

avvocato per separazioni Bologna, avvocato Matrimonialista Bologna, studio legale diritto di famiglia Bologna, avvocato separazioni Bologna, avvocato divorzi Bologna

avvocato per separazioni Bologna, avvocato Matrimonialista Bologna, studio legale diritto di famiglia Bologna, avvocato separazioni Bologna, avvocato divorzi Bologna

La separazione può essere chiesta quando si verificano, anche indipendentemente dalla volontà di uno o di entrambi i coniugi, fatti tali da rendere intollerabile la prosecuzione della convivenza o da recare grave pregiudizio alla educazione della prole.

Il giudice, pronunziando la separazione, dichiara, ove ne ricorrano le circostanze e ne sia richiesto, a quale dei coniugi sia addebitabile la separazione, in considerazione del suo comportamento contrario ai doveri che derivano dal matrimonio.

Art. 152. (1)[Separazione per condanna penale.

La separazione può essere anche chiesta contro il coniuge che è stato condannato alla pena dell’ergastolo o della reclusione per un tempo superiore ai cinque anni, ovvero è stato sottoposto all’interdizione perpetua dai pubblici uffici, tranne il caso in cui la condanna o l’interdizione è anteriore al matrimonio e l’altro coniuge ne è consapevole.]

(1) Articolo abrogato dalla Legge 19 maggio 1975, n. 151.

Art. 153. (1)[Separazione per non fissata residenza.

La moglie può chiedere la separazione quando il marito, senza giusto motivo, non fissa una residenza, o, avendone i mezzi, ricusa di fissarla in modo conveniente alla sua condizione.]

(1) Articolo abrogato dalla Legge 19 maggio 1975, n. 151.

FOTOFOTO3FOTONUOOVANUMERO 100Art. 154.
Riconciliazione.

La riconciliazione tra i coniugi comporta l’abbandono della domanda di separazione personale già proposta.

Art. 155.

In caso di separazione, riguardo ai figli, si applicano le disposizioni contenute nel Capo II del titolo IX.

Art. 155-bis. (1)
Affidamento a un solo genitore e opposizione all’affidamento condiviso.

avvocato per separazioni Bologna, avvocato Matrimonialista Bologna, studio legale diritto di famiglia Bologna, avvocato separazioni Bologna, avvocato divorzi Bologna VOLTO QUADRO BELLO

avvocato per separazioni Bologna, avvocato Matrimonialista Bologna, studio legale diritto di famiglia Bologna, avvocato separazioni Bologna, avvocato divorzi Bologna

avvocato per separazioni Bologna, avvocato Matrimonialista Bologna, studio legale diritto di famiglia Bologna, avvocato separazioni Bologna, avvocato divorzi Bologna armaroli foto cellulare

avvocato per separazioni Bologna, avvocato Matrimonialista Bologna, studio legale diritto di famiglia Bologna, avvocato separazioni Bologna, avvocato divorzi Bologna

Art. 155-ter. (1)
Revisione delle disposizioni concernenti l’affidamento dei figli.

Art. 155-quater. (1)
Assegnazione della casa familiare e prescrizioni in tema di residenza.

 FOTO MARILIN

_______________

Art. 155-quinquies. (1)
Disposizioni in favore dei figli maggiorenni.

(………….)

Art. 155-sexies. (1)
Poteri del giudice e ascolto del minore.

avvocato per separazioni Bologna, avvocato Matrimonialista Bologna, studio legale diritto di famiglia Bologna, avvocato separazioni Bologna, avvocato divorzi Bologna CHE LITIGANO1

avvocato per separazioni Bologna, avvocato Matrimonialista Bologna, studio legale diritto di famiglia Bologna, avvocato separazioni Bologna, avvocato divorzi Bologna

Art. 156.
Effetti della separazione sui rapporti patrimoniali tra i coniugi.

Il giudice, pronunziando la separazione, stabilisce a vantaggio del coniuge cui non sia addebitabile la separazione il diritto di ricevere dall’altro coniuge quanto è necessario al suo mantenimento, qualora egli non abbia adeguati redditi propri.

L’entità di tale somministrazione è determinata in relazione alle circostanze e ai redditi dell’obbligato.

Resta fermo l’obbligo di prestare gli alimenti di cui agli articoli 433 e seguenti.

Il giudice che pronunzia la separazione può imporre al coniuge di prestare idonea garanzia reale o personale se esiste il pericolo che egli possa sottrarsi all’adempimento degli obblighi previsti dai precedenti commi e dall’articolo 155.

La sentenza costituisce titolo per l’iscrizione dell’ipoteca giudiziale ai sensi dell’articolo 2818.

In caso di inadempienza, su richiesta dell’avente diritto, il giudice può disporre il sequestro di parte dei beni del coniuge obbligato e ordinare ai terzi, tenuti a corrispondere anche periodicamente somme di danaro all’obbligato, che una parte di essa venga versata direttamente agli aventi diritto. (1) (2) (3) (4)

Qualora sopravvengano giustificati motivi il giudice, su istanza di parte, può disporre la revoca o la modifica dei provvedimenti di cui ai commi precedenti.

(1) La Corte costituzionale con sentenza 31 maggio 1983, n. 144 ha dichiarato l’illegittimità costituzionale del presente comma nella parte in cui non prevede che le disposizioni ivi contenute si applichino a favore dei figli di coniugi consensualmente separati.
(2) La Corte Costituzionale con sentenza 19 gennaio 1987, n. 5 ha dichiarato l’illegittimità costituzionale del presente comma nella parte in cui non prevede che le disposizioni ivi contenute si applichino ai coniugi separati consensualmente.
(3) La Corte Costituzionale con sentenza 6 luglio 1994, n. 278 ha dichiarato l’illegittimità costituzionale del presente comma nella parte in cui non prevede che il giudice istruttore possa adottare nel corso della causa di separazione il provvedimento di ordinare ai terzi debitori del coniuge obbligato al mantenimento di versare una parte delle somme direttamente agli aventi diritto.
(4) La Corte Costituzionale con sentenza 19 luglio 1996 n. 258 ha dichiarato l’illegittimità costituzionale del presente comma nella parte in cui non prevede che il giudice istruttore possa adottare nel corso della causa di separazione il provvedimento di sequestro di parte dei beni del coniuge obbligato al mantenimento.
_______________

Art. 156-bis.
Cognome della moglie.

Il giudice può vietare alla moglie l’uso del cognome del marito quando tale uso sia a lui gravemente pregiudizievole, e può parimenti autorizzare la moglie a non usare il cognome stesso, qualora dall’uso possa derivarle grave pregiudizio.

Art. 157.
Cessazione degli effetti della separazione.

I coniugi possono di comune accordo far cessare gli effetti della sentenza di separazione, senza che sia necessario l’intervento del giudice, con una espressa dichiarazione o con un comportamento non equivoco che sia incompatibile con lo stato di separazione.

La separazione può essere pronunziata nuovamente soltanto in relazione a fatti e comportamenti intervenuti dopo la riconciliazione.

Art. 158.
Separazione consensuale.

La separazione per il solo consenso dei coniugi non ha effetto senza l’omologazione del giudice.

Quando l’accordo dei coniugi relativamente all’affidamento e al mantenimento dei figli è in contrasto con l’interesse di questi il giudice riconvoca i coniugi indicando ad essi le modificazioni da adottare nell’interesse dei figli e, in caso di inidonea soluzione, può rifiutare allo stato l’omologazione.

Vuoi sapere cosa è la Separazione consensuale ?

Dopo un esame sommario del ricorso presentato, il Presidente del Tribunale fissa la data dell’udienza a cui dovranno presenziare entrambi i coniugi personalmente.

Le parti saranno assistite dai propri difensori ma in questa fase resta predominante il ruolo delle due parti.

Il Giudice, infatti,  sentirà direttamente i coniugi dopo di che farà loro sottoscrivere  il verbale d’udienza il realizzerà a vivere separati.

Durante l’udienza presidenziale il magistrato deve innanzitutto appurare se sia possibile che i due coniugi possano addivenire a una conciliazione. Una volta stabilito che è impossibile riappacificare le parti viene redatto un verbale di udienza che indica che le parti sono decise a separarsi e riporta il contenuto dell’accordo che i due coniugi hanno stipulato.

Il fascicolo viene quindi trasmesso al collegio che dovrà emettere i provvedimenti di omologa.

avvocato per separazioni Bologna, avvocato Matrimonialista Bologna, studio legale diritto di famiglia Bologna, avvocato separazioni Bologna, avvocato divorzi Bologna CHE LITIGANO

avvocato per separazioni Bologna, avvocato Matrimonialista Bologna, studio legale diritto di famiglia Bologna, avvocato separazioni Bologna, avvocato divorzi Bologna

L’omologazione

Finita fase presidenziale, l’accordo che i due coniugi hanno stipulato viene sottoposto al giudizio collegiale dei magistrati, chiamato giudizio di omologazione.Se  dal matrimonio sia nati figli che sono ancora minori l’accordo viene sottoposto anche al Pubblico Ministero perché apponga il suo visto.

La separazione consensuale si ha non solo quando vi è l’accordo dei coniugi sulle condizioni di separazione, ma è necessario che tale accordo sia omologato dal Tribunale (ossia il giudice controlla,  valida e dichiara efficace l’accordo dei coniugi) .

Per una correta separazione consensuale consiglio di rivolgersi  a un avvocato che conosca la materia

La separazione acquista efficacia con il provvedimento di omologazione che consiste in un controllo sulla legittimità degli accordi raggiunti dai coniugi.

Vuoi sapere cosa è la  Separazione giudiziale

La separazione giudiziale

La separazione giudizialecui si ricorre ogni volta in cui non si raggiunge un accordo tra i coniugi.

In cosa consiste a separazione giudiziale

Uno dei due coniugi mediante l’ausilio di un avvocato deposita un ricorso per separazione giudiziale ,contenente le domande giuridiche(petitum) che intende  rivolgere al coniuge ,compreso s elo ritiene la domanda di addebito.

Si tratta di una causa che si conclude con una sentenza a seguito dello svolgimento di un procedimento promosso da uno solo dei coniugi (assistito necessariamente da un difensore) quando la prosecuzione della convivenza è diventata intollerabile (normalmente per entrambi i coniugi, ma è sufficiente che sia diventata tale anche solamente per uno di essi) o tale da arrecare pregiudizi alla prole.

Effetti della separazione

Con la separazione personale dei coniugi (sia essa giudiziale o consensuale) cessano per entrambi i coniugi l’obbligo di convivenza e l’obbligo di assistenza in tutte le forme che presuppongono la convivenza. 1. Cessa lo stato di comunione legale e subentra il regime della separazione dei beni

Praticamente da questo momento in poi qualsiasi cosa comprerai e qualsiasi debito farai non rientrerà più nella comunione legale ma sarà solo tuo.

Prima, invece, anche se compravi un bene all’insaputa del coniuge, questo entrava automaticamente a far parte della comunione legale.

Prima, invece, anche se compravi un bene all’insaputa del coniuge, questo entrava automaticamente a far parte della comunione legale.

Non pensare, però, che la separazione realizzi anche una divisione dei beni perché per ottenerla devi fare un accordo di divisione con il coniuge o iniziare una causa legale, in caso non riuscissi a trovare un accordo su come dividervi i beni.

2. Alcuni beni entrano a far parte della comunione legale

avvocato per separazioni Bologna, avvocato Matrimonialista Bologna, studio legale diritto di famiglia Bologna, avvocato separazioni Bologna, avvocato divorzi Bologna AVVOCATO BOLOGNA

avvocato per separazioni Bologna, avvocato Matrimonialista Bologna, studio legale diritto di famiglia Bologna, avvocato separazioni Bologna, avvocato divorzi Bologna

Durante il matrimonio non tutti i beni fanno automaticamente parte della comunione.

Ci sono beni che sono personali solo finché non si scioglie la comunione. Quando ciò accade, entrano nella comunione dei beni, sempre che non siano stati consumati. Praticamente sto parlando dei risparmi.

Ti faccio alcuni esempi.

Le entrate prodotte dai beni personali dei coniugi non rientrano nella comunione.

Non ne fanno parte neanche i guadagni derivanti dall’attività professionale di ognuno di voi due che avete risparmiato. Ma vi rientreranno se, al momento in cui la comunione si scioglie, (ossia con la separazione o uno degli altri casi contemplati dall’art. 191 c.c.) non sono stati spesi.

I figli, in caso di separazione, hanno, infatti, il diritto di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno dei genitori, di ricevere cura, educazione, istruzione e assistenza morale da entrambi e di conservare rapporti significativi con gli ascendenti (i nonni) e con i parenti di ciascun ramo genitoriale.

Si scioglie la comunione legale, se è stata scelta come regime patrimoniale della famiglia e, di conseguenza, dopo la separazione, ogni acquisto rimarrà ricompreso esclusivamente nel patrimonio del coniuge che lo ha effettuato, senza giovare all’altro.

Nessun rapporto finisce di punto in bianco e nessun matrimonio soddisfacente finisce con un divorzio. Di solito, la decisione di separarsi è conseguente ad un periodo prolungato di profonda insoddisfazione:

1.      non si riesce più a stare bene insieme;

2.      si hanno valori e obiettivi diversi e inconciliabili;

3.      non si fa che litigare;

4.      nella coppia regna la distanza emotiva e la mancanza di comunicazione.

Ma persino quando il rapporto è ormai compromesso, la scintilla si è spenta da anni e la fiducia reciproca è incrinata, dirsi addio può essere tremendamente difficile. Persino quando il matrimonio è stato estremamente deludente e i due coniugi sono arrivati al punto di odiarsi, difficilmente la separazione viene vissuta come una liberazione.

avvocato per separazioni Bologna, avvocato Matrimonialista Bologna, studio legale diritto di famiglia Bologna, avvocato separazioni Bologna, avvocato divorzi Bologna

 

 

 

 

 

avvocato per separazioni Bologna, avvocato Matrimonialista Bologna, studio legale diritto di famiglia Bologna, avvocato separazioni Bologna, avvocato divorzi Bologna

avvocato per separazioni Bologna, avvocato Matrimonialista Bologna, studio legale diritto di famiglia Bologna, avvocato separazioni Bologna, avvocato divorzi Bologna

avvocato per separazioni Bologna, avvocato Matrimonialista Bologna, studio legale diritto di famiglia Bologna, avvocato separazioni Bologna, avvocato divorzi Bologna

avvocato per separazioni Bologna, avvocato Matrimonialista Bologna, studio legale diritto di famiglia Bologna, avvocato separazioni Bologna, avvocato divorzi Bologna

  FOTOFOTO46 FOTOFOTO45

Anzola dell’Emilia avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione –  
 2. Argelato avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione –  
 3. Baricella avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione –
 4. Bentivoglio avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione –
 5. BOLOGNA avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione –
 6. Borgo Tossignano avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione –
 7. Budrio avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione –
 8. Calderara di Reno avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione –
 9. Camugnano avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione –
10. Casalecchio di Reno avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione –
11. Casalfiumanese avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione –
12. Castel d’Aiano avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione –
13. Castel del Rio avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione –
14. Castel di Casio avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione – SEPARAZIONE AVVOCATO BOLOGNA
15. Castel Guelfo di B. avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione –
16. Castel Maggiore avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione –
17. Castel San Pietro Terme avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione –
18. Castello d’Argile avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione –
19. Castenaso avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione –
20. Castiglione dei Pepoli avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione –

avvocato per separazioni Bologna, avvocato Matrimonialista Bologna, studio legale diritto di famiglia Bologna, avvocato separazioni Bologna, avvocato divorzi Bologna

21. Crevalcore avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione –
22. Dozza avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione –
23. Fontanelice avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione –
24. Gaggio Montano avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione –
25. Galliera avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione –
26. Granaglione avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione – V FOTO BIANCO ENERO CONIUGI CHE LITIGANO
27. Granarolo dell’Emilia avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione –
28. Grizzana Morandi avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione –
29. Imola avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione – V FOTO BIANCO ENERO CONIUGI CHE LITIGANO
30. Lizzano in Belvedere avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione –
31. Loiano avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione –
32. Malalbergo avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione –
33. Marzabotto avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione –
34. Medicina avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione –
35. Minerbio avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione –
36. Molinella avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione –
37. Monghidoro avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione –
38. Monte San Pietro avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione –
39. Monterenzio avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione –
40. Monzuno avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione –
41. Mordano avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione –
42. Ozzano dell’Emilia avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione –
43. Pianoro avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione –
44. Pieve di Cento avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione –
45. Porretta Terme avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione –
46. Sala Bolognese avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione –
47. San Benedetto Val di S. avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione –
48. San Giorgio di Piano avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione –
49. San Giovanni in P. avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione –
50. San Lazzaro di Savena avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione –
51. San Pietro in Casale avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione –
52. Sant’Agata Bolognese avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione –
53. Sasso Marconi avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione –
54. Valsamoggia avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione –
55. Vergato avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione –
56. Zola Predosa avvocato penalista difensore avvocato diritto penale bologna | penalista esperto difesa penale reati gravi avvocato difensore esperto diritto penale bologna | penalista cassazionista bologna Studio Legale Diritto Penale bologna | avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna |avvocato penalista di bologna | avvocato penalista | legale diritto penale avvocati penalisti bologna avvocato penalista bologna avvocato penalista esperto difesa penale bologna | diritto penale avvocati penalisti diritto penale | avv penalisti bologna avvocato penalista bologna | responsabilità penale amministrativa bologna avvocato responsabilità penale medica bologna avvocato penale bologna | avv penalista diritto penale studio legale penale bologna penalista bologna avvocato bologna | studio legale bologna studi legali diritto penale bologna avvocati penalisti a bologna penalisti bologna avvocato penalista in bologna avvocati penalisti a bologna avvocato penalista bologna | avvocati penalisti cassazionisti | sanzioni penali: pena: prescrizione –

 

CREDITO DEL CONIUGE PER ASSEGNO MANTENIMENTO NON PAGATO E PRESCRIZIONE

In effetti, il trattamento indifferenziato delle ipotesi concernenti la prescrizione di diritti di natura post-matrimoniale e di azioni esercitate fra coniugi separati trova la sua giustificazione nel fatto che in entrambi i casi i diritti e le azioni esercitate non solo scaturiscono dalla crisi coniugale, ma trovano di regola il loro fondamento in pronunce giurisdizionali conclusive di controversie già intercorse fra le stesse parti. Prescindendo dall’ormai superata ed anacronistica “ratio” concernente le azioni reali, e consistente nella finalità di evitare, attraverso l’usucapione, che fosse aggirato il divieto, ormai insussistente, di donazione fra coniugi, appare comunque contrad-dittorio rinvenire la stessa “ratio” nelle diverse ipotesi delle azioni esercitabili fra coniugi non separati e non, in quanto, mentre nel primo caso appare giustificata la riluttanza ad esperire azioni giudiziarie nei confronti del coniuge convivente, così turbando l’armonia familiare, nel secondo, non solo all’armonia – laddove si prescinda da una eventuale riconciliazione, in realtà abbastanza rara – è subentrata una situazione di crisi conclamata, ma, proprio nell’ambito di essa, sono state necessariamente esperite le azioni giudiziarie correlate alla crisi coniugale. Deve anzi porsi in evidenza come negli ultimi anni l’evoluzione del quadro normativo e l’elaborazione giurisprudenziale (si pensi alla responsabilità endo-familiare) abbiano favorito l’accrescersi delle azioni giudiziarie relative alla soluzione di controversie correlate alla crisi familiare, cui ha fatto riscontro, anche sotto il profilo procedurale, un significativo processo di unificazione dei termini e delle modalità di esperimento delle azioni relative alla separazione personale e allo scioglimento del matrimonio o alla cessazione dei suoi effetti civili.

 

 

Suprema Corte di Cassazione I Sezione Civile
Sentenza 4 luglio 2013 – 4 aprile 2014, n. 7981 
Presidente Carnevale – Relatore Campanile

Svolgimento del processo

1 – Con atto di precetto notificato in data 10 gennaio 2003 V.M.T. intimava al proprio coniuge B.C. , dal quale si era separata consensualmente nell’anno 1980, il pagamento della somma di Euro 48.842,55, corrispondente alla differenza fra quanto dovuto e quanto versato a titolo di mantenimento proprio (dall’aprile 1980 fino al settembre 2002) e del figlio A. , limitatamente al periodo compreso fra l’aprile del 1980 e il gennaio 1985. A tale atto faceva seguito il pignoramento, nelle forme dell’espropriazione presso terzi, con riferimento alla pensione erogata dall’INPS.

1.1 – Il B. proponeva opposizione all’esecuzione, eccependo in primo luogo di aver esattamente adempiuto alla propria obbligazione, e, in via subordinata, la prescrizione dei diritti vantati dalla moglie, per prescrizione del termine decennale. Sosteneva che, in ogni caso, la prescrizione non poteva ritenersi sospesa per quanto riguardava la quota del mantenimento relativa al figlio A. , divenuto maggiorenne nell’anno 1982. Affermava ancora l’opponente che la propria pensione, non essendo egli titolare di altri redditi, non poteva essere assoggettata ad esecuzione forzata nella quota di un terzo e chiedeva, quindi, che il pignoramento venisse ridotto alla percentuale di un quinto.

1.2 – Con sentenza depositata in data 15 gennaio 2005 il Tribunale di Torino rigettava la proposta opposizione, rilevando in primo luogo l’infondatezza dell’eccezione di prescrizione, il cui decorso era sospeso dal rapporto di coniugio ai sensi dell’art. 2941 c.c., e osservando, nel merito, che le contestazioni del B. , il quale, in quanto titolare di altri redditi, non aveva diritto alla riduzione del pignoramento, non trovavano riscontro nelle risultanze processuali.

1.3 – Avverso tale decisione interponeva appello il B. , il quale riproponeva le questioni già sollevate in primo grado, ribadendo, in particolare, l’eccezione di prescrizione.
Si costituiva la V. , contestando la fondatezza del gravame e proponendo appello incidentale in merito alla liquidazione delle spese processuali.

1.4 – Con sentenza non definitiva depositata in data 23 marzo 2007 la Corte di appello di Torino accoglieva l’eccezione di prescrizione sollevata dal B. in relazione all’intero credito vantato dalla moglie, in primo luogo richiamando talune pronunce di questa Corte (nn. 12333/1998 e 6975/2005) nelle quali si era affermato – tanto in relazione al divorzio, quanto alla separazione personale dei coniugi – che la prescrizione del diritto alla corresponsione dell’assegno di mantenimento non decorre dalla data della sentenza di separazione o di divorzio, bensì dalle singole scadenze di pagamento. Tali arresti, ad avviso della Corte territoriale, pur non esaminando specificamente il problema della sospensione della prescrizione fra coniugi separati, avevano posto le premesse logiche per il superamento dell’indirizzo tradizionale secondo cui la separazione personale, creando soltanto un’attenuazione del vincolo, non osta alla sospensione della prescrizione. Sotto tale profilo si osservava che la ratio della disposizione contenuta nell’art. 2941 c.c., intesa ad evitare che la riluttanza a convenire in giudizio il coniuge debitore si risolva in un vantaggio per il medesimo, non ricorre nell’ipotesi del coniuge separato, in quanto in tal caso l’unità familiare è già entrata in crisi e sì è già verificato un intervento giudiziale nel momento della pronuncia della separazione.

Si rilevava, ancora, che i rapporti patrimoniali fra coniugi separati non si atteggiano in maniera diversa rispetto ai coniugi già divorziati, per i quali la prescrizione non viene sospesa: conseguentemente anche nel primo caso deve ritenersi inoperante la disposizione contenuta nell’art. 2941, n. 1, c.c..

Veniva, pertanto, dichiarata la prescrizione quinquennale, ai sensi dell’art. 2948, n. 4, c.c., del credito azionato dalla V. con riferimento al periodo anteriore al 10 gennaio 1998.

Dichiarato inammissibile il motivo di appello inerente alla riduzione del pignoramento, si disponeva, con separata ordinanza, in merito alla prosecuzione del giudizio, allo scopo di verificare la fondatezza o meno dell’eccezione di adempimento sollevata dal B. .

1.5 – Con sentenza definitiva depositata in data 15 luglio 2008 la Corte territoriale determinava, sulla base dei conteggi eseguiti dal consulente tecnico d’ufficio, l’ammontare del credito relativo al periodo non interessato dalla prescrizione, e, ritenuto assorbito l’appello incidentale, regolava le spese dell’intero giudizio sulla base dell’esito complessivo della lite, ponendole, previa compensazione nella restante parte. a carico dell’appellante principale nella misura del cinquanta per cento.

1.6 – Per la cassazione di entrambe le decisioni la V. ha proposto ricorso, deducendo due motivi. La parte intimata non svolge attività difensiva.

Motivi della decisione

  1. – Con il primo motivo, denunciandosi, ai sensi dell’art. 360, primo comma, n. 4, c.p.c., violazione degli artt. 99, 112, 342 e 345 c.p.c., la ricorrente si duole dell’omessa declaratoria di inammissibilità dell’eccezione di prescrizione del credito relativo al contributo per il mantenimento della stessa V. , in quanto sollevata per la prima volta in grado di appello.

2.1 – Viene in proposito formulato il seguente que-sito di diritto:
“Dica l’Ecc.ma Corte se la Corte di appello, dichiarando l’intervenuta prescrizione dell’intero credito in accoglimento dell’eccezione di prescrizione e della corrispondente domanda proposta dall’appellante, in una situazione nella quale:
a) nel primo grado del giudizio la prescrizione era stata opposta limitatamente alle somme dovute per il mantenimento del figlio e non anche per il mantenimento della coniuge, e la pronuncia di rigetto dell’opposizione era stata emessa con specifico riferimento all’eccezione e alla domanda così come proposta;
b) con l’atto di appello era stata formulata dall’appellante domanda di accertamento e dichiarazione di “avvenuta estinzione per prescrizione” della totalità del credito vantato dalla coniuge “in proprio e per conto ” del figlio, eccependosi la prescrizione per la totalità del credito;
c) l’appellata aveva eccepito l’inammissibilità per novità dell’eccezione e della domanda relative alla quota del credito imputata alla coniuge, sia incorsa nella violazione dell’art. 345, 1 e 2 comma c.p.c. in relazione all’art. 2938 c.c., 99, 112 e 342 c.p.c., in applicazione dei quali avrebbe invece dovuto dichiarare l’inammissibilità per novità dell’eccezione per il mantenimento della coniuge e della relativa domanda.

2.2 – La censura è infondata, in quanto le premesse in base alle quali la doglianza, ed il relativo quesito di diritto, sono articolate, non corrispondono alla reale situazione processuale come correttamente interpretata dalla corte distrettuale. Risulta invero dall’esame degli atti processuali, consentito dalla natura processuale del vizio dedotto, che l’eccezione di prescrizione sollevata dall’opponente a precetto nel primo grado del giudizio riguardava l’intero credito vantato dall’odierna ricorrente.

Invero, evidentemente prefigurandosi il B. il rilievo inerente alla sospensione di cui all’art. 2941 c.c., aveva precisato che detta sospensione -per altro rilevabile anche d’ufficio – “in ogni caso” non era destinata ad operare per la quota di mantenimento del figlio: detta puntualizzazione acquista significato soltanto ove si acceda alla tesi, recepita dalla Corte di appello nel delimitare l’ambito di operatività dell’eccezione sollevata dall’opponente sin nel primo grado di giudizio, secondo cui la dedotta fattispecie estintiva riguardava l’intero credito vantato dalla V. . Nessuna violazione dell’art. 345 c.p.c. è pertanto ravvisabile nella mera riproposizione, in grado di appello, di un’eccezione ritualmente sollevata – con la medesima estensione qualitativa e quantitativa – già nel corso del primo grado del giudizio.

3 – Con il secondo motivo si sostiene che l’accoglimento dell’eccezione di prescrizione del credito vantato dalla V. , in quanto moglie separata del debitore, sarebbe avvenuta in violazione dell’art. 2941, n. 1 c.c..

3.1 – Viene indicato il seguente quesito di diritto:
“Dica l’Ecc.ma Corte, vista la fattispecie, nella quale il coniuge separato ha spiegato opposizione all’azione esecutiva avviata dalla consorte per il pagamento di crediti per il contributo al mantenimento posto a suo carico con verbale di separazione consensuale, proponendo eccezione di prescrizione, e la creditrice ha controeccepito la sospensione della prescrizione ex art. 2941 n. 1 c.c., e nella quale la Corte di appello d Torino ha dichiarato prescritto il credito ritenendo inapplicabile l’art. 2941 n. 1 c.c., se costituisca violazione dell’art. 113 c.p.c. in relazione all’art. 2941, n. 1 c.c. l’assunto della Corte di appello secondo cui l’operatività della sospensione per i crediti per mantenimento sarebbe da escludere in caso di separazione, sostenuto dalle seguenti ragioni:
a) essere l’art. 2941 n. 1 c.c. preordinato alla tutela dell’unità familiare allo scopo di impedire l’acquisto per usucapione per conseguire il risultato vietato dall’art. 781 c.c. ormai non più in vigore;
b) essere i rapporti obbligatori derivanti dalla separazione equiparabili a quelli derivanti dal divorzio, e perciò non assistibili dall’art. 2941 n. 1 c.c., siccome originati dalla crisi familiare e dall’intervento giudiziale, contrastante, quest’ultimo, con le normali dinamiche famigliari;
c) essere contraddittorio ricondurre le obbligazioni derivanti dalla separazione, in quanto fonte di reciproche obbligazioni, a una disciplina (la sospensione della prescrizione) concepita invece a tutela dell’unita familiare, mentre, ad avviso della ricorrente, l’applicabilità dell’art. 2941 n. 1 avrebbe dovuto essere riconosciuta in applicazione del dettato normativo che prevede la sospensione della prescrizione tra coniugi senza fare eccezione per il caso di separazione”.

3.2 – La censura è infondata, ragion per cui deve rispondersi negativamente al proposto quesito di diritto.

3.3 – L’orientamento invocato dalla ricorrente risale alla nota pronuncia della Corte costituzionale n. 35 del 1976 e alla decisione di questa Corte del 23 agosto 1985, n. 4502, sostanzialmente fondate sul tenore letterale della norma di cui all’art. 2941 n. 1 c.c. e sul rilievo che il regime di separazione dei coniugi comporta una mera attenuazione e non l’elisione del vincolo scaturente dal matrimonio. In particolare, è stato posto in evidenza, da un lato, il dato formale, da interpretarsi in maniera rigorosa, dall’altro, il “favor matrimoni”, con il quale la sospensione della prescrizione ben si armonizzerebbe, consentendo ai coniugi “di attendere il raffreddamento delle tensioni, senza esasperarle co la proposizione di domande giudiziarie sotto la spada di Damocle della prescrizione”.

Per il vero, nella stessa decisione, pur relegandole in una prospettiva “de iure condendo”, si rilevava che le osservazioni della parte ricorrente, la quale sosteneva che la “ratio” della sospensione in parola fosse compatibile unicamente con la pienezza del vincolo coniugale, in qualche misura corrispondessero alle emergenze della realtà sociale, in base alle quali poteva affermarsi che la separazione fosse diventata “l’anticamera del divorzio più che un momento di riflessione e ripensamento prima di riprendere la vita di coppia”.

3.4 – A giudizio della Corte l’evoluzione del quadro normativo e della stessa coscienza sociale consentono di confermare la tesi sostenuta dalla Corte territoriale.

3.5 – Deve in primo luogo osservarsi che l’esistenza di una chiara formulazione grammaticale della norma non è sufficiente per limitare l’interpretazione all’elemento letterale, occorrendo altresì che il senso reso palese dal significato proprio delle parole, secondo la loro connessione, non si ponga in contrasto con argomentazioni logiche sull’intenzione del legislatore (Cass., 5 aprile 1979, n. 1549).

Deve anzi aggiungersi che, essendo da tempo divenuto del tutto desueto il noto canone “in claris non fit interpretatio”, l’art. 12 delle disp. prel. al cod. civ., laddove stabilisce che nell’applicare la legge non si può attribuire altro senso che quello fatto palese dal significato proprio delle parole secondo la connessione di esse e dall’intenzione del legislatore, non privilegia il criterio interpretativo letterale, poiché evidenzia, attraverso il riferimento “all’intenzione del legislatore” un essenziale riferimento alla coerenza della norma e del sistema.

Il dualismo, irrisolto dall’art. 12 delle citate disp. prel., tra lettera “significato proprio delle parole secondo la connessione di esse” e spirito, o “ratio” “intenzione del legislatore” è stato invero sciolto dalla dottrina e dalla giurisprudenza dominanti attraverso la “svalutazione” del primo criterio, rilevandosi l’inadeguatezza della stessa idea di interpretazione puramente letterale. Sotto altro profilo, mette conto di richiamare come l’interpretazione della legge debba e possa avere anche una funzione evolutiva ed adeguatrice, nel cui ambito ben può realizzarsi un risultato di tipo restrittivo, nel senso di ritenere, con riferimento al caso in esame, che la norma contenuta nell’art. 2941, n. 1, c.c., si riferisca alla vincolo coniugale pienamente inteso, con esclusione del regime della separazione personale.

3.6 – Di tale esigenza adeguatrice questa Corte si è già resa interprete in due decisioni, opportunamente richiamate dalla Corte territoriale, nelle quali, pur non affrontandosi espressamente il tema della sospensione del termine prescrizionale, esplicitamente si afferma che “In tema di separazione dei coniugi e di cessazione degli effetti civili del matrimonio, il diritto alla corresponsione dell’assegno di mantenimento, in quanto avente ad oggetto più prestazioni autonome, distinte e perio-diche, si prescrive non a decorrere da un unico termine rappresentato dalla data della pronuncia della sentenza di separazione o di cessazione degli effetti civili del matrimonio, bensì dalle singole scadenze di pagamento, in relazione alle quali sorge, di volta in volta, l’interesse del creditore a ciascun adempimento” (Cass., 4 aprile 2005, n. 6975; Cass., 5 dicembre 1998, n. 12333).

3.7 – In effetti, il trattamento indifferenziato delle ipotesi concernenti la prescrizione di diritti di natura post-matrimoniale e di azioni esercitate fra coniugi separati trova la sua giustificazione nel fatto che in entrambi i casi i diritti e le azioni esercitate non solo scaturiscono dalla crisi coniugale, ma trovano di regola il loro fondamento in pronunce giurisdizionali conclusive di controversie già intercorse fra le stesse parti. Prescindendo dall’ormai superata ed anacronistica “ratio” concernente le azioni reali, e consistente nella finalità di evitare, attraverso l’usucapione, che fosse aggirato il divieto, ormai insussistente, di donazione fra coniugi, appare comunque contrad-dittorio rinvenire la stessa “ratio” nelle diverse ipotesi delle azioni esercitabili fra coniugi non separati e non, in quanto, mentre nel primo caso appare giustificata la riluttanza ad esperire azioni giudiziarie nei confronti del coniuge convivente, così turbando l’armonia familiare, nel secondo, non solo all’armonia – laddove si prescinda da una eventuale riconciliazione, in realtà abbastanza rara – è subentrata una situazione di crisi conclamata, ma, proprio nell’ambito di essa, sono state necessariamente esperite le azioni giudiziarie correlate alla crisi coniugale. Deve anzi porsi in evidenza come negli ultimi anni l’evoluzione del quadro normativo e l’elaborazione giurisprudenziale (si pensi alla responsabilità endo-familiare) abbiano favorito l’accrescersi delle azioni giudiziarie relative alla soluzione di controversie correlate alla crisi familiare, cui ha fatto riscontro, anche sotto il profilo procedurale, un significativo processo di unificazione dei termini e delle modalità di esperimento delle azioni relative alla separazione personale e allo scioglimento del matrimonio o alla cessazione dei suoi effetti civili.

3.8 – Laddove, poi, veniva richiamata la mera attenuazione, nel regime di separazione, del vincolo matrimoniale, non sembra che si sia considerato come, al tenue filo della speranza di una riconciliazione, siano da contrapporre effetti di natura giuridica che in realtà depongono nel senza di una sostanziale esautorazione dei principali effetti del vincolo stesso.
Non rileva, invero, soltanto il venir meno della convivenza, circostanza già di per sé non ostativa all’instaurazione fra coniugi separati di azioni giudiziarie, che di certo, come già rilevato, non possono determinare una crisi familiare già conclamata, quanto la sopravvenienza alla separazione di rilevanti conseguenze di natura giuridica, tali da consentire una sostanziale assimilazione alla situazione che caratterizza gli ex coniugi, come il venir meno della presunzione di paternità ove la nascita di un figlio intervenga dopo il decorso di trecento giorni, ovvero la sospensione degli obblighi della fedeltà (Cass., 17 luglio 1997, n. 6566) e di collaborazione.
In generale, deve rilevarsi che l’interpretazione che qui viene accolta della norma contenuta nell’art. 2941, n. 1, sia da inquadrarsi nel generale e progressivo fenomeno di valorizzazione delle posizioni individuali dei membri della famiglia rispetto al principio della conservazione dell’unità familiare che per lungo periodo si è imposta come elemento fondante dell’interpretazione delle norme e dell’individuazione dei principi posti a fondamento del diritto di famiglia.

4 – Al rigetto del ricorso non consegue alcuna statuizione in merito al regolamento delle spese processuali, non avendo la parte intimata svolto attività difensiva.

P.Q.M.

La Corte rigetta il ricorso.
Dispone che in caso di diffusione del presente provvedimento siano omesse le generalità delle parti e dei soggetti menzionati in sentenza.

SEPARAZIONE TRADIMENTO 2021 BOLOGNA : WHATSAPP

SE SI VALUTA LA REALTA’  E LA NORMALITA’MOLTI TRADIMENTI SI SCOPRONO E CORRONO IN VIA TELEMATICA

Famiglia – Coniugi – Separazione – Addebito – Messaggi inviati per via telematica 

I messaggi inviati per via telematica all’amante POSSON O4SSERE PROVA SUFFICENTE  PER ADDEBITO SEPARAZIONE?

 

SI costituiscono una prova sufficiente per addebitare la separazione ponendola legittimamente a carico del coniuge che abbia intrattenuto la relazione adulterina comprovata dai predetti messaggi.

 

 Sulla efficacia probatoria delle riproduzioni informatiche rileva che per procedere al disconoscimento e per rendere il disconoscimento idoneo ad escludere la prova, occorre che esso sia chiaro, circostanziato ed esplicito per attestare che la riproduzione informatica non sia congrua alla verità fattuale.

 

In tema di efficacia probatoria delle riproduzioni informatiche di cui all’art. 2712 c.c. il disconoscimento idoneo a farne perdere la qualità di prova, degradandole a presunzioni semplici, deve essere chiaro, circostanziato ed esplicito, dovendosi concretizzare nell’allegazione di elementi attestanti la non corrispondenza tra realtà fattuale e realtà riprodotta (Cass. 2 settembre 2016, n. 17526; Cass. 17 febbraio 2015, n. 3122). In tal senso, non possono quindi ritenersi espressive del dedotto disconoscimento le deduzioni, richiamate dal ricorrente (pag. 9 del ricorso), secondo cui lo stesso «non aveva mai dato inizio ad alcuna relazione affettiva in costanza di matrimonio» o in cui si è assunto «l’infondatezza delle affermazioni della Mariani circa la supposta esistenza di una relazione extraconiugale del sig. Nativi».

AFFIDO-FIGLI-A-BOLOGNA-NELLA-SEPARAZIONE-AVVOCATO-DIVORZISTA

AFFIDO FIGLI AFFIDO CONDIVISO AVVOCATO DIVORZISTA BOLOGNA

D’altro canto, il rilievo per cui l’odierno istante, a fronte della produzione in giudizio delle evidenze telematiche, avrebbe smentito che quanto rappresentato nella documentazione corrispondesse alla realtà dei fatti in essa descritta (sempre pag. 9 del ricorso) appare del tutto generico e carente di autosufficienza: infatti, sono inammissibili, per violazione dell’art. 366, n. 6, c.p.c., le censure fondate su atti e documenti del giudizio di merito qualora il ricorrente si limiti a richiamare tali atti e documenti, senza riprodurli nel ricorso ovvero, laddove riprodotti, senza fornire puntuali indicazioni necessarie alla loro individuazione con riferimento alla sequenza dello svolgimento del processo inerente alla documentazione, come pervenuta presso la Corte di cassazione, al fine di renderne possibile l’esame, ovvero ancora senza precisarne la collocazione nel fascicolo di ufficio o in quello di parte e la loro acquisizione o produzione in sede di giudizio di legittimità (Cass. Sez. U. 27 dicembre 2019, n. 34469). Analoghe considerazioni andrebbero svolte con riferimento al richiamo, operato dallo stesso ricorrente, alle deduzioni da lui svolte 4 Corte di Cassazione – copia non ufficiale nella memoria ex art. 190 c.p.c. (ove si sarebbe fatta menzione della possibile artificiosa realizzazione del messaggio: pagg. 9 s. del ricorso): ma sul punto è assorbente l’osservazione per cui il disconoscimento soggiace a precise preclusioni processuali (Cass. 19 gennaio 2018, n. 1250, che menziona, in proposito, quelle desumibili dagli artt. 167 e 183 c.p.c.), onde non può essere certamente svolto con gli scritti conclusionali.

 

 

amia1

D’altro canto, il rilievo per cui l’odierno istante, a fronte della produzione in giudizio delle evidenze telematiche, avrebbe smentito che quanto rappresentato nella documentazione corrispondesse alla realtà dei fatti in essa descritta (sempre pag. 9 del ricorso) appare del tutto generico e carente di autosufficienza: infatti, sono inammissibili, per violazione dell’art. 366, n. 6, c.p.c.,

 

. il disconoscimento idoneo a farne perdere la qualità di prova, degradandole a presunzioni semplici, deve essere chiaro, circostanziato ed esplicito, dovendosi concretizzare nell’allegazione di elementi attestanti la non corrispondenza tra realtà fattuale e realtà riprodotta (Cass. 2 settembre 2016, n. 17526; Cass. 17 febbraio 2015, n. 3122). In tal senso, non possono quindi ritenersi espressive del dedotto disconoscimento le deduzioni, richiamate dal ricorrente (pag. 9 del ricorso), secondo cui lo stesso «non aveva mai dato inizio ad alcuna relazione affettiva in costanza di matrimonio» o in cui si è assunto «l’infondatezza delle affermazioni della Mariani circa la supposta esistenza di una relazione extraconiugale del sig. Nativi». D’altro canto, il rilievo per cui l’odierno istante, a fronte della produzione in giudizio delle evidenze telematiche, avrebbe smentito che quanto rappresentato nella documentazione corrispondesse alla realtà dei fatti in essa descritta (sempre pag. 9 del ricorso) appare del tutto generico e carente di autosufficienza: infatti, sono inammissibili, per violazione dell’art. 366, n. 6, c.p.c., le censure fondate su atti e documenti del giudizio di merito qualora il ricorrente si limiti a richiamare tali atti e documenti, senza riprodurli nel ricorso ovvero, laddove riprodotti, senza fornire puntuali indicazioni necessarie alla loro individuazione con riferimento alla sequenza dello svolgimento del processo inerente alla documentazione, come pervenuta presso la Corte di cassazione, al fine di renderne possibile l’esame, ovvero ancora senza precisarne la collocazione nel fascicolo di ufficio o in quello di parte e la loro acquisizione o produzione in sede di giudizio di legittimità (Cass. Sez. U. 27 dicembre 2019, n. 34469). Analoghe considerazioni andrebb

 

 

 

 

 

Da ultimo, la Corte di merito precisava che il prelievo di denaro da parte di Evelyn Mariani e l’abbandono della casa coniugale nel corso dell’anno 2014 non assumevano rilievo, ai fini del giudizio di addebito della separazione «atteso il loro logico collegamento con la condotta fedifraga del marito e il difetto di prova in ordine alla già avvenuta compromissione dell’unità matrimoniale all’epoca del tradimento, che i testi affermano ammesso 2 Corte di Cassazione – copia non ufficiale nel febbraio 2013 per i fatti di fine anno 2012». 2. — Simone Nativi ha impugnato la pronuncia d’appello con un ricorso per cassazione articolato in due motivi. Resiste con controricorso Evelyn Mariani. Il ricorrente ha depositato memoria. 3. — Il Collegio ha autorizzato la redazione della presente ordinanza in forma semplificata. RAGIONI DELLA DECISIONE 1. — Con il primo motivo il ricorrente oppone la violazione e falsa applicazione degli artt. 115 e 116 c.p.c., in punto di valutazione della prova rappresentata dalla corrispondenza telematica prodotta in giudizio e dalle prove orali dei testi indotti dalla controparte, in combinato disposto con gli artt. 2727 e 2729 c.c., oltre che la violazione dell’art. 2712 c.c.. Viene dedotto che, contrariamente a quanto ritenuto dal giudice del gravame, il ricorrente aveva in più occasioni smentito di essere l’autore dei messaggi inoltrati per via telematica i quali attesterebbero l’esistenza della relazione extraconiugale. L’istante lamenta, inoltre, che la Corte territoriale, confermando l’operato del giudice di primo grado, abbia ritenuto che dalle comunicazioni telematiche fosse possibile risalire, attraverso un procedimento induttivo al fatto ignoto, costituito dalla relazione extraconiugale. Viene osservato, al riguardo, che l’esame degli indizi emersi nel corso del procedimento non avevano i connotati della gravità della precisione e della concordanza, tenuto conto anche del rapporto di parentela intercorrente tra i testi escussi ed Evelyn Mariani. Il ricorrente contesta, infine, il rilievo che potrebbe assumere, nel quadro dell’indagine circa la prova della detta relazione, il percorso di mediazione coniugale avviato dai coniugi. Il motivo, che prospetta plurime censure, è nel complesso infondato. 3 Corte di Cassazione – copia non ufficiale In tema di efficacia probatoria delle riproduzioni informatiche di cui all’art. 2712 c.c. il disconoscimento idoneo a farne perdere la qualità di prova, degradandole a presunzioni semplici, deve essere chiaro, circostanziato ed esplicito, dovendosi concretizzare nell’allegazione di elementi attestanti la non corrispondenza tra realtà fattuale e realtà riprodotta (Cass. 2 settembre 2016, n. 17526; Cass. 17 febbraio 2015, n. 3122). In tal senso, non possono quindi ritenersi espressive del dedotto disconoscimento le deduzioni, richiamate dal ricorrente (pag. 9 del ricorso), secondo cui lo stesso «non aveva mai dato inizio ad alcuna relazione affettiva in costanza di matrimonio» o in cui si è assunto «l’infondatezza delle affermazioni della Mariani circa la supposta esistenza di una relazione extraconiugale del sig. Nativi». D’altro canto, il rilievo per cui l’odierno istante, a fronte della produzione in giudizio delle evidenze telematiche, avrebbe smentito che quanto rappresentato nella documentazione corrispondesse alla realtà dei fatti in essa descritta (sempre pag. 9 del ricorso) appare del tutto generico e carente di autosufficienza: infatti, sono inammissibili, per violazione dell’art. 366, n. 6, c.p.c., le censure fondate su atti e documenti del giudizio di merito qualora il ricorrente si limiti a richiamare tali atti e documenti, senza riprodurli nel ricorso ovvero, laddove riprodotti, senza fornire puntuali indicazioni necessarie alla loro individuazione con riferimento alla sequenza dello svolgimento del processo inerente alla documentazione, come pervenuta presso la Corte di cassazione, al fine di renderne possibile l’esame, ovvero ancora senza precisarne la collocazione nel fascicolo di ufficio o in quello di parte e la loro acquisizione o produzione in sede di giudizio di legittimità (Cass. Sez. U. 27 dicembre 2019, n. 34469). Analoghe considerazioni 

 

 

2021 BOLOGNA SEPARAZIONI VELOCI

DIRITTO DI FAMIGLIA BOLOGNA  PARTIAMO DALLE TUTELE COSTITUZIONALI

Oltre al Codice Civile, anche la Costituzione Italiana si occupa di diritto di famiglia, e in particolare:

L’art. 30 stabilisce che “È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori dal matrimonio. Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti. La legge assicura ai figli nati fuori dal matrimonio ogni tutela giuridica e sociale, compatibile con i diritti dei membri della famiglia legittima. La legge detta le norme e i limiti per la ricerca della paternità”.

L’art. 31 stabilisce che “La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l’adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose. Protegge la maternità, l’infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo”.

 

 

l modo di operare dell’avvocato Sergio Armaroli avvocato divorzista Bologna è mirato al massimo impegno e assistenza nei confronti del cliente, nella convinzione che l’assistito debba essere tutelato promuovendo la ricerca di soluzioni che soddisfino in maniera concreta e ottimale le esigenze dello stesso, evitando costi eccessivi ed inutili lungaggini.

La procedura consensuale consiste nel raggiungimento di un accordo, tra i coniugi, avente ad oggetto le condizioni normative ed economiche della separazione/divorzio. L’accordo viene portato all’attenzione del Tribunale e quindi omologato, previo controllo della legalità delle condizioni di separazione e la corrispondenza all’interesse dei figli.

La procedura giudiziale consiste invece in un contenzioso che viene radicato in Tribunale, tramite il quale i coniugi devolvono al Giudice la pronuncia delle condizioni economiche e normative, in caso di loro disaccordo. Il Giudice adotta, da subito, i provvedimenti temporanei ed urgenti, per poi disporre la prosecuzione del processo ai fini della pronuncia della separazione o divorzio e delle relative statuizioni.

 

affido-condiviso-affido-esclusivo

affido condiviso-separazioni Bologna

 

Così l’avvocato Sergio Armaroli avvocato divorzista Bologna si propone al proprio cliente con un approccio il più possibile informale e dinamico, al fine di coltivare un rapporto empatico con il cliente

coniugi-che-litigano-separazione

FAMIGLIA AVVOCATO ESPERTO

Che cos’è il diritto di famiglia avvocato Sergio Armaroli avvocato divorzista Bologna?

Ma vediamo insieme che cos’è il diritto di famiglia. Il diritto di famiglia è quel ramo del diritto civile che si occupa dei rapporti familiari e di tutte le problematiche ad esso inerenti, a partire dai rapporti personali e patrimoniali tra i coniugi, per arrivare ai casi di separazione e divorzio, senza dimenticare

 

Consulenza ed assistenza giudiziale e stragiudiziale in diritto di famiglia, minorile e delle persone con la finalità di trovare gli strumenti più idonei di risoluzione dei problemi personali, di coppia e familiari.

 

Consulenza ed assistenza giudiziale e stragiudiziale in diritto di famiglia, minorile e delle persone con la finalità di trovare gli strumenti più idonei di risoluzione dei problemi personali, di coppia e familiari.

Particolare attenzione viene posta nella preventiva ricerca e individuazione di soluzioni alternative al giudizio utilizzando i metodi della negoziazione e della mediazione.

 

 

L’avvocato Sergio Armaroli avvocato divorzista Bologna Assistenza e consulenza nelle procedure di separazione, divorzio, cessazione della convivenza more uxorio, unioni civili e contratti di convivenza, modifica delle condizioni di separazione e divorzio.

 

 

Particolare attenzione viene posta nella preventiva ricerca e individuazione di soluzioni alternative al giudizio utilizzando i metodi della negoziazione assistita e della mediazione.

Consulenza ed assistenza giudiziale e stragiudiziale in diritto di famiglia, minorile e delle persone con la finalità di trovare gli strumenti più idonei di risoluzione dei problemi personali, di coppia e familiari.

Particolare attenzione viene posta nella preventiva ricerca e individuazione di soluzioni alternative al giudizio utilizzando i metodi della negoziazione e della mediazione.

 

 

Infatti spesso i minori finiscono per essere loro malgrado le principali vittime incolpevoli delle controversie tra i genitori e della fine di un matrimonio. Consulenza ed assistenza giudiziale e stragiudiziale in diritto di famiglia, minorile e delle persone con la finalità di trovare gli strumenti più idonei di risoluzione dei problemi personali, di coppia e familiari.

Particolare attenzione viene posta nella preventiva ricerca e individuazione di soluzioni alternative al giudizio utilizzando i metodi della negoziazione e della mediazione.

L’avvocato Sergio Armarol i avvocato divorzista Bologna grazie alla professionalità e all’esperienza maturate nel corso di diversi anni di attività nel capoluogo della provincia varesina, è in grado di fornire al cliente un supporto Legale a tutto tondo nella gestione di ogni aspetto delle problematiche legate alla famiglia, ed è in grado di garantire una consulenza Legale qualificata in tutti i profili del diritto di famiglia

 

 

L’avvocato Sergio Armarol i avvocato divorzista Bologna, fornisce in particolare assistenza Legale giudiziale e stragiudiziale in materia di diritto di famiglia, con specifica attenzione alle principali problematiche matrimoniali come separazioni, divorzi, determinazione degli alimenti e tutela dei minori, al fine di risolvere con tempestività e a costi contenuti le principali problematiche economiche, giuridiche e pragmatiche che scaturiscono dalla fine di un matrimonio, come ad esempio:

La determinazione dell’assegno di mantenimento per il coniuge

La determinazione dell’assegno di mantenimento per i figli

Gli accordi relativi all’affidamento dei figli

L’assegnazione dell’abitazione precedentemente adibita a casa coniugale

L’individuazione dei beni mobili e immobili in regime di comunione o separazione

L’eventuale revisione delle condizioni di separazione e divorzio

 

 

Chi è l’Avvocato divorzista, matrimonialista o familista?

Negli ultimi anni è cresciuto l’interesse nei confronti dei diritti e doveri dei coniugi nell’ambito della convivenza matrimoniale, ma a rivolgersi a un Legale espertoin diritto di famiglia sono soprattutto coloro che pronosticano un’eventuale futura cessazione di tale unione. Ad occuparsi di diritto di famiglia con particolare attenzione alla fine dei matrimoni sono diverse figure note ai più come avvocati matrimonialisti o avvocati divorzisti, che in alcuni casi preferiscono la dizione più neutra “Avvocato familista”.

 

 Ma chi è l’Avvocato matrimonialista?

 

L’Avvocato matrimonialista (o divorzista) è un Legale espertoin diritto di famiglia che si occupa di illustrare a uno dei due coniugi o a entrambi i coniugi i rispettivi diritti e doveri, eventualmente prospettando loro le possibili soluzioni legali nel caso in cui la coppia decida di porre fine all’unione matrimoniale.

 

 

L’Avvocato matrimonialista è un professionista la cui esperienza prevalente riguarda il ramo del diritto di famiglia e del diritto matrimoniale e che, attraverso la pratica e i corsi di aggiornamento mirati, ha maturato consuetudine con le problematiche e le controversie relative al rapporto tra i coniugi, e il rapporto dei genitori con i figli minori e i figli maggiorenni non economicamente autosufficienti.

 

 

Rientra nei compiti dell’Avvocato matrimonialista una chiara illustrazione delle differenze tra separazione consensuale – basata su un accordo scritto tra i coniugi che viene depositato in Tribunale per ottenerne l’omologazione -, e separazione giudiziale – che invece comporta un vero e proprio contenzioso giudiziario diretto all’esame delle questioni economiche e personali relative ai componenti della famiglia -, oltre che tra divorzio congiunto – che scaturisce dal raggiungimento di un compiuto accordo tra i coniugi in termini patrimoniali e in relazione all’affidamento di eventuali figli nati dall’unione – e divorzio contenzioso – che si verifica in mancanza di un accordo e implica una vera e propria causa in Tribunale. Per approfondimenti in tema di separazioni e divorzi si rimanda alle seguenti sezioni del sito dell’Avv. Francesca Pandolfi di Varese.

 

 

2021 BOLOGNA SEPARAZIONI VELOCI

 

FAMIGLIA DI FATTO TUTELA BOLOGNA

 

La Legge Cirinna’ (L. 76/2016) prevede che due persone maggiorenni dello stesso sesso possano costituire un’unione civile “mediante dichiarazione di fronte all’ufficiale di stato civile ed alla presenza di due testimoni”. L’ufficiale di stato civile, come per il matrimonio, provvederà alla registrazione degli atti di unione civile nell’archivio dello stato civile.

 

I diritti e obblighi più rilevanti previsti dalla norma sono rappresentati dall’obbligo reciproco all’assistenza morale e materiale, alla contribuzione ai bisogni comuni secondo le proprie capacità economiche e di lavoro anche casalingo, dall’obbligo alla coabitazione, e infine prevede la necessità di un accordo sull’indirizzo della vita familiare e sulla individuazione della residenza comune.

 

Al momento della costituzione della unione dovrà essere indicato il regime patrimoniale prescelto, prevedendosi in caso di mancata indicazione la comunione dei beni. In alternativa, potranno sempre concludere -per atto pubblico (dunque tramite notaio) a pena di nullità- convenzioni patrimoniali ad es. il fondo patrimoniale analoghe a quelle previste per il matrimonio.

 

 

separazioni tra coniugi e divorzi (sia consensuali che giudiziali);

affidamento dei figli minorenni;

mantenimento coniuge e figli maggiori e/o minori;

violazione degli obblighi di assistenza familiare;

accertamento del rapporto di filiazione (legittima e naturale), riconoscimento di figlio naturale, dichiarazione giudiziale di maternità e paternità, disconoscimento di paternità;

convivenza di fatto e regolamentazione dei rapporti patrimoniali e non;

successioni e donazioni;

interdizione, inabilitazione, amministrazione di sostegno

 

2021 BOLOGNA SEPARAZIONI VELOCI

 

 

 

 

SEPARAZIONE BOLOGNA MANTENIMENTO FIGLI MINORI

SEPARAZION E CONIUGI INFELICI BOLOGNA

SEPARAZION E CONIUGI INFELICI BOLOGNA

SEPARAZIONE BOLOGNA MANTENIMENTO FIGLI MINORI AffiDAti SuBiTo ChiAma 0516447838 come si calcola come bisogna comportarsi nella separazione chiama subito 051 6447838ACRCHIOBELLO-SPEARAZIONE

AVVOCATO-RECUPERO-CREDITI-BOLOGNA-AZIENDE-3

SEPARAZIONE BOLOGNA MANTENIMENTO FIGLI MINORI

COME CALCOLARE IL MANTENIMENTO DEI FIGLI MINORI? COM SI CALCOLA CON QUALI ELEMENTI ?SEPARAZIONE BOLOGNA MANTENIMENTO FIGLI MINORI AffiDAti SuBiTo ChiAma 0516447838 come si calcola come bisogna comportarsi nella separazione chiama subito 051 6447838

DA COSA DIPENDE? DA COSA VIENE DETERMINATO?

n tema di affidamento dei figli minori, la regola generale attualmente in vigore, da disattendere nei casi in cui vi sia l’evidente inidoneità ed inadeguatezza di uno dei genitori, è quella dell’affidamento condiviso, applicabile sia nell’ambito dei giudizi di separazione e di divorzio, sia nei procedimenti relativi l’ affidamento di figli nati da coppie non coniugate.

L’obbligo dei genitori di mantenere i figli (artt. 147 e 148 c.c.) sussiste per il solo fatto di averli generati e prescinde da qualsivoglia domanda, sicché nell’ipotesi in cui, al momento della nascita, il figlio sia riconosciuto da uno solo dei genitori, tenuto perciò a provvedere per intero al suo mantenimento, non viene meno l’obbligo dell’altro per il periodo anteriore alla dichiarazione giudiziale di paternità o maternità naturale, essendo sorto sin dalla nascita il diritto del figlio naturale ad essere mantenuto, istruito ed educato nei confronti di entrambi i genitori. L’obbligo di mantenere il figlio, posto a carico del genitore dall’art. 147 c.c. non cessa con la maggiore età, ma si protrae fino a che il figlio medesimo sia in grado di provvedere alle proprie esigenze, oppure versi in colpa per non essersi messo in condizione o per essersi rifiutato di procurarsi un proprio reddito mediante l’esercizio di un’attività lavorativa. Pertanto, al fine di sottrarsi all’obbligo di mantenimento, il genitore non può limitarsi ad invocare la maggiore età del figlio, ma deve provare che quest’ultimo è in grado di mantenersi o, in caso contrario, che è responsabile della detta situazione. Per contro, nel caso di divorzio dei genitori, per il figlio convivente e mantenuto da uno di essi, è lo stesso che voglia ottenere il contributo dell’altro genitore a dover provare il persistente bisogno di mantenimento del figlio. L’obbligo di mantenimento dei figli minori ex art. 148 c.c. spetta primariamente e integralmente ai loro genitori sicché, se uno dei due non possa o non voglia adempiere al proprio dovere, l’altro, nel preminente interesse dei figli, deve far fronte per intero alle loro esigenze con tutte le sue sostanze patrimoniali e sfruttando tutta la propria capacità di lavoro, salva la possibilità di convenire in giudizio l’inadempiente per ottenere un contributo proporzionale alle condizioni economiche globali di costui; pertanto l’obbligo degli ascendenti di fornire ai genitori i mezzi necessari affinché possano adempiere i loro doveri nei confronti dei figli – che investe contemporaneamente tutti gli ascendenti di pari grado di entrambi i genitori – va inteso non solo nel senso che l’obbligazione degli ascendenti è subordinata e, quindi, sussidiaria rispetto a quella, primaria, dei genitori, ma anche nel senso che agli ascendenti non ci si possa rivolgere per un aiuto economico per il solo fatto che uno dei due genitori non dia il proprio contributo al mantenimento dei figli, se l’altro genitore è in grado di mantenerli; così come il diritto agli alimenti ex art. 433 c.c., legato alla prova dello stato di bisogno e dell’impossibilità di reperire attività lavorativa, sorge solo qualora i genitori non siano in grado di adempiere al loro diretto e personale obbligo.

Il figlio maggiorenne che agisce per il riconoscimento del diritto al mantenimento nei confronti di uno dei genitori deve allegare il fatto costitutivo della propria mancanza di indipendenza economica trattandosi di una condizione legittimamente l’azione promossa.

 

 

Secondo le regole degli artt. 147 e 148 c.c., non cessa, “ipso facto”, con il raggiungimento della maggiore età da parte di questi ultimi, ma perdura, immutato, finché il genitore interessato alla declaratoria della cessazione dell’obbligo stesso non dia la prova che il figlio ha raggiunto l’indipendenza economica, ovvero che il mancato svolgimento di un’attività economica dipende da un atteggiamento di inerzia ovvero di rifiuto ingiustificato dello stesso.

genitore separato di concorrere al mantenimento del figlio –

 

affido-condiviso-affido-esclusivo

affido condiviso-separazioni Bologna

 che non cessa automaticamente con il raggiungimento della maggiore età da parte di quest’ultimo ma perdura finché il genitore interessato non dia prova che il figlio ha raggiunto l’indipendenza economica, ovvero è stato posto nelle concrete condizioni per potere essere economicamente autosufficiente, senza averne però tratto utile profitto per sua colpa o per sua scelta -, il raggiungimento dell’indipendenza economica da parte del figlio non è dimostrato né dal mero conseguimento di un titolo di studio universitario né dalla mera celebrazione di un matrimonio cui non consegua la costituzione di una nuova entità familiare autonoma e finanziariamente indipendente (nella specie, essendo anche il coniuge non autosufficiente).

Il provvedimento del Tribunale per i minorenni di sospensione dalla potestà non esonera i genitori adottivi dagli oneri economici, derivanti dall’obbligo di mantenimento del minore su di esso gravante, cui sono tenuti in forza del combinato disposto dell’art. 147 c.c. e dell’art. 48 della legge 4 maggio 1983, n. 184 a prescindere dall’esercizio della potestà, tant’è che tale obbligo permane, a talune condizioni, anche in caso di raggiungimento della maggiore età del figlio. Ne consegue che in caso di allontanamento del minore adottato dal nucleo familiare e di suo collocamento in una casa famiglia, le spese di ricovero rimangono a carico dei genitori adottivi, nei cui confronti il Comune, che le abbia anticipate, può rivalersi, salvo che essi alleghino e dimostrino lo stato d’indigenza.

In tema di obbligo del genitore di concorrere al mantenimento del figlio — che non cessa ipso facto con il raggiungimento della maggiore età da parte di quest’ultimo, ma perdura, immutato, finché il genitore interessato alla declaratoria della cessazione dell’obbligo stesso non dia la prova che il figlio ha raggiunto l’indipendenza economica, ovvero è stato posto nelle concrete condizioni per potere essere economicamente autosufficiente, senza averne però tratto utile profitto per sua colpa o per sua (discutibile) scelta — , il giudice di merito non può prefissare un termine a tale obbligo di mantenimento, atteso che il limite di persistenza dello stesso va determinato, non sulla base di un termine astratto (ancorché desunto, come nel caso, dalla media della durata degli studi in una determinata facoltà e dalla normalità del tempo mediamente occorrente ad un giovane laureato, in una data realtà economica, affinché questo possa trovare impiego), bensì sulla base (soltanto) del fatto che il figlio, malgrado i genitori gli abbiano assicurato le condizioni necessarie (e sufficienti) per concludere gli studi intrapresi e conseguire il titolo indispensabile ai fini dell’accesso alla professione auspicata, non abbia saputo trarne profitto, per inescusabile trascuratezza o per libera (ma discutibile) scelta delle opportunità offertegli, ovvero non sia stato in grado di raggiungere l’autosufficienza economica per propria colpa. (Nel caso di specie, il giudice di merito aveva stabilito che l’obbligo del padre di mantenimento della figlia, di ventiquattro anni e mezzo, frequentante la facoltà di biologia e con circa la metà degli esami sostenuti, sarebbe cessato «con il compimento da parte di questa del ventiseiesimo anno di età»).AAEE5

Il mantenimento del figlio maggiorenne convivente è da escludere quando quest’ultimo, ancorché allo stato non autosufficiente economicamente, abbia in passato espletato attività lavorativa, così dimostrando il raggiungimento di un’adeguata capacità e determinando la cessazione del corrispondente obbligo di mantenimento da parte del genitore, atteso che non può avere rilievo il successivo abbandono dell’attività lavorativa da parte del figlio, trattandosi di una scelta che, se determina l’effetto di renderlo privo di sostentamento economico, non può far risorgere un obbligo di mantenimento i cui presupposti erano già venuti meno, ferma restando invece l’obbligazione alimentare, fondata su presupposti affatto diversi e azionabile direttamente dal figlio e non già dal genitore convivente.

AVVOCATO PER SEPARAZIONI BOLOGNA

AVVOCATO PER SEPARAZIONI BOLOGNA

L’obbligo dei genitori di mantenere la prole sussiste per il solo fatto di averla generata e prescinde da ogni situazione del giudice al riguardo. Pertanto, qualora il genitore affidatario del figlio minore consenta che il medesimo vada a vivere con l’altro genitore, è tenuto a concorrere al suo mantenimento anche prima ed indipendentemente da un provvedimento di modifica delle condizioni della separazione o del divorzio, potendo agire l’altro genitore, in caso d’inosservanza dell’obbligo, per l’attribuzione di un assegno a partire dalla data della domanda, e per il rimborso di quanto dovuto dall’onerato per il periodo precedente, tenendo al riguardo presente che a differenza del primo provvedimento, che mirando a tutelare il minore può essere adottato anche d’ufficio dal giudice, il secondo attiene alla definizione dei rapporti fra debitori solidali, e presuppone, perciò, la formulazione di una specifica richiesta da parte dell’avente diritto.

L’obbligo imposto dall’art. 147 c.c. ad entrambi i coniugi di mantenere, istruire ed educare la prole si riverbera nei rapporti esterni, con la conseguenza che, in ipotesi di obbligazioni derivanti dal soddisfacimento di esigenze primarie della famiglia, quali in particolare la cura della salute (nella specie: prestazioni sanitarie erogate da una struttura sanitaria al figlio minorenne) deve riconoscersi il potere dell’uno e dell’altro coniuge di fronte ai terzi, in virtù di una mandato tacito, di compiere gli atti occorrenti e di assumere le correlative obbligazioni con effetti vincolanti per entrambi, in deroga al principio secondo cui soltanto il coniuge che ha personalmente stipulato l’obbligazione risponde del debito contratto.

Anche in caso di separazione personale tra coniugi, l’obbligo dei genitori di concorrere tra loro, secondo le regole di cui all’art. 148 c.c., al mantenimento dei figli non cessa automaticamente con il raggiungimento, da parte di questi, della maggiore età, ma persiste finché il figlio stesso non abbia raggiunto l’indipendenza economica (o sia stato avviato ad attività lavorativa con concreta prospettiva di indipendenza economica), ovvero finché non sia provato che, posto nelle concrete condizioni per poter addivenire alla autosufficienza economica, egli non ne abbia, poi, tratto profitto per sua colpa. Non può ritenersi, peraltro, idonea ad esonerare il genitore non convivente dall’obbligo di mantenimento la profferta di una qualsiasi occasione di lavoro eventualmente rifiutata dal figlio, dovendo essa risultare, per converso, del tutto idonea rispetto alle concrete e ragionevoli aspettative del giovane, sì da far ritenere il suo eventuale rifiuto privo di qualsivoglia, accettabile giustificazione (principio affermato dalla S.C. in relazione al rifiuto — ritenuto, nella specie, legittimo, contrariamente a quanto stabilito dal giudice di merito — opposto dal figlio ventenne di genitori separati ad un’offerta d’ingaggio per un anno, e per la somma di ottocentomila lire mensili più vitto ed alloggio, ricevuto da una società di pallacanestro. La corte di legittimità, nel cassare la sentenza, ha, ancora, osservato che, in essa, mancava ogni valutazione tanto in ordine alla precarietà dell’offerta quanto alla ragionevolezza delle aspirazioni del giovane, che vi aveva rinunciato per non sacrificare l’anno scolastico — V liceo scientifico — da lui frequentato).

Il genitore, il quale contesti la sussistenza del proprio obbligo di mantenimento nei confronti dei figli maggiorenni che non svolgano attività lavorativa retribuita, è tenuto a fornire la prova che ciò dipenda da una condotta colpevole del figlio che persista in un atteggiamento di inerzia nella ricerca di un lavoro compatibile con le sue attitudini, rifiuti le occasioni che gli vengano offerte o abbandoni senza valide giustificazioni il posto di lavoro da esso occupato (nella specie è stato ritenuto giustificato l’abbandono volontario del lavoro nell’azienda paterna da parte del figlio, cui veniva corrisposta una retribuzione effettiva inferiore alla retribuzione sindacale indicata sulla busta paga).

L’obbligo di mantenere il figlio, posto a carico del genitore dall’art. 147 c.c. non cessa con la maggiore età, ma si protrae fino a che il figlio medesimo sia in grado di provvedere alle proprie esigenze, oppure versi in colpa per non essersi messo in condizione o per essersi rifiutato di procurarsi un proprio reddito mediante l’esercizio di un’attività lavorativa. Pertanto, al fine di sottrarsi all’obbligo di mantenimento, il genitore non può limitarsi ad invocare la maggiore età del figlio, ma deve provare che quest’ultimo è in grado di mantenersi o, in caso contrario, che è responsabile della detta situazione. Per contro, nel caso di divorzio dei genitori, per il figlio convivente e mantenuto da uno di essi, è lo stesso che voglia ottenere il contributo dell’altro genitore a dover provare il persistente bisogno di mantenimento del figlio.

 

Al minore verrà poi assegnata la collocazione prevalente presso un genitore, garantendo all’altro delle modalità minime che consentano di trascorrere del tempo con il figlio.

avvocato-Bologna

avvocato oblogna reato diffamazione

Osserva il ricorrente che l’ammontare del contributo mensile per il mantenimento dei figli di cui risulta ora onerato è stato raddoppiato dalla Corte territoriale, rispetto a quanto deciso in primo grado, proprio sulla base della prova documentale consistente nella relazione investigativa, che non avrebbe potuto essere utilizzata perchè acquisita in violazione delle norme procedurali di cui all’art. 345 c.p.c., comma 3, e art. 356 c.p.c.. Afferma l’impugnante, inoltre, che l’odierna controricorrente non ha chiarito in alcun modo cosa le abbia impedito di produrre una simile relazione in precedenza, nel corso del primo o secondo grado del giudizio. Il ruolo di “coadiuvante” svolti da ricorrente nella impresa di famiglia, richiamato dalla Corte d’Appello sulla base della relazione investigativa acquisita, peraltro, era già stato esaminato nel primo grado del giudizio, nel corso del quale erano state anche disposte ed espletate le indagini di polizia tributaria sui redditi, sul patrimonio e sul tenore di vita delle parti. Dalla stessa relazione la Corte territoriale ha desunto che il reddito del C. non si limita alla percezione di una modesta pensione, risultando proprietario di unità immobiliari. La Corte di merito afferma pure, sempre sul fondamento della relazione investigativa, che l’odierno ricorrente “ha a disposizione un’auto BMW”, sintomo rivelatore di una non indifferente capacità patrimoniale. Il motivo di ricorso si appalesa infondato, in considerazione delle esigenze e finalità pubblicistiche di tutela degli interessi morali e materiali della prole, che sono sottratte all’iniziativa e alla disponibilità delle parti, ed in virtù delle quali è fatto sempre salvo il potere del giudice di adottare d’ufficio, in ogni stato e grado del giudizio di merito, tutti i provvedimenti necessari per la migliore protezione dei figli, ivi compresi quelli di attribuzione e determinazione del quantum del contributo di mantenimento da porre a carico del genitore non affidatario (cfr. Cass. sez. 1^, sent. 13.01.2004, n. 270; Cass. sez. 1^, sent. 22.06.1999, n. 6312). E’ orientamento consolidato e condivisibile di questa Corte di legittimità, e si intende pertanto assicurarvi continuità, quello secondo cui “la L. n. 898 del 1970, art. 6, comma 9”, così “come l’art. 155 c.c., comma 7, in materia di separazione, disponendo che i provvedimenti relativi all’affidamento dei figli e al contributo per il loro mantenimento possono essere diversi rispetto alle domande delle parti o al loro accordo, ed emessi dopo l’assunzione di mezzi di prova dedotti dalle parti o disposti d’ufficio dal giudicè, opera una deroga alle regole generali sull’onere della prova, attribuendo al giudice poteri istruttori di ufficio per finalità di natura pubblicistica”, con la conseguenza che le domande delle parti non possono essere respinte in relazione al profilo della mancata dimostrazione degli assunti sui quali si fondano e che i provvedimenti da emettere, da parte del giudice, devono essere ancorati ad una “adeguata verifica delle condizioni patrimoniali dei genitori e delle esigenze di vita dei figli esperibile anche di ufficio”: Cass. sez. 1^, sent. 12.12.2005, n. 27391.ACHI5scritta

 

SEPARAZIONE BOLOGNA MANTENIMENTO FIGLI MINORI AffiDAti SuBiTo ChiAma 0516447838 come si calcola come bisogna comportarsi nella separazione chiama subito 051 6447838 civile, sez. I, 24/08/2018, (ud. 30/05/2018, dep.24/08/2018), n. 21178

avvocato-per-fare-separazione-Bologna-1

TRIBUNALE BOLOGNA AFFIDO FIGLI SEPARAZIONE IMOLA BAZZANO SAN PIETRO IN CASALE MALALBERGO

FATTI DI CAUSA

 

 

le questioni oggetto del presente giudizio attengono alla quantificazione dell’importo dell’assegno paterno, dovuto a titolo di contributo per il mantenimento dei figli, nonchè alla mancata audizione di un figlio di età minore, ma ormai prossimo a divenire maggiorenne. Il Tribunale di Ivrea, con sentenza del 15.2.2012, ha pronunciato la separazione dei coniugi, originariamente richiesta dalla moglie, rigettando la domanda di addebito introdotta dal marito. Ha affidato alla madre entrambi i figli minori, due maschi nati rispettivamente il 31.12.2000 e l’1.5.1999, – quest’ultimo oramai divenuto maggiorenne, pertanto – prevedendo che gli incontri con il padre si svolgessero secondo modalità protette e fissando un assegno, quale contributo del padre per il mantenimento dei figli, pari a complessivi Euro 350,00 mensili. Proponeva appello il marito e, per quanto ancora di interesse, insisteva per la dichiarazione di addebito della separazione alla moglie, contestando pure l’affidamento dei figli alla sola madre. Nel corso del giudizio di secondo grado veniva prevista, e poi incrementata, la facoltà di libera frequentazione dei figli con il padre. La Corte territoriale non ammetteva le prove testimoniali articolate dalle parti, e stimava inopportuno procedere all’ascolto dei minori, ritenendo che gli stessi fossero oggetto di pressioni da parte di entrambi i genitori, come riferito dagli specialisti che li seguivano. Con ordinanza del 14.11.2014, la Corte di merito disponeva l’affidamento dei figli minori ad entrambi i genitori e, preso atto che il figlio maggiore intendeva frequentare la scuola presso il Comune di residenza del padre, ne disponeva il collocamento prevalente presso di lui. La Corte d’Appello poi, definendo il grado di giudizio, confermava l’affidamento condiviso dei figli ai genitori. Disponeva il ricollocamento del figlio maggiore presso la madre. Fissava in Euro 350,00 il contributo mensile paterno per il mantenimento di ciascun figlio ritenendo, tra l’altro, potersi riconoscere valore indiziario ad una relazione investigativa prodotta dalla difesa della moglie, che stimava potesse concorrere a far ritenere che il reddito a disposizione del marito fosse maggiore del dichiarato, consistente in una pensione pari ad Euro 960,00 mensili circa. Avverso la decisione della Corte d’Appello di Torino ha proposto ricorso il marito, affidandosi a due motivi. Resiste con controricorso la moglie. · Diritto RAGIONI DELLA DECISIONE 1.1. – Con il primo motivo di ricorso l’impugnante, dichiarando di proporre la propria censura ai sensi dell’art. 360 c.p.c., comma 1, n. 3, contesta la violazione o falsa applicazione degli artt. 345 e 356 c.p.c., in conseguenza dell’acquisizione, nel corso del secondo grado del giudizio, di una relazione investigativa tardivamente prodotta dalla controparte, cui la Corte territoriale ha attribuito valore indiziario ai fini della stima dei redditi del deducente e della conseguente quantificazione dell’assegno di cui è stato onerato per il mantenimento dei figli. 1.2. – Mediante il secondo motivo di impugnazione il ricorrente, proponendo la propria censura ai sensi dell’art. 360, comma primo, n. 4, cod. proc. civ., contesta il “difetto di motivazione” cui è conseguita la “nullità del procedimento di secondo grado per mancata audizi3ne del minore”, ai sensi dell’art. 337 octies c.c.. 2.1. – Con il primo motivo di ricorso, l’impugnante censura la Corte di merito per aver acquisito e ritenuto utilizzabile per la decisione, nell’ambito della quale ha attribuito alla stessa un significativo rilievo indiziario, una relazione investigativa privata circa la sua partecipazione ai redditi di una impresa di famiglia, prodotta soltanto in sede di precisazione delle conclusioni nel grado di appello, non “vallata da esame testimoniale del redattore e nell’assenza del necessario contraddittorio. Osserva il ricorrente che l’ammontare del contributo mensile per il mantenimento dei figli di cui risulta ora onerato è stato raddoppiato dalla Corte territoriale, rispetto a quanto deciso in primo grado, proprio sulla base della prova documentale consistente nella relazione investigativa, che non avrebbe potuto essere utilizzata perchè acquisita in violazione delle norme procedurali di cui all’art. 345 c.p.c., comma 3, e art. 356 c.p.c.. Afferma l’impugnante, inoltre, che l’odierna controricorrente non ha chiarito in alcun modo cosa le abbia impedito di produrre una simile relazione in precedenza, nel corso del primo o secondo grado del giudizio. Il ruolo di “coadiuvante” svolti da ricorrente nella impresa di famiglia, richiamato dalla Corte d’Appello sulla base della relazione investigativa acquisita, peraltro, era già stato esaminato nel primo grado del giudizio, nel corso del quale erano state anche disposte ed espletate le indagini di polizia tributaria sui redditi, sul patrimonio e sul tenore di vita delle parti. Dalla stessa relazione la Corte territoriale ha desunto che il reddito del C. non si limita alla percezione di una modesta pensione, risultando proprietario di unità immobiliari. La Corte di merito afferma pure, sempre sul fondamento della relazione investigativa, che l’odierno ricorrente “ha a disposizione un’auto BMW”, sintomo rivelatore di una non indifferente capacità patrimoniale. Il motivo di ricorso si appalesa infondato, in considerazione delle esigenze e finalità pubblicistiche di tutela degli interessi morali e materiali della prole, che sono sottratte all’iniziativa e alla disponibilità delle parti, ed in virtù delle quali è fatto sempre salvo il potere del giudice di adottare d’ufficio, in ogni stato e grado del giudizio di merito, tutti i provvedimenti necessari per la migliore protezione dei figli, ivi compresi quelli di attribuzione e determinazione del quantum del contributo di mantenimento da porre a carico del genitore non affidatario (cfr. Cass. sez. 1^, sent. 13.01.2004, n. 270; Cass. sez. 1^, sent. 22.06.1999, n. 6312). E’ orientamento consolidato e condivisibile di questa Corte di legittimità, e si intende pertanto assicurarvi continuità, quello secondo cui “la L. n. 898 del 1970, art. 6, comma 9”, così “come l’art. 155 c.c., comma 7, in materia di separazione, disponendo che i provvedimenti relativi all’affidamento dei figli e al contributo per il loro mantenimento possono essere diversi rispetto alle domande delle parti o al loro accordo, ed emessi dopo l’assunzione di mezzi di prova dedotti dalle parti o disposti d’ufficio dal giudicè, opera una deroga alle regole generali sull’onere della prova, attribuendo al giudice poteri istruttori di ufficio per finalità di natura pubblicistica”, con la conseguenza che le domande delle parti non possono essere respinte in relazione al profilo della mancata dimostrazione degli assunti sui quali si fondano e che i provvedimenti da emettere, da parte del giudice, devono essere ancorati ad una “adeguata verifica delle condizioni patrimoniali dei genitori e delle esigenze di vita dei figli esperibile anche di ufficio”: Cass. sez. 1^, sent. 12.12.2005, n. 27391. La Suprema Corte, del resto, ha avuto pure modo di chiarire che “la L. n. 898 del 1970, art. 5, comma 9 – il quale stabilisce che, in caso di contestazioni, il tribunale dispone indagini sui redditi e patrimoni delle parti, valendosi, se del caso, anche della polizia tributaria – ed il successivo art. 6, comma 9 – il quale dispone che i provvedimenti in materia di contributo per il mantenimento dei figli minori debbono essere emessi dopo l’assunzione di mezzi di prova dedotti dalle parti o disposti d’ufficio dal giudice – introducendo il potere di disporre indagini ed assumere mezzi di prova” (anche) “d’ufficio, hanno operato una chiara deroga alle regole generali sull’onere della prova, la quale importa che le istanze delle parti relative al riconoscimento ed alla determinazione dell’assegno divorzile o del contributo di mantenimento non possono essere respinte sotto il profilo della mancata dimostrazione, da parte dell’istante, degli assunti sui quali le richieste sono basate” (Cass. sez. 1^, sent. 03.07.1996, n. 6087), tutte quelle volte che il giudice sia comunque in condizione di desumere aliunde l’attendibilità del dato (anche se) prospettato dalla parte. Il motivo di ricorso risulta, pertanto, inammissibile. 2.2. – Il ricorrente contesta con il secondo motivo di ricorso, invocando la violazione dell’art. 337 octies c.c., che la Corte d’Appello non ha provveduto a disporre l’audizione dei minori, nel riformare nuovamente la disciplina dell’affido e la collocazione dei figli, nel senso di fissare il collocamento anche del primogenito presso la madre, nonostante questi avesse mostrato di voler vivere con il padre. Innanzitutto occorre evidenziare il difetto di rigore in cui incorre la parte nella redazione del motivo, mediante il quale contesta vizi eterogenei (nullità della sentenza, vizio di motivazione, configurando, invero, anche una pretesa violazione di legge). In ogni caso, la motivazione circa la mancata audizione dell’allora minore viene fornita dalla Corte territoriale. Scrive infatti quest’ultima che, “con provvedimento in data 11.7.2014”, era stato “rilevato l’evidente disagio e condizionamento in cui si trovavano i minori”, e ciò induceva a ritenere “inopportuno procedere all’audizione dei medesimi…” (sent. C. d’A., p. 5). Non solo:, proprio in riferimento al figlio Federico, ora maggiorenne, in relazione al quale la critica del ricorrente più specificamente si concentra, la Corte di merito ha rilevato come “il riscontro nell’aggiornamento richiesto al Servizio di Psicologia imponga di ripristinare la collocazione di Federico presso la madre… la decisione si fonda sull’evidente condizionamento dei minori che non può, evidentemente, trovare rimedio nell’audizione dei medesimi bensì soltanto nella valutazione tecnica da parte di professionista che interpreti, autenticamente, adesioni e rifiuti” (sent. C. d’A., p. 7 s.). Del resto la Suprema Corte ha già avuto occasione di precisare che, proprio in tema di separazione personale tra coniugi, l’audizione del minore… – direttamente da parte del giudice ovvero, su mandato di questi, mediante gli uffici di un consulente o del personale dei servizi sociali – costituisce adempimento previsto a pena di nullità ove si assumano provvedimenti che lo riguardino, salvo che il giudice non ritenga, con specifica e circostanziata motivazione, l’esame manifestamente superfluo o in contrasto con l’interesse del minore(Cass. sez. I, sent. n. 19327 del 29/09/2015) Nel caso di specie il minore è stato sentito dagli specialisti del Servizio di psicologia che lo seguivano e ne hanno riferito all’Autorità giudiziaria, e la Corte territoriale ha chiaramente esplicitato le ragioni per le quali appariva inopportuna l’audizione diretta da parte del giudice. Ai chiari argomenti proposti dalla Corte territoriale, il ricorrente non propone una critica specifica, ed in relazione a questo profilo il motivo di ricorso, per il resto infondato, deve essere dichiarato inammissibile. In conclusione, il ricorso deve essere respinto. Le spese di lite seguono la soccombenza, e sono liquidate come quantificate in dispositivo. · PQM P.Q.M. La Corte rigetta il ricorso proposto da C.S., che condanna al pagamento delle spese di lite in favore di D.E.M.A., e le liquida in complessivi Euro 2.200,00 per compensi, oltre alle spese forfettarie nella misura del 15 per cento, agli esborsi liquidati in Euro 200,00, ed agli accessori di legge. Dispone, ai sensi del D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196, art. 52, comma 5, che, in caso di riproduzione per la diffusione della presente decisione, le generalità e gli altri dati identificativi delle parti e dei soggetti menzionati siano omessi. Così deciso in Roma, il 30 maggio 2018. Depositato in Cancelleria il 24 agosto 2018ATS1

SEPARAZIONE BOLOGNA MANTENIMENTO FIGLI MINORI AffiDAti SuBiTo ChiAma 0516447838 come si calcola come bisogna comportarsi nella separazione chiama subito 051 6447838

Alto Reno Terme separazione, divorzio, avvocato divorzista ,affido figli,casa coniugale

 

Anzola dell’Emilia separazione, divorzio, avvocato divorzista ,affido figli,casa coniugale

 

 

Argelato separazione, divorzio, avvocato divorzista ,affido figli,casa coniugale

 

 

Baricella separazione, divorzio, avvocato divorzista ,affido figli,casa coniugale

 

 

Bentivoglio separazione, divorzio, avvocato divorzista ,affido figli,casa coniugale

 

 

Bologna separazione, divorzio, avvocato divorzista ,affido figli,casa coniugale

 

 

Borgo Tossignano separazione, divorzio, avvocato divorzista ,affido figli,casa coniugale

 

 

Budrio separazione, divorzio, avvocato divorzista ,affido figli,casa coniugale

 

 

Calderara di Reno separazione, divorzio, avvocato divorzista ,affido figli,casa coniugale

 

 

Camugnano separazione, divorzio, avvocato divorzista ,affido figli,casa coniugale

 

 

Casalecchio di Reno separazione, divorzio, avvocato divorzista ,affido figli,casa coniugale

 

 

Casalfiumanese separazione, divorzio, avvocato divorzista ,affido figli,casa coniugale

 

 

Castel d’Aiano separazione, divorzio, avvocato divorzista ,affido figli,casa coniugale

 

 

Castel del Rio separazione, divorzio, avvocato divorzista ,affido figli,casa coniugale

 

 

Castel di Casio separazione, divorzio, avvocato divorzista ,affido figli,casa coniugale

 

 

Castel Guelfo di Bologna separazione, divorzio, avvocato divorzista ,affido figli,casa coniugale

 

 

Castel Maggiore separazione, divorzio, avvocato divorzista ,affido figli,casa coniugale

 

 

Castel San Pietro Terme separazione, divorzio, avvocato divorzista ,affido figli,casa coniugale

 

 

Castello d’Argile separazione, divorzio, avvocato divorzista ,affido figli,casa coniugale

 

 

Castenaso separazione, divorzio, avvocato divorzista ,affido figli,casa coniugale

 

 

Castiglione dei Pepoli separazione, divorzio, avvocato divorzista ,affido figli,casa coniugale

 

 

Crevalcore separazione, divorzio, avvocato divorzista ,affido figli,casa coniugale

 

 

Dozza separazione, divorzio, avvocato divorzista ,affido figli,casa coniugale

 

 

Fontanelice separazione, divorzio, avvocato divorzista ,affido figli,casa coniugale

 

 

Gaggio Montano separazione, divorzio, avvocato divorzista ,affido figli,casa coniugale

 

 

Galliera separazione, divorzio, avvocato divorzista ,affido figli,casa coniugale

 

 

Granarolo dell’Emilia separazione, divorzio, avvocato divorzista ,affido figli,casa coniugale

 

 

Grizzana Morandi separazione, divorzio, avvocato divorzista ,affido figli,casa coniugale

 

 

Imola separazione, divorzio, avvocato divorzista ,affido figli,casa coniugale

 

 

Lizzano in Belvedere separazione, divorzio, avvocato divorzista ,affido figli,casa coniugale

 

 

Loiano separazione, divorzio, avvocato divorzista ,affido figli,casa coniugale

 

 

Malalbergo separazione, divorzio, avvocato divorzista ,affido figli,casa coniugale

 

 

Marzabotto separazione, divorzio, avvocato divorzista ,affido figli,casa coniugale

 

 

Medicina separazione, divorzio, avvocato divorzista ,affido figli,casa coniugale

 

 

Minerbio separazione, divorzio, avvocato divorzista ,affido figli,casa coniugale

 

 

Molinella separazione, divorzio, avvocato divorzista ,affido figli,casa coniugale

 

 

Monghidoro separazione, divorzio, avvocato divorzista ,affido figli,casa coniugale

 

 

Monte San Pietro separazione, divorzio, avvocato divorzista ,affido figli,casa coniugale

 

 

Monterenzio separazione, divorzio, avvocato divorzista ,affido figli,casa coniugale

 

 

Monzuno separazione, divorzio, avvocato divorzista ,affido figli,casa coniugale

 

 

Mordano separazione, divorzio, avvocato divorzista ,affido figli,casa coniugale

 

 

Ozzano dell’Emilia separazione, divorzio, avvocato divorzista ,affido figli,casa coniugale

 

 

Pianoro separazione, divorzio, avvocato divorzista ,affido figli,casa coniugale

 

 

Pieve di Cento separazione, divorzio, avvocato divorzista ,affido figli,casa coniugale

 

 

Sala Bolognese separazione, divorzio, avvocato divorzista ,affido figli,casa coniugale

 

 

San Benedetto V. di S. separazione, divorzio, avvocato divorzista ,affido figli,casa coniugale

 

 

San Giorgio di Piano separazione, divorzio, avvocato divorzista ,affido figli,casa coniugale

 

 

San Giovanni in Persiceto separazione, divorzio, avvocato divorzista ,affido figli,casa coniugale

 

 

San Lazzaro di Savena separazione, divorzio, avvocato divorzista ,affido figli,casa coniugale

 

 

San Pietro in Casale separazione, divorzio, avvocato divorzista ,affido figli,casa coniugale

 

Sant’Agata Bolognese separazione, divorzio, avvocato divorzista ,affido figli,casa coniugale

 

 

Sasso Marconi separazione, divorzio, avvocato divorzista ,affido figli,casa coniugale

 

 

Valsamoggia separazione, divorzio, avvocato divorzista ,affido figli,casa coniugale

 

 

Vergato separazione, divorzio, avvocato divorzista ,affido figli,casa coniugale

 

 

Zola Predosa separazione, divorzio, avvocato divorzista ,affido figli,casa coniugale