STUDIO LEGALE BOLOGNA E PROVINCIA SEPARAZIONI E DIVORZI AFFIDO FIGLI
STUDIO LEGALE BOLOGNA E PROVINCIA SEPARAZIONI E DIVORZI AFFIDO FIGLI si occupa della gestione delle posizioni della crisi famigliare dal divorzio alla separazione sia cosensuali che giudiziali, sia delle questioni e liti relative all’ffido dei figli minori tra i coniugi
La separazione coniugale e l’affido condiviso sono temi complessi e delicati, che riguardano le dinamiche interne di una famiglia, i rapporti tra genitori e figli, e il delicato equilibrio tra doveri e diritti di tutte le parti coinvolte. In questo saggio, esamineremo approfonditamente il concetto di separazione coniugale, gli aspetti dell’affido condiviso e il suo impatto sui membri della famiglia, nonché gli aspetti legali coinvolti. Esploreremo anche i benefici e le sfide dell’affido condiviso e il modo in cui può essere gestito per il benessere dei bambini coinvolti.
La separazione coniugale è un evento profondamente emotivo e spesso doloroso, che coinvolge la dissoluzione del legame matrimoniale tra due persone. È una decisione importante che può essere influenzata da vari fattori, tra cui incompatibilità di carattere, conflitti irrisolvibili, tradimenti o problemi finanziari. In molti casi, le coppie si separano con l’intento di porre fine alla loro relazione e intraprendere strade diverse. La decisione può essere difficile, soprattutto quando ci sono figli coinvolti, poiché le loro vite sono direttamente collegate a quelle dei genitori.
L’affido condiviso è un’opzione che viene spesso presa in considerazione quando una coppia con figli decide di separarsi. In questo contesto, l’affido condiviso si riferisce alla situazione in cui entrambi i genitori partecipano attivamente all’educazione e alla cura dei loro figli, nonostante vivano in luoghi separati. A differenza dell’affido esclusivo, in cui uno dei genitori detiene la responsabilità principale del bambino, l’affido condiviso mira a garantire che entrambi i genitori abbiano un ruolo significativo nella vita dei loro figli.
L’affido condiviso offre diversi vantaggi sia per i genitori che per i bambini. Per i genitori, questa opzione consente di mantenere una connessione continua con i loro figli e di partecipare attivamente alle loro esperienze quotidiane. Ciò può ridurre il senso di perdita e di separazione che spesso accompagna la fine di una relazione e promuovere una comunicazione continua tra i genitori. Inoltre, l’affido condiviso può distribuire in modo più equo le responsabilità e i doveri genitoriali, alleggerendo il carico emotivo e finanziario per entrambi.
Per i bambini, l’affido condiviso offre la possibilità di mantenere una relazione significativa con entrambi i genitori. Questo può essere estremamente benefico per il loro sviluppo emotivo e psicologico, poiché la presenza di entrambi i genitori può fornire un senso di stabilità e sicurezza. Inoltre, i bambini che crescono in un ambiente condiviso tra entrambi i genitori tendono ad avere una maggiore autostima, un senso di identità più forte e relazioni più positive con gli altri.
Tuttavia, nonostante i vantaggi, l’affido condiviso può presentare anche delle sfide significative. Ad esempio, richiede una comunicazione aperta e collaborativa tra i genitori, il che può essere difficile se la separazione è avvenuta a causa di conflitti o risentimenti. Inoltre, il passaggio tra due case diverse può essere stressante per i bambini, specialmente se non gestito adeguatamente dai genitori.
La gestione di un affidamento condiviso richiede una cooperazione continua tra i genitori e spesso un’adattabilità ai cambiamenti nelle circostanze di vita. Per esempio, può essere necessario modificare gli accordi di affido in base alle esigenze dei bambini e delle famiglie nel tempo. La flessibilità è fondamentale per far fronte alle sfide che possono sorgere lungo il percorso.
Dal punto di vista legale, i dettagli specifici dell’affido condiviso possono variare a seconda delle giurisdizioni. In molti paesi, i tribunali tendono a favorire l’affido condiviso come l’opzione migliore quando entrambi i genitori sono idonei a prendersi cura dei figli. Le decisioni relative all’affido condiviso tengono conto del benessere dei bambini come priorità principale.
STUDIO LEGALE BOLOGNA E PROVINCIA SEPARAZIONI E DIVORZI AFFIDO FIGLI per separazioni consensuali e giudiziali
Come affermato dalla Giurisprudenza della Corte di Cassazione, la nuova disciplina della separazione giudiziale dei coniugi, introdotta con la riforma del diritto di famiglia di cui alla legge 19 maggio 1975 n. 151, ha disancorato l’addebitabilità della separazione stessa da ipotesi tipiche e tassative di colpa ed ha ampliato il campo di indagine, per la ricerca delle responsabilità della rottura del consorzio coniugale, con riferimento all’intera area dei doveri nascenti dal matrimonio. Pertanto, il giudice del merito, richiesto di dichiarare a quale dei coniugi sia addebitabile la separazione, ancorché accerti a carico di uno di essi un comportamento di per se idoneo a costituire causa dell’impossibilità di prosecuzione della convivenza, non può esimersi, indipendentemente dalla proposizione di istanze di mantenimento, dal prendere in esame globalmente e comparativamente i comportamenti di ciascuno dei due coniugi, al fine di individuare quali possano trovare giustificazione in fatti od atti dell’altro coniuge, e quali, invece, privi di tale giustificazione, vadano ascritti a titolo di responsabilità per l’indicata frattura.
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DIVORZIO CONGIUNTO
Nel divorzio cosiddetto consensuale i coniugi hanno trovato un completo accordo su tutti gli aspetti da regolare, quelli necessari come l’affidamento dei figli, l’assegnazione della casa familiare, il diritto all’assegno divorzile per uno dei coniugi, e quelli solo eventuali come assegnazioni reciproche e trasferimenti immobiliari o mobiliari.
La domanda congiunta di divorzio si propone con ricorso sottoscritto personalmente dai coniugi o dal procuratore munito di mandato conferito da entrambi, dato che è possibile ed anzi consigliabile in questo caso rivolgersi ad un unico avvocato. Il Tribunale competente è quello di residenza o domicilio di almeno uno dei coniugi.
Nel ricorso devono essere indicate in modo dettagliato le condizioni dell’accordo e si deve dare atto della sussistenza dei requisiti richiesti per la concessione del divorzio, di regola la sentenza di separazione giudiziale passata in giudicato o, se la separazione è stata consensuale, il verbale omologato. Tali atti vanno inoltre allegati al ricorso, così come gli altri documenti che si ritiene utile produrre, in particolare le dichiarazioni dei redditi.
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Fino al 2006 di solito l’affido era per la madre . La tendenza era di far trascorrere una stessa durata di tempo con la mamma e con il papà, cosa che si rivelava spesso piuttosto difficile
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All’articolo 155-bis del codice civile sono apportate le seguenti modificazioni:
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a) il primo comma è sostituito dal seguente:
«Il giudice può escludere un genitore dall’affidamento, con provvedimento motivato, qualora ritenga che da quel genitore, se affidatario, possa venire pregiudizio al minore. In ogni caso il giudice può per gravi motivi ordinare che la prole sia collocata presso una terza persona o, nell’impossibilità, in una comunità di tipo familiare.»;
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b) dopo il secondo comma sono aggiunti, in fine, i seguenti:
«Il genitore cui sono affidati i figli ha l’esercizio esclusivo della potestà su di essi; egli deve attenersi alle condizioni determinate dal giudice. Le decisioni di maggiore interesse per i figli sono adottate congiuntamente da entrambi i coniugi. Il coniuge cui i figli non siano affidati ha il diritto e il dovere di vigilare sulla loro istruzione ed educazione e può ricorrere al giudice quando ritenga che siano state assunte decisioni pregiudizievoli al loro interesse.
Le norme sul mantenimento dei figli di cui al quinto comma dell’articolo 155 si applicano a prescindere dal tipo di affidamento; parimenti, la posizione fiscale dei genitori è la stessa.»;
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c) la rubrica è sostituita dalla seguente: «Esclusione di un genitore dall’affidamento e disciplina dell’affidamento esclusivo».
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