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BOLOGNA SCHIO BASSANO VALDAGNO RECOARO Avvocato esperto in diritti degli eredi: quando serve

Quando si parla di eredità, la legge italiana riconosce diritti precisi agli eredi, ma spesso la gestione concreta di una successione si trasforma in un campo minato: divisioni ereditarie complicate, litigi tra fratelli, contestazioni di testamenti, esclusioni illegittime, donazioni sospette.
In questi casi, affidarsi a un avvocato esperto in diritti degli eredi non è solo una scelta: è una necessità per proteggere quello che ti spetta.

Perché serve un avvocato esperto in successioni ereditarie?

La successione ereditaria non riguarda soltanto il passaggio di beni. Tocca anche il valore simbolico degli affetti, il riconoscimento del proprio ruolo all’interno della famiglia, il rispetto della volontà del defunto.
Spesso però:

  • vengono lesi i diritti di legittimari (figli, coniuge, genitori);

  • il testamento è impugnato o risulta ambiguo;

  • alcuni eredi cercano di appropriarsi di beni comuni;

  • vengono fatte donazioni lesive prima della morte;

  • ci sono conti correnti svuotati o immobili venduti all’insaputa degli altri.

In tutte queste situazioni, l’intervento tempestivo di un avvocato specializzato è fondamentale per:

  • Riconoscere e difendere il tuo diritto ereditario;

  • Bloccare atti lesivi (come vendite o donazioni sospette);

  • Impugnare testamenti nulli o falsi;

  • Agire in giudizio per ottenere la divisione ereditaria;

  • Recuperare il valore della tua quota.

Cosa fa concretamente un avvocato esperto in diritti degli eredi?

Un avvocato con reale esperienza in materia ereditaria sa:

  • Analizzare la situazione patrimoniale del defunto (mobili, immobili, conti correnti, titoli, aziende);

  • Verificare la regolarità del testamento o la sua eventuale nullità;

  • Valutare la lesione della legittima a danno degli eredi tutelati dalla legge;

  • Impugnare atti pregiudizievoli come vendite simulate o donazioni indirette;

  • Richiedere l’integrazione della quota ereditaria attraverso l’azione di riduzione;

  • Gestire trattative tra eredi oppure procedere con cause di divisione giudiziale.

In poche parole: difende e valorizza i tuoi diritti, sia nella fase stragiudiziale sia, se necessario, davanti al giudice.

Quando è importante rivolgersi subito a un avvocato per questioni ereditarie?

Non bisogna aspettare che la situazione degeneri. Prima ti muovi, più tuteli il tuo diritto.
Rivolgerti a un avvocato esperto è cruciale:

  • Se temi che il tuo diritto ereditario sia compromesso;

  • Se hai dubbi sulla regolarità del testamento;

  • Se un altro erede si comporta in modo sospetto;

  • Se l’eredità non viene divisa correttamente;

  • Se hai bisogno di accettare l’eredità con beneficio di inventario.

Un avvocato può consigliarti anche strategie preventive, per esempio come tutelare una futura eredità o come proteggere donazioni a tuo favore.

Come scegliere il miglior avvocato esperto in diritti degli eredi?

Non basta un avvocato generico. Serve un professionista con esperienza specifica in successioni ereditarie.
Ecco cosa valutare:

  • Specializzazione comprovata in diritto successorio;

  • Esperienza concreta in cause di divisione ereditaria, azioni di riduzione, impugnazioni di testamenti;

  • Capacità di mediazione per trovare soluzioni rapide senza processi infiniti;

  • Determinazione in giudizio, quando serve difendere il tuo diritto davanti al tribunale;

  • Chiarezza e trasparenza nei costi e nelle strategie.

La scelta del tuo avvocato può fare la differenza tra ottenere ciò che ti spetta oppure perdere tutto in lunghe battaglie inutili.

Se cerchi un avvocato esperto nei diritti degli eredi, contattaci oggi stesso.

Proteggi il tuo diritto ereditario.
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Azione di collazione ereditaria: cos’è, come funziona e quando serve agire

Nel momento in cui si apre una successione, uno dei problemi più frequenti tra gli eredi è capire come devono essere considerate le donazioni fatte in vita dal defunto.
Chi ha ricevuto di più? Chi deve “restituire” qualcosa per garantire l’equità tra tutti gli eredi?
In questi casi entra in gioco un istituto fondamentale del diritto ereditario: la collazione.

Se temi che qualcuno abbia ricevuto donazioni ingiuste o vuoi sapere come far valere i tuoi diritti, è importante capire cos’è l’azione di collazione, quando si applica e come procedere.

Cos’è la collazione ereditaria?

La collazione è l’operazione attraverso cui determinati eredi (figli, coniuge) devono conferire alla massa ereditaria i beni ricevuti in vita dal defunto per permettere una divisione equa tra tutti i coeredi.

In altre parole, se un figlio ha ricevuto una donazione importante mentre il genitore era ancora in vita, al momento della divisione dell’eredità quel valore dovrà essere “riportato” (collazionato) nel patrimonio comune, come se fosse ancora parte dell’eredità.

Art. 737 Codice Civile:

“I figli e i loro discendenti, nonché il coniuge, che concorrono alla successione, sono tenuti a conferire ai coeredi tutto ciò che hanno ricevuto dal defunto per donazione diretta o indiretta, salvo che il defunto li abbia da ciò espressamente dispensati.”

A cosa serve la collazione?

La collazione serve a evitare sperequazioni tra gli eredi.
In particolare:

  • Garantisce che tutti i coeredi ricevano una quota proporzionale all’interno dell’asse ereditario;

  • Ricostruisce il valore complessivo dei beni del defunto, tenendo conto anche di quanto già donato in vita;

  • Impedisce che donazioni cospicue a favore di uno solo degli eredi pregiudichino i diritti degli altri.

Senza collazione, l’eredità sarebbe falsata: chi ha già ricevuto beni importanti si troverebbe a ricevere anche la sua quota sulla rimanente eredità, a danno degli altri.

Chi è obbligato alla collazione?

Devono effettuare la collazione:

  • I figli (legittimi, naturali o adottivi);

  • I discendenti (in caso di premorienza del figlio);

  • Il coniuge (sia il marito che la moglie).

Gli altri soggetti, come i fratelli del defunto o altri parenti, non sono obbligati.

Importante:
Gli eredi obbligati alla collazione sono solo quelli chiamati all’eredità: se qualcuno rinuncia all’eredità, non deve conferire nulla.

Beni soggetti e beni esclusi dalla collazione

Soggetti a collazione:

  • Donazioni di beni mobili e immobili;

  • Donazioni indirette (ad esempio: pagamento di un debito, acquisto di una casa intestata al figlio);

  • Denaro donato.

Esclusi dalla collazione:

  • Modiche liberalità (piccoli regali di valore modesto);

  • Donazioni fatte con dispensa da collazione (espressamente prevista nell’atto o nel testamento);

  • Donazioni a favore di estranei (non obbligati alla collazione);

  • Spese sostenute per il mantenimento, istruzione o matrimonio, se proporzionate.

Come si effettua la collazione?

La collazione può avvenire in due modi:

  1. Per conferimento in natura:

    L’erede conferisce il bene donato alla massa ereditaria. Ad esempio, restituisce materialmente l’immobile ricevuto.

  2. Per imputazione:

    L’erede mantiene il bene donato, ma il suo valore viene scomputato dalla quota che gli spetta.

Esempio:
Se il figlio ha ricevuto una casa dal defunto, potrà tenerla, ma riceverà meno sul resto dell’eredità per compensare quanto già avuto.

Quando e come agire con l’azione di collazione?

Se un erede non adempie spontaneamente all’obbligo di collazione, gli altri coeredi possono agire giudizialmente attraverso l’azione di collazione.

Caratteristiche principali:

  • È un’azione giudiziaria che richiede l’assistenza di un avvocato esperto in diritto successorio;

  • Si propone davanti al Tribunale competente per la successione;

  • Non ha un termine di decadenza specifico, ma è strettamente connessa ai tempi della divisione ereditaria;

  • È necessaria per ricostituire l’equilibrio tra gli eredi.

In quali casi è necessario agire?

  • Se un erede nasconde beni ricevuti in donazione;

  • Se rifiuta di conferire beni o valori alla massa ereditaria;

  • Se ci sono dubbi sull’entità delle donazioni ricevute;

  • Se c’è la volontà di ricostruire l’asse ereditario completo per una divisione corretta.

La collazione è un passaggio indispensabile prima della divisione ereditaria.
Senza di essa, la divisione stessa può essere annullata o contestata.

L’importanza di un avvocato esperto in successioni per l’azione di collazione

L’azione di collazione è una procedura complessa: richiede una profonda conoscenza del diritto successorio, delle modalità di valutazione dei beni e delle tecniche processuali.

Un avvocato esperto può:

  • Ricostruire l’asse ereditario completo, anche con l’aiuto di investigazioni patrimoniali;

  • Individuare donazioni occulte o simulate;

  • Redigere e proporre l’azione di collazione in tribunale;

  • Gestire trattative stragiudiziali per evitare cause lunghe e costose.

Agire per tempo è fondamentale: una divisione ereditaria fatta senza collazione corretta può pregiudicare per sempre i tuoi diritti.

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Se sospetti che un altro erede abbia ricevuto donazioni rilevanti e vuoi assicurarti che la divisione dell’eredità sia corretta, contattaci subito.

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Eredità e collazione: 30 domande e 30 risposte 

1. Cos’è la collazione ereditaria?
La collazione ereditaria è l’obbligo per i figli e altri discendenti (o il coniuge) di conferire alla massa ereditaria i beni ricevuti in vita dal defunto, per garantire una divisione equa.

2. Chi deve effettuare la collazione?
Devono effettuare la collazione i figli, i loro discendenti e il coniuge, se partecipano alla successione legittima o testamentaria.

3. Quando si applica la collazione?
La collazione si applica solo se non è stata espressamente dispensata dal defunto con atto pubblico o testamento.

4. Cosa rientra nella collazione ereditaria?
Rientrano nella collazione donazioni dirette di denaro, immobili, beni mobili o altri vantaggi patrimoniali ricevuti dal defunto.

5. Cosa significa essere dispensati dalla collazione?
Essere dispensati dalla collazione significa che il beneficiario della donazione non deve conferire il bene ricevuto alla massa ereditaria.

6. È possibile rifiutare la collazione?
No, chi accetta l’eredità è obbligato alla collazione, salvo dispensa.

7. Come si calcola la collazione ereditaria?
Si tiene conto del valore del bene al momento dell’apertura della successione, non al momento della donazione.

8. Gli immobili donati devono essere restituiti?
No, in genere si imputa il valore dell’immobile alla quota ereditaria, senza trasferire materialmente il bene.

9. La collazione riguarda anche le donazioni indirette?
Sì, anche le donazioni indirette sono soggette a collazione, se non dispensate.

10. La collazione riguarda solo i beni donati o anche altri atti?
Oltre alle donazioni, rientrano anche vantaggi patrimoniali di analogo effetto.

11. Che differenza c’è tra collazione e riduzione delle donazioni?
La collazione serve per equilibrare le quote tra coeredi, la riduzione per proteggere la legittima lesa da donazioni eccessive.

12. Chi può chiedere la collazione?
Qualsiasi coerede può chiedere che gli altri conferiscano i beni ricevuti dal defunto.

13. Quando si prescrive il diritto alla collazione?
La richiesta di collazione segue le normali regole della divisione ereditaria e non ha un termine di prescrizione autonomo.

14. Se il bene donato non esiste più?
Si tiene conto del valore che il bene aveva al momento dell’apertura della successione.

15. È necessario un atto formale per la collazione?
Di solito avviene nell’ambito della divisione ereditaria con un accordo tra le parti o tramite procedimento giudiziale.

16. La collazione si applica anche ai fratelli del defunto?
No, riguarda solo i figli, i discendenti e il coniuge.

17. Se un figlio rinuncia all’eredità, deve comunque fare la collazione?
No, chi rinuncia all’eredità non è tenuto alla collazione.

18. Come si effettua materialmente la collazione?
Può avvenire conferendo fisicamente i beni oppure imputando il loro valore alla propria quota.

19. I debiti donati devono essere conferiti in collazione?
Sì, se la donazione ha avuto effetto patrimoniale positivo, anche eventuali passività devono essere considerate.

20. Che succede se un coerede non vuole collaborare alla collazione?
È possibile agire in giudizio per ottenere la collazione forzata dei beni.

21. La collazione si applica anche ai legati?
No, i legatari non sono tenuti alla collazione, salvo volontà contraria del testatore.

22. È possibile derogare all’obbligo di collazione?
Sì, tramite dispensa espressa del defunto o accordo tra coeredi.

23. Gli acquisti a titolo oneroso sono soggetti a collazione?
No, solo i trasferimenti a titolo gratuito, come le donazioni.

24. Se un bene donato è aumentato di valore?
Si considera comunque il valore al momento della morte del donante.

25. Gli atti di liberalità tra conviventi sono soggetti a collazione?
No, la collazione riguarda solo rapporti tra defunto e suoi legittimari.

26. È possibile fare la collazione solo in parte?
No, la collazione si effettua integralmente salvo dispensa parziale.

27. Come si documenta il valore dei beni ai fini della collazione?
Attraverso perizie, stime ufficiali o valutazioni condivise tra i coeredi.

28. Quali beni sono esclusi dalla collazione?
Sono esclusi i beni destinati al mantenimento, educazione o avviamento professionale, salvo eccessi.

29. La collazione riguarda anche i benefici assicurativi?
Sì, se l’assicurazione sulla vita rappresenta una donazione indiretta non dispensata.

30. Dove si regola la collazione ereditaria nel codice civile?
La collazione ereditaria è disciplinata dagli articoli 737 e seguenti del Codice Civile italiano.


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