SUPERBONUS 110%: Impresa sparita, ponteggi fermi, lavori non finiti – Cosa fare?
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Il problema
L’impresa incaricata per il Superbonus 110% interrompe i lavori senza completare.
- Ponteggi montati e abbandonati (con rischi di sicurezza).
- Stato avanzamento lavori (SAL) bloccato.
- Crediti fiscali già maturati parzialmente oppure non ancora maturati.
- Il condominio rischia di perdere il Superbonus o subire revoche future dall’Agenzia delle Entrate.
- Perché succede
- Imprese che falliscono o scappano perché incapaci di sostenere i costi.
- Errori di pianificazione.
- Frodi o tentativi di truffa legati al Superbonus.
- Blocchi bancari nella cessione dei crediti fiscali.
- Aumenti dei costi imprevisti che rendono il cantiere antieconomico per l’impresa.
- Conseguenze legali
- Inadempimento contrattuale da parte dell’impresa.
- Possibile risoluzione del contratto per colpa.
- Danno economico per il condominio (a volte milioni di euro).
- Rischio di sanzioni o perdita delle agevolazioni se i lavori non vengono completati secondo legge.
- Responsabilità civile e penale (se frode).
- Cosa deve fare subito il condominio
✅ Verifica tecnica immediata:
- Richiedere una relazione tecnica di uno specialista (direttore lavori, tecnico asseveratore).
- Documentare stato dei lavori al momento dell’abbandono.
✅ Diffida formale all’impresa:
- Inviare una diffida legale chiedendo:
- la ripresa immediata dei lavori,
- oppure la dichiarazione di rinuncia.
- Se non risponde: risoluzione del contratto per colpa.
✅ Denuncia se necessario:
- Se ci sono indizi di truffa o comportamento fraudolento → denuncia penale (art. 640 c.p. truffa; art. 648-bis c.p. riciclaggio).
✅ Tutela dei crediti fiscali:
- Verificare i SAL approvati.
- Se i SAL sono incompleti o falsi, bisogna bloccare la cessione dei crediti.
- Se il credito è già ceduto, tutelarsi con dichiarazioni sostitutive e prove della buona fede.
✅ Cercare una nuova impresa:
- Dopo la risoluzione del contratto,
- Gara o affidamento diretto a nuova ditta per il completamento (se ci sono ancora i requisiti).
✅ Assistenza legale:
- Coinvolgere un avvocato specializzato in Superbonus, contratti d’appalto e diritto bancario.
- Caso pratico reale
A Bologna, un condominio è rimasto bloccato con ponteggi abbandonati e lavori al 30%.
L’impresa è fallita.
Il condominio, con l’aiuto di un avvocato esperto, ha:
- Documentato tutto.
- Chiuso il contratto.
- Recuperato parte dei crediti fiscali.
- Rinegoziato con una nuova impresa.
- Evitato la perdita del 110%.
✅ Tempestività e documentazione sono le due chiavi per non perdere tutto.
📋 In sintesi pratica:
Cosa fare | Perché farlo |
Relazione tecnica | Provare lo stato dei lavori |
Diffida legale | Costringere l’impresa a rispondere |
Risoluzione contratto | Liberarsi legalmente dall’impresa |
Denuncia penale (se serve) | Difendersi da truffe |
Nuova impresa | Terminare i lavori e salvare il bonus |
Avvocato esperto Superbonus | Gestire crediti, cause, contenziosi |
📄 FAC-SIMILE DIFFIDA IMPRESA PER ABBANDONO LAVORI SUPERBONUS 110%
Oggetto: Diffida ad adempiere ex art. 1454 c.c. – Contratto di appalto Superbonus 110% – Abbandono lavori
Mittente:
Condominio [Nome Condominio]
con sede in [Indirizzo],
CF: [Codice Fiscale del Condominio],
in persona dell’Amministratore pro tempore,
[Nome Amministratore],
Destinatario:
[Nome Impresa]
con sede in [Indirizzo Impresa],
CF/PI: [Codice Fiscale / Partita IVA].
Testo:
Spettabile Impresa,
in qualità di amministratore del Condominio [Nome Condominio],
con riferimento al contratto di appalto stipulato in data [Data contratto] relativo all’esecuzione di interventi edilizi agevolati dal Superbonus 110% presso il fabbricato sito in [Indirizzo del cantiere],
PREMESSO CHE:
- risulta che i lavori sono stati sospesi e abbandonati senza giustificato motivo;
- i ponteggi installati risultano incustoditi, con gravi rischi per la sicurezza;
- il cantiere versa in stato di abbandono, senza personale, mezzi o attività in corso;
- tale comportamento costituisce grave inadempimento contrattuale ai sensi degli artt. 1218 e 1453 c.c.;
TANTO PREMESSO
con la presente, vi diffidiamo formalmente, ai sensi e per gli effetti dell’art. 1454 c.c., a:
- riprendere senza indugio tutte le attività lavorative previste dal contratto,
- ripristinare le condizioni di sicurezza del cantiere,
- completare i lavori secondo il cronoprogramma stabilito,
entro e non oltre il termine di 15 (quindici) giorni dal ricevimento della presente.
Decorso inutilmente tale termine, senza regolare ripresa dei lavori,
il Condominio si riterrà libero di:
- risolvere il contratto per inadempimento,
- affidare i lavori a terzi a vostre spese,
- agire in giudizio per il risarcimento di tutti i danni patrimoniali e non patrimoniali subiti,
- denunciare eventuali illeciti alle autorità competenti, ivi compresa l’Autorità Giudiziaria Penale.
La presente vale quale messa in mora ad ogni effetto di legge.
Cordiali saluti.
[Luogo e data]
Il Condominio [Nome Condominio]
per il tramite dell’Amministratore pro tempore
[Nome e Cognome]
[Firma]
📌 Note pratiche:
- Invia via PEC (consiglio) oppure raccomandata con ricevuta di ritorno.
- Conserva prova dell’invio.
- Dopo 15 giorni, se non rispondono o non riprendono i lavori, si può:
- procedere con risoluzione del contratto,
- chiedere risarcimento danni,
- denunciare se ci sono gli estremi.
TRUFFE SUPERBONUS
Le truffe sul Superbonus 110% sono frodi che coinvolgono l’uso illecito delle agevolazioni fiscali previste dallo Stato per interventi edilizi di efficientamento energetico o miglioramento antisismico. In pratica, imprese, tecnici o privati hanno simulato lavori mai eseguiti o gonfiato i costi per ottenere crediti fiscali da vendere poi sul mercato.
I principali meccanismi di truffa:
- Creazione di cantieri fantasma: lavori dichiarati ma mai iniziati.
- Aumenti ingiustificati dei costi: spese gonfiate per ottenere rimborsi maggiori.
- Documentazione falsa: asseverazioni, CILA o SAL (stati di avanzamento lavori) completamente inventati o modificati.
- Cessioni di crediti falsi: crediti fiscali derivanti da lavori inesistenti ceduti a banche o intermediari finanziari.
Chi sono i soggetti coinvolti
- Imprese edili inesistenti o compiacenti.
- Professionisti (ingegneri, geometri, architetti) che certificano il falso.
- Privati che si prestano a creare pratiche fittizie.
- Società di intermediazione finanziaria poco trasparenti.
In alcuni casi, si è visto anche il coinvolgimento di organizzazioni criminali.
Conseguenze delle truffe
- Procedimenti penali: truffa aggravata ai danni dello Stato (art. 640 c.p.), falsità ideologica (art. 483 c.p.), riciclaggio, autoriciclaggio.
- Sequestro dei crediti fiscali: l’Agenzia delle Entrate può bloccare i crediti, anche se già ceduti.
- Responsabilità civile: richieste di risarcimento danni a carico dei truffatori.
Come difendersi
Se sei un privato che ha scoperto una truffa:
- Blocca subito la cessione dei crediti fiscali.
- Verifica tutta la documentazione (CILA, SAL, asseverazioni, attestazioni ENEA).
- Sporgi denuncia alle autorità competenti.
- Chiedi assistenza a un avvocato penalista esperto in truffe Superbonus.
Se invece sei stato truffato inconsapevolmente come acquirente di un credito fiscale:
- Devi dimostrare la buona fede e la diligenza nei controlli, altrimenti rischi comunque che il credito ti venga annullato.
- Sentenze su truffe Superbonus (art. 640 c.p.)
Tribunale di Napoli, 2023:
- Una rete di imprese aveva creato lavori fittizi per circa 50 milioni di euro di crediti.
- Condanne per truffa aggravata e falsità in atto pubblico.
- Sequestro preventivo dei crediti fiscali anche nei confronti di terzi acquirenti che non avevano controllato bene la documentazione.
📌 Punto chiave: chi compra crediti deve essere diligente; altrimenti rischia il sequestro dei crediti anche se in buona fede.
- Sentenze su responsabilità dei tecnici
Tribunale di Roma, 2024:
- Un ingegnere aveva firmato asseverazioni false.
- Condanna penale e responsabilità civile verso il committente e verso lo Stato.
- Il giudice ha sottolineato che l’asseverazione tecnica falsa è fondamentale per integrare il reato di truffa.
📌 Punto chiave: chi assevera ha una responsabilità enorme. Se asseveri il falso, rischi sia penalmente che civilmente.
- Sentenze su decadenza del beneficio
Commissione Tributaria Provinciale di Milano, 2023:
- Un contribuente aveva presentato documentazione incompleta per il Superbonus.
- L’Agenzia delle Entrate ha revocato il beneficio.
- Il ricorso è stato respinto: mancanza di documenti = decadenza automatica dall’agevolazione.
📌 Punto chiave: la documentazione deve essere perfetta e completa. Se manca anche solo un elemento formale, puoi perdere tutto il Superbonus.
- Sentenze su crediti ceduti in buona fede
Tribunale di Torino, 2024:
- Una banca aveva acquistato crediti fiscali derivanti da lavori poi risultati falsi.
- La banca ha dimostrato di avere fatto controlli seri.
- Il giudice ha riconosciuto la buona fede e ha annullato il sequestro dei crediti.
📌 Punto chiave: chi compra crediti fiscali deve dimostrare:
- di aver fatto una due diligence seria,
- di avere controllato tutti i documenti (CILA, asseverazioni, visure camerali delle imprese).
In breve:
Tema | Punto chiave |
Truffe | Sequestro dei crediti anche a terzi poco diligenti |
Tecnici | Rischio penale e civile per asseverazioni false |
Decadenza | Manca un documento? Perdi tutto |
Cessione di crediti | Buona fede ≠ automatica: devi dimostrarla |
Avvocato Sergio Armaroli è un avvocato molto esperto anche sulle problematiche legate al Superbonus, in particolare su truffe, sequestri di crediti fiscali e responsabilità penale e civile.
Se parliamo di “soluzioni Superbonus” in relazione all’avv. Armaroli, lui propone un approccio molto pratico e “da battaglia” per difendere chi si trova nei guai a causa di:
- truffe subite (lavori inesistenti, crediti fantasma, documentazione falsa),
- revoche del Superbonus da parte dell’Agenzia delle Entrate,
- sequestri preventivi di crediti fiscali,
- accuse di truffa aggravata (art. 640 c.p.), falsità ideologica (art. 483 c.p.) o riciclaggio.
Metodo di difesa di Sergio Armaroli
- Analisi immediata dei documenti
- Verifica di tutta la documentazione tecnica (asseverazioni, CILA, SAL, APE, pratiche ENEA).
- Controllo delle pratiche di cessione del credito.
- Difesa penale Se sei indagato per truffa Superbonus, Armaroli imposta subito una difesa tecnica:
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- Cerca di dimostrare assenza di dolo (intenzione di frodare).
- Punta su eventuali responsabilità dei tecnici o di terzi.
- Se possibile, cerca accordi o patteggiamenti strategici.
- Recupero crediti o annullamento sequestri
- Se i crediti ti sono stati sequestrati, avvia subito ricorsi per:
- dimostrare la buona fede,
- ottenere la restituzione del credito fiscale,
- proteggere le somme incassate tramite cessione.
- Cause civili per danni
- Se sei stato vittima di una truffa Superbonus, avvia cause contro imprese, professionisti o finanziarie coinvolte, per ottenere il risarcimento del danno.
- Soluzioni per salvare il Superbonus
Dove possibile, cerca di regolarizzare le pratiche edilizie e fiscali (sanatorie, integrazioni documentali) per non perdere